Riqualificare i mercati per valorizzare la socialità
La riqualificazione dei mercati rionali, a Milano, è iniziata da tempo. Sostenuta da un'amministrazione comunale convinta della bontà economica, sociale e culturale dell'operazione, in quanto strategica per riconsegnare spazi di confronto e scambio ai cittadini. Diverse sono le strutture già ripensate in tal senso – dal mercato in Darsena di cui tanto abbiamo parlato allo storico plateatico di piazza Wagner – mentre c'è grande curiosità di scoprire che ne sarà del mercato di Zara in piazzale Lagosta, un tempo punto di riferimento del quartiere (ex) popolare Isola, e destinato a evolversi per assecondare il cambio di passo di una zona ormai affollata di locali e gallerie d'arte. Una rivoluzione più silenziosa, invece, è quella partita prima dell'estate al mercato coperto di piazza Ferrara, in forze alla comunità di Corvetto, alla periferia sud est della città.
Made in Corvetto. L'alleanza al mercato rionale
Il merito spetta al progetto Made in Corvetto, frutto di un'alleanza tra associazioni (La Strada, Terzo Paesaggio, Sunugal/Cascina Casottello e Milano Bicycle Coalition) che si sono unite per recepire le difficoltà di un quartiere popolare bisognoso di uno spazio per ritrovarsi e riscoprire le proprie potenzialità. Così, da qualche mese, tra i banchi del mercato sono nati un nuovo bar aperto fino all'ora dell'aperitivo e una ciclofficina, mentre altri due stalli si sono trasformati, di recente, in “portinerie” di quartiere, per fornire servizi disparati, dal book crossing alla bacheca di vicinato. Lo spazio è quello dei box sfitti che il Comune si è premurato di mettere a bando, per ripopolare il mercato, analogamente a quanto sta succedendo in altre strutture rionali di Milano. E i progetti gastronomici che nasceranno nel prossimo futuro a Corvetto possono nutrirsi anche del rapporto diretto con il Parco Agricolo Sud, limitrofo al quartiere, dove da tempo uno dei protagonisti delle prime iniziative del mercato, Davide Longoni, ha avviato una coltivazione di segale di Chiaravalle nell'ambito del progetto europeo OpenAgri. Ma Made in Corvetto è soprattutto un progetto pilota che dovrà servire d'esempio per altri mercati, finanziato dal programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo, e costituitosi nella forma di PuntoCom, punto di comunità, “dove le persone potranno incontrarsi, fruire di servizi e partecipare ad attività culturali, aggregative, formative, orientate al lavoro e alla cittadinanza attiva”.
La cucina collaborativa di Corvetto. Coming soon
E in questo contesto dev'essere inquadrata l'attività della cucina collaborativa che sta nascendo in queste settimane, in due degli stalli dismessi accanto al bar, che presto diventeranno spazio per la sperimentazione e la condivisione di ricette. Un locale attrezzato con cucina professionale che affiancherà laboratorio di produzione e area di somministrazione (solo un paio di settimane fa, tutto il quartiere si è ritrovato per produrre la salsa di pomodoro di fine estate, mentre a maggio scorso risale l'esperienza dell'impasto collettivo, con Longoni, per sfornare il pane di Corvetto). La cucina sarà aperta dal mese di novembre e disporrà di uno spazio aperto a tutti per mangiare insieme i piatti ideati dai cuochi al lavoro nel laboratorio. Ma l'idea è anche di chiamare il quartiere a collaborare attivamente: ognuno è invitato a proporre la propria ricetta di famiglia o una pietanza a cui è particolarmente legato perché possa entrare nel “menu” della cucina del mercato. “La cucina di Made in Corvetto è anche tua”, recita l'invito a partecipare.
Mercato di piazza Ferrara - Milano – www.madeincorvetto.it