Per le nuove icone della musica, viaggiare in tournée con un drappello di cuochi non è solo una moda. Molti artisti nelle loro tournée di concerti hanno a libro paga diversi cuochi professionisti, per non parlare di intere cucine mobili, per garantire efficienza, salute e morale alto. Questo quanto riporta un recente approfondimento del New York Times sul cambio culturale che si sta consumando nel mondo della musica in tour del post-pandemia. Al posto delle droghe e festini, lussuria e camere d’albergo devastate, ora gli idoli del pop ricercano un approccio più consapevole e legato alla salute.
Cambio di tendenze: i musicisti on tour preferiscono il benessere fisico
La sospensione dei concerti durante il Covid ha provocato un reset in tutto il settore, con un'attenzione particolare al benessere. Molti tour di noti artisti includono, ad esempio, almeno uno chef vegano, e danno priorità al benessere fisico e mentale, oltre a ridurre l'impatto ambientale. "Nei primi anni '80 e '90, invece, era più che altro tutta una festa, con montagne di cocaina e tutto quello che gli artisti volevano. Ora è solo business", ha dichiarato al New York Times Gray Rollin, chef di lunga data dei Linkin Park, che ha cucinato anche durante i tour di Prince, Madonna e Tori Amos. "Abbiamo un solo compito da svolgere, ed è quello di portare il talento sul palco. Assicurarci che lo spettacolo sia impeccabile. E poi rifarlo il giorno dopo". James Digby, tour manager veterano che ha appena finito di lavorare alla tappa europea del tour di Avril Lavigne, conosce bene le nuove richieste degli artisti. "Non è possibile avere un pasto non vegetariano nel catering dei tour concerti di Paul McCartney. È una bella sfida. Perché la maggior parte dei roadie che conosco sono carnivori", ha dichiarato Digby.
Attenzione alla salute
"Basta un solo caso di intossicazione alimentare e si annullano i concerti per almeno 48 ore", ha detto Digby. Poiché gli show diventano sempre più grandi e i prezzi dei biglietti salgono sempre di più, un incidente del genere può mettere a rischio milioni di dollari.
Indipendentemente dalla cucina, le esigenze di produzione sono egualmente notevoli. Lo standard del settore per una tournée di grandi dimensioni richiede quattro pasti nei giorni di allestimento e di spettacolo: colazione, pranzo, cena e un pasto dopo il concerto, spesso consumato in autobus durante lo spostamento. "Un esercito marcia con lo stomaco pieno, quindi bisogna nutrire le truppe", continua Digby. Per truppe il tour manager intende la band, i coristi e i ballerini, i costruttori di palcoscenici, la troupe pirotecnica, lo staff della sicurezza, i manager, gli autisti degli autobus e tutte le altre persone coinvolte nel business dell'intrattenimento dal vivo.
Cosa mangiano i musicisti in tour
Il quotidiano della Grande Mela prende ad esempio il recente tour Renaissance World Tour di Beyoncé. Queen B per rifocillare i suoi 400-600 fra ballerini, coriste, roadies e membri dello staff ha assunto oltre a un pasticcere inglese, anche uno chef vegano e tre cuochi personali solo per lei e la sua cerchia ristretta, più altri 14 esperti del settore culinario. Sul menù, il cast e staff godono quotidianamente di una dozzina di diverse proposte salate e dolci a colazione, pranzo, cena e pasto post-concerto, nonché merende a base di biscotti al sesamo nero, wasabi e cioccolato bianco, o magari quelli senza glutine al cocco e mandorle con cioccolato fondente. Vassoi di frutta fresca, sandwich e merende completano l’offerta.
Una cosa che potrebbe non essere cambiata molto nel corso del tempo sono le richieste assurde degli artisti, che certamente hanno le loro preferenze e avversioni. Ma che rafforzano il loro status di divi eccentrici. "A Gene Simmons piaceva mangiare un panino al tacchino con lattuga, pomodoro e sottaceti a parte", spiega Rollin, che ha cucinato per il bassista dei Kiss nel 2008 e nel 2009. "Ma poi non toccava mai la lattuga, i sottaceti e i pomodori, mai". Jared Leto pretende popcorn viola bio a ogni pasto. Negli anni '90, Marilyn Manson insisteva per avere sempre il preparato Mac & Cheese della Kraft, così centinaia di scatole furono spedite in Inghilterra.
Lo chef Grant Bird, che ha cucinato per il gruppo K-pop Blackpink, racconta che la band ha portato un camion separato solo per trasportare le sue marche preferite di noodles istantanei.
Le cucine mobili in tour
In occasione di un recente concerto di Lizzo in un’arena a Palm Desert in California, per il pranzo è stata allestita una postazione di estratti e succhi di frutta con un cesto di frutta e verdure pronte all’uso. C'erano anche corn dogs (hot dog in pastella), panini con pollo fritto e Impossible sliders a base vegetale, oltre a cous cous alla zucca e carote, e gli immancabili cookies. Il tutto è stato preparato nella cucina dell'arena. Normalmente, però, Latitude 45, l'azienda di catering incaricata per lo Special tour dell'artista vegana, cucina in un'elaborata cucina mobile che viene impacchettata in apposite valigie e riassemblata in ogni nuova città.
HSG Catering, la società che sta attualmente lavorando al tour di Eric Church, utilizza una cucina mobile di 16 metri che contiene un congelatore, una cella frigorifera e uno scaldabagno da 300 litri. L'unità è inoltre dotata di un affumicatore, di una griglia alimentata a legna, forni ventilati e una macchina che può "mettere sottovuoto 300 bistecche alla volta", ha dichiarato Bob Schneeberger, presidente della ditta.
Sebbene ci siano ancora sporadici eccessi del passato, la tendenza generale punta verso un futuro più sano e consapevole per l'industria musicale. Mentre la cucina delle tournée continua ad abbracciare questa trasformazione, è probabile che anche l'immagine della pop star si evolva ulteriormente, allineandosi ai valori di una generazione che dà priorità non solo all'intrattenimento e al talento, ma anche alla salute personale e al benessere del pianeta.