Solitaria e selvaggia, Marettimo ha conservato un profilo riservato ed elitario. La più lontana delle Egadi si presenta con alte pareti calcaree coperte dalla macchia mediterranea che s’inabissano in un mare turchese e cristallino. Le case bianche con le finestre blu del piccolo borgo marinaro ricordano il paesaggio greco delle Cicladi. La costa rocciosa non offre approdi e cela sul versante occidentale un’infinità di bellissime grotte e spettacolari scogliere a picco sul mare. Questa splendida parte di Marettimo rientra nella zona di tutela integrale dell’Area Marina protetta delle Isole Egadi e può essere visitata solo con imbarcazioni locali autorizzate.
Marettimo: paradiso tra mare e natura
Marettimo è un piccolo paradiso per chi ama vivere a contatto con la natura in modo semplice e spartano, lontano dal turismo chiassoso, dal lusso sfrenato e dalla mondanità. Sull’isola esiste solo un piccolo residence e il resto dell’ospitalità è organizzata in camere di vario tipo nelle case dei residenti. Grazie a questa lungimirante scelta, il paese ha conservato il suo aspetto originario. Gli abitanti dell’isola si sono sempre dedicati a un’agricoltura di sostentamento e alla pesca. Una vita dura e isolata, che all’inizio del secolo scorso ha spinto molti degli abitanti a emigrare negli Stati Uniti. I marettimari hanno fatto fortuna soprattutto lungo le coste di San Francisco e Monterey grazie alla loro abilità nella pesca. Fino agli anni Sessanta, Marettimo possedeva anche una flotta di pescherecci d’altura, ma poi la crisi legata alla pesca del tonno, il cambio generazionale e lo sviluppo del turismo, hanno decretato la lenta dismissione delle grandi barche.
La gastronomia di Marettimo
Anche se la Tonnara di Favignana ha cessato da tempo la sua attività e se a Marettimo è rimasta solo qualche piccola imbarcazione per la pesca costiera, il tonno e i suoi prodotti continuano a essere il simbolo della gastronomia delle Egadi. Oltre a negozi che vendono i prodotti della tonnara, i ristoranti di Marettimo offrono diversi menu degustazione dedicati al tonno che rappresentano veri e propri viaggi nella tradizione locale. Non è un caso che il tonno sia considerato il “maiale del mare”, proprio perché tutte le sue carni vengono utilizzate. Il classico “piatto di degustazione” è composto da varie specialità: dalla tartare al tonno affumicato, dalla bottarga a una lunga serie di altre preparazioni come il lattume.
I prodotti della tonnara
La parte più pregiata del tonno è il Filetto che si ricava dalle carni più magre e saporite dei fianchi del pesce. Si utilizza per preparare il carpaccio, la tartare o per i tranci da cuocere alla piastra. Un'altra parte che può essere utilizzate per cotture alla griglia è il dorso, la parte più magra del tonno, saporita ma dalla consistenza più asciutta. Al contrario, la ventresca è molto ricercata per la sua tenerezza: si ricava dall’area addominale e dai fianchi del pesce e grazie alla presenza di una buona percentuale di grasso, ha carni molto saporite. Uno dei prodotti più conosciuti è la bottarga, che viene prodotta con le sacche ovariche di tonno salate, pressate ed essiccate. Se le uova si trasformano in bottarga, con lo stesso procedimento le sacche seminali dei tonni maschi diventano lattume o figatello: Una prelibatezza dal colore rosato e dal gusto molto delicato, che si può degustare a fette o sulla pasta. Con la stessa lavorazione della bottarga si prepara anche il cuore del tonno, che si mangia tagliato molto sottile con olio e limone: il suo sapore deciso e intenso non è però adatto a tutti i palati. La ficazza, o salame di tonno, viene realizzata con gli avanzi delle parti più pregiate. Il procedimento di preparazione è simile al salame tradizionale: le carni vengono macinate, insaporite con sale e pepe e poi confezionate in budello. Dopo una stagionatura di alcune settimane, la ficazza è pronta per la degustazione. Come il cuore, anche il salame ha un gusto piuttosto forte e persistente. Dove c’è un salame, poi, non può mancare una salciccia che qui si chiama budello. La preparazione è simile alla ficazza e si può mangiare cruda o alla piastra. L’insaccato più pregiato del tonno è però il mosciame (o prosciutto di tonno) che in realtà assomiglia molto a una bresaola di mare: nasce dalle carni del tarantello (la parte della ventresca nella zona inferiore dell'addome dell'animale) che vengono messe sotto sale e poi essiccate. Il mosciame ha un gusto delicato e viene servito anch’esso con olio e limone. Le carni più scure, ricavate dalla lisca centrale del tonno, vengono infine tagliate a piccoli pezzi e messe sott’olio per creare la buzzonaglia: molto buona da utilizzare per fare un ragù di mare, oppure da mangiare in insalata insieme a pomodorini, olive e capperi.
Il Ristorante Hiera
La ristorazione di Marettimo propone piatti della cucina tradizionale di mare di buon livello, ma nel complesso si posiziona all’interno di un’offerta turistica un po’ standardizzata. Nel panorama piuttosto omogeneo dell’isola, spicca il ristorante Hiera: è la più antica struttura ricettiva dell’isola e ha saputo conservare un autentico carattere familiare. Sotto il fresco pergolato del giardino interno, Maria Sercia accoglie i clienti come al tavolo di casa. La sua cucina è semplice, basata su prodotti locali, verdure di stagione e pesce che arriva fresco dai pescatori marettimari. I piatti ricordano i sapori caserecci di una volta, ma sono realizzati con cura e passione. Non perdetevi l’antipasto misto “Il Faro di Hiera”, la Caponata di Terra e di Mare, le fettuccine “Etna in eruzione” al nero di seppia, ricci di mare e ricotta, i Paccheri con vellutata di fave e frutti di mare, le Seppioline piccanti ammuddricate e i Tentacoli di polpo agli aromi dell’isola. Se ci sono delle aragoste, non perdetevi la Zuppa di aragoste di Marettimo, il piatto classico della tradizione nato sulle barche dei pescatori.
Favignana, la più grande delle Egadi
Favignana, la più grande delle isole Egadi ed è anche la più famosa e turistica. Oltre alle bellissime insenature di Cala Azzurra, Cala Rossa, Cala Rotonda e del Bue Marino, sull’isola sono presenti le tracce dell’antica attività della pesca del tonno, gestita per secoli dalla Famiglia Florio. Nei pressi del porto si può visitare Villa Florio, fatta costruire da Ignazio Florio nel 1874 su un progetto di Giuseppe Damiani Almeyda in stile neogotico. La struttura più affascinante dell’isola è la Tonnara (nella foto) edificata verso la metà del XIX secolo e gestita dalla famiglia Florio a partire dal 1874, quando acquisì i diritti di pesca sul mare delle Egadi. Gli imponenti edifici della Tonnara sono un magnifico esempio di archeologia industriale e oggi ospitano un museo dedicato alla storia della pesca del tonno. Un altro interessante esempio di ristrutturazione di antichi spazi architettonici della tonnara è Camparìa: un ristorante-enoteca, che offre un menu di piatti tradizionali della cucina siciliana con una particolare attenzione ai prodotti tipici della tonnara.
6 indirizzi da non perdere
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Tenuta Calamoni – Firriato – Favignana - calamoni.it
Villa Florio – Favignana - VillaFlorio
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