Mulinum è una startup calabrese che nel 2016, grazie ad annuncio su Facebook, ha raccolto tramite crowdfunding 500mila euro per dar vita a un mulino dei contadini. “È così che, a partire da zero e senza soldi pubblici, è nata la più grande filiera presente in Calabria specializzata in grani locali”, ci ha raccontato il giovane founder Stefano Caccavari in un'intervista fatta tempo fa. Un inizio florido che ha dato vita a un casolare a San Floro con un forno, la pizzeria e la sala dove si macina, e a un secondo Mulinum sulle colline di Siena.
Il mulino, nonostante il coronavirus, continua a funzionare
Oggi, in seguito all'emergenza coronavirus che sta coinvolgendo chiunque, Stefano ha deciso di lasciare aperte le porte del mulino a pietra recuperato grazie al famoso crowdfunding, per continuare a macinare le vecchie varietà di grani, come Senatore Cappelli, Verna, Rubeum, Farro, Segale, Rubeum e Maiorca. E anche i fornai continuano a impastare e sfornare quintali di pane brunetto, la specialità prodotta secondo l’antica ricetta dei nonni, che lo si può acquistare nel loro e-commerce, “in questi giorni potenziato”.
Lievito madre a domicilio e il ricettario Mulinum
Ma per chi volesse impastare il proprio pane a casa, Stefano ha lanciato un'iniziativa: “Nel nostro e-commerce siamo passati dagli 800 visitatori unici a oltre 20.000, da cui riceviamo più di 250 ordini al giorno, ma ci siamo anche accorti che le persone vogliono cimentarsi a casa con la preparazione del pane, così, per far fronte alla domanda di lievito praticamente introvabile in questo periodo, abbiamo studiato un metodo per inviare il nostro lievito madre in omaggio a chi lo richiede, spiegando in un tutorial come curarlo e rinfrescarlo”. Una bella idea che include anche il “ricettario Mulinum” digitale, con tutte le dritte per sperimentare gli impasti con le loro farine, senza uscire di casa. “Siamo nati sui social, i quali hanno il potere di avvicinarti alle persone, e oggi vogliamo stare ulteriormente vicini ai nostri clienti in questo momento di difficoltà”.