Maestro dell’arte della cucina italiana. Si chiama così il premio del disegno di legge approvato nell’Aula di Palazzo Madama con 78 sì, 4 no e un solo astenuto: un riconoscimento riservato agli artigiani più meritevoli della Penisola, assegnato da una giuria di professionisti a cui fa capo il Maestro dei Maestri, Iginio Massari.
Cos'è la legge Massari
È stata del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida l’idea di chiamarla legge Massari, una proposta avvenuta nel corso della 45esima edizione del Sigep, la fiera b2b in scena a Rimini. «A lui» aveva dichiarato Lollobrigida «va il nostro ringraziamento per l’azione propulsiva e promozionale del cibo italiano nel mondo, di cui è un Ambasciatore senza pari». Il provvedimento, che aveva già ricevuto il via libera della Camera il 15 gennaio 2024, diventa ora definitivo.
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La legge richiesta da Massari
Fiero presidente della commissione, era stato proprio Iginio Massari a chiedere a gran voce una norma che in altri paesi esiste da anni. La prima volta che ha tentato di collaborare con il governo era il 1997: «Non mi interessa fare politica», aveva dichiarato al Gambero Rosso Massari, «voglio solo che l’Italia sia all’altezza del resto d’Europa». Nonostante sia più a suo agio a parlare di pasticceria che di leggi di governo, è stato lui a dare il via a questa iniziativa. Il primo da ascoltarlo è stato l'ex ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, «era entusiasta, ma alla fine non si è fatto più nulla», poi è arrivata Giorgia Meloni, con cui il pasticcere ha discusso del disegno qualche anno fa, e infine l’appuntamento con Lollobrigida, che ha dato seguita a una richiesta rimasta ferma per 27 anni.