Rumors nelle Langhe: Vietti in vendita. Sulla cantina piemontese gli occhi del gruppo Lvmh

29 Gen 2025, 16:52 | a cura di
Lo storico brand, acquistato dalla Krause Holdings nel 2016, sarebbe nel mirino del colosso del lusso francese. Per il gruppo LVMH si tratterebbe della prima cantina in Italia

Alla vigilia dei 10 anni di permanenza alla guida di uno dei brand vitivinicoli più importanti di Langa pare che la Krause Group sia vicina alla cessione di Vietti, storica cantina di Castiglione Falletto, acquisita nel giugno 2016 dal gruppo americano. Sono infatti sempre più insistenti le voci che si susseguono sulla vendita della solida realtà vitivinicola su cui starebbe planando - secondo quanto il Gambero Rosso è in grado di anticipare - il grande gruppo del lusso LVMH, Louis Vuitton Moët Hennessy, la creatura di Bernard Arnault che nel 2024 ha conquistato il podio - e non solo quello - della classifica delle etichette con il maggior valore. Il titolare Kyle J.Krause ha replicato che la cantina non è in vendita in una nota.

Almeno due le cantine nel mirino di LVMH

Sarebbe il primo acquisto in Italia e nella zona blasone del vino italiano, le Langhe piemontesi con una cantina che ne ha tracciato una storia in tutto il mondo. Rumors insistenti danno l’affare in via definitiva di trattativa. E il fermento non manca perché il gruppo del lusso starebbe valutando da un po’ di tempo almeno un paio di cantine della zona. Quel che è certo è che la decisione di cedere Vietti sembra piuttosto sicura; se ne discute da almeno un anno, stando a quanto riferiscono fonti ben informate.

Cifre da capogiro

Era il 12 luglio del 2016 quando Kyle J. Krause firmava l’accordo con l'allora proprietà mantenendo la presenza di Luca Currado (colui che più di tutti ha firmato la storia fortunata del brand di Langa), restato per diversi anni nel parterre tecnico, prima di virare definitivamente, dando vita alla sua azienda familiare Cascina Penna- Currado a Serralunga d'Alba.

Allora Vietti era stata venduta a una cifra importante, si parlava di 60 milioni di euro. Per cui l’acquisto oggi, con gli investimenti e la crescita di questi anni in termini di terreni (da 35 a 60 ettari di proprietà) e bottiglie, potrebbe più che raddoppiare. E stando alle stesse fonti, Lvmh sarebbe disposta ad investire ulteriormente.

Gli investimenti della Krause Holdings 

Tornando a Mister Krause (anche presidente del Parma calcio) e la moglie Sharon, ambedue accomunati da lontane origini italiane, avevano puntato al vino tricolore per assecondare una delle loro grandi passioni. Negli Usa controllano la Solar Transport (in Iowa), mentre è stata ceduta la catena del food Kum&Go e posseggono numerosi immobili, oltre ad essere titolari di diverse aziende agricole negli Usa. La Krause Holdings inoltre, nel giugno 2015 (prima dell'acquisto di Vietti) aveva rilevato la Enrico Serafino dal portafoglio di Campari per 6,9 milioni di dollari, rilanciandone la produzione.

Gli stranieri nelle Langhe

Dai 35 ettari iniziali con l’arrivo di Kraus il parco vigneti ha raggiunto quasi i 60 ettari di proprietà e 85 in conduzione, gli investimenti non sono certi mancati e si è aggiunto anche il Resort di lusso Casa di Langa realizzato a Cerretto Langhe. Con i prezzi dei terreni alle stelle un'operazione del genere era possibile solo con grandi investitori. Un tema che il Consorzio di Tutela vini delle Langhe ha affrontato , in particolare, con la presidenza di Matteo Ascheri, il quale non le ha mai mandate a dire. «Ok alle vendite ma sempre meglio privilegiare gente del settore - aveva dichiarato in un'intervista in passato - chi specula toglie l'anima. Il costo del terreno è un valore finanziario legato a speculazioni. I fondi investono in settori che promettono una remunerazione: l’obiettivo è comprare a uno e poi rivendere a uno e mezzo. Questi soggetti comprano più aziende, le accorpano e riducono i costi licenziando. Si vantano di aver aumentato l’ebitda e poi rivendono. Anche il Barolo è esposto a questo rischio. I fondi non vengono perché amano il Barolo, ma perché hanno quell’altro obiettivo».

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