Cambiano le regole per gli influencer, anche per quelli del settore Food&Wine. Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato, infatti, all’unanimità, delle linee guida volte a garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi. Gli influencer, dunque, sono ora equiparati agli editori.
Cosa cambia
Le regole, al momento, saranno valide per i soggetti che hanno oltre un milione di follower sui vari social e un buon tasso di coinvolgimento dei “seguaci” (ovvero un engagement rate superiore al 2%). Gli influencer, in base alle nuove regole, dovranno rendere chiaramente riconoscibile un video di natura commerciale, attraverso la scritta “Pubblicità” che dovrà apparire in caratteri grandi e maiuscoli.
Già dal 2017 l'Antitrust aveva più volte richiamato all'uso corretto delle Advertising (Adv), dichiarando che "la pubblicità occulta è vietata sempre, anche sui social network”. Ma ora le regole si fanno più stringenti.
Non basterà più, dunque, l’hashtag #Adv in coda alla didascalia del contenuto. Nel caso in cui un food influencer realizzi una ricetta utilizzando il prodotto di un marchio con cui ha accordi commerciali, dovrà segnalarlo chiaramente, e non “nascondere” l’adv, mostrando un contenuto all’apparenza uguale a tutti gli altri.
E lo stesso anche nel caso in cui si sponsorizzi un ristorante o un hotel: la scritta “Pubblicità” dovrà essere chiara e il video non dovrà sembrare un normale consiglio su un locale da provare. Chi farà pubblicità occulta e non dichiarata potrà ricevere una multa fino a 258.288 euro. Le ammende, inoltre, arriveranno a 600mila euro nel caso di violazione delle norme sui minori.
Le altre regole
Gli influencer dovranno, inoltre, discorsi d’odio e discriminazioni e non dovranno pubblicare fake-news. Vietato, inoltre, consigliare prodotti alcolici o a base di nicotina ai minori. Non si potrà, inoltre, promuovere l’uso smodato di alcolici e medicinali.
Il documento disposto dall’Agcom prevede inoltre l’avvio di un Tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere.
I precedenti nel mondo del food
Lo scorso novembre l’Autorità garante della concorrenza e del mercato era intervenuta per un caso di pubblicità occulta di ristoranti, spa, hotel e altre strutture turistiche tramite Instagram da parte di un’influencer, Asia Valente (seguita da 2,1 milioni di follower). Valente avrebbe pubblicato video di strutture con le quali si riteneva potesse aver intrattenuto rapporti commerciali, senza utilizzare alcuna dicitura.