Favori in cambio dell'affidamento di un incarico di promozione della sagra del fritto misto alla piemontese. Parla di questo, secondo quanto riferisce l'Ansa, un'inchiesta della procura di Torino che ha portato a iscrivere nel registro degli indagati cinque persone, tra cui Luca Ferrua, giornalista del Gruppo Gedi e direttore de Il Gusto, verticale dedicato al mondo del cibo e del vino. Il procedimento torinese riguarda anche due funzionari di Visit Piemonte, società in house della Regione, e un consigliere comunale a Baldissero (Torino). Luca Ferrua, sempre secondo quanto riporta l'Ansa, sarebbe stato chiamato in causa per le attività di una società di creazione e comunicazione di eventi. Il fascicolo è aperto, a vario titolo, per corruzione e turbata libertà di scelta del contraente.
Il caso della Sagra del fritto misto alla piemontese
Stando a quanto riporta TorinoToday, secondo il pubblico ministero Elisa Buffa, che ha anche disposto la perquisizione della sede della Stampa, la società Rosfert - di cui il giornalista Ferrua è socio al 50% - avrebbe ricevuto degli incarichi pagati con soldi pubblici per l'organizzazione della sagra del fritto misto di Baldissero, in programma a giugno. Un evento voluto da Regione e Comune per promuovere il Fricassé 'd Baudisé con un'innovativa cottura green.
L'indagine nasce da una mozione comunale presentata lo scorso aprile dalla consigliera di minoranza Paola Chiesa che già a febbraio aveva sollevato dubbi sulla destinazione di fondi regionali per il progetto del fritto misto baldisserese. Si parla di 69mila euro di contributi pubblici di cui 48 mila destinati alla società Rosfert srl "particolarmente specializzata nella creazione e comunicazione d'eventi", riporta Torino Today.