Open to meraviglia? Altro che meraviglia, diremmo stupore! Anzi, quest’ultima notizia sul “caso” della campagna pro-Italia da parte di Ministero del Turismo ed Enit ci lascia davvero basiti (e anche l'imbarazzante replica dell'agenzia Amando Testa non scherza)! La notizia arriva via twitter da Bob K. Palmer tramite rilancio da Selvaggia Lucarelli.
Cerchiamo www.opentomeraviglia.it
Non riusciamo a crederci, così ci proviamo, clicchiamo e… sì, all’indirizzo opentomeraviglia.it si apre in realtà la pagina di un dominio registrato da Marketing Toys che racconta come si fa marketing (quello vero, però) sullo sfondo della Nascita di Venere di Botticelli. Ma non era il sito della nuova campagna lanciata da Santanchè e progettata dallo studio Armando Testa? Sì… Ma, ci spiegano i ragazzi di Marketing Toys, azienda di consulenza e marketing con sede nel Mugello, ora il dominio se lo sono comprato loro.
Un blitz dimostrativo
E raccontano l’acquisto.
- Ore 20.00: due consulenti di marketing (e un ingegnere) si trovavano a Parigi in un teatro in attesa dell'inizio di un concerto. Sono qui perché amano integrare al lavoro momenti di felicità.
- Ore 20.03: Filippo (uno dei consulenti) è intento a spippolare sul suo smartphone scorrendo le notizie e i post del giorno, quando all'improvviso sobbalza sulla sedia: “Oibò, ma il dominio opentomeraviglia.it è libero!”
- Ore 20.04: a quel punto Gaia (l'altra che è fissata con i modelli di business...) presa da uno spontaneo e naturale entusiasmo, si alza dalla sedia e urla “Registralo subito!”.Il resto è storia.
Uno smile che spiega cosa sia il marketing
“Ci piace osservare il mondo, con curiosità ed attenzione. Ci diverte riflettere sui progetti di impresa intorno a noi per comprenderli e capire come migliorarli. Impariamo dalle esperienze e ci facciamo sempre un sacco di domande...” Ecco cosa suggeriscono i ragazzi di Marketing Toys a chi vuol fare marketing: studiate, osservate, imparate. A chi lo suggeriscono? Beh, innanzitutto ai titolari di Ministero del Turismo, di Enit e anche alla testa del Gruppo Armando Testa. Possibile, davvero, che si siano dimenticati di registrare il dominio?
E dal Mugello fanno marketing, davvero
Intanto, per non sapere né leggere né scrivere, questa giovane aziendina del Mugello il marketing lo fa davvero, per sé stessa. E sfrutta a suo vantaggio un gap gravissimo da parte di chi avrebbe dovuto curare un po’ meglio il proprio, di marketing. Così, al costo di pochi euro (contro i 9 milioni costata la campagna istituzionale) questa realtà che "opera da più di 15 anni in modalità full remote, con una base operativa a Marchisoro HUB, in una ex-cantina all'interno di una colonica immersa nel verde in Mugello a 30 minuti da Firenze", vive il suo attimo di notorietà a spese del (anzi, grazie al) Ministero della Santanchè. Bel colpo, ragazzi!
Non solo il sito… città e situazioni sbagliate
Fosse solo il sito! In realtà sembra mancare proprio l’abc della comunicazione. Mai, mai e poi mai usare immagini finte a meno che non sia proprio questione di vita o di morte! Perché? Semplice, perché – come dimostra questa storia e come hanno già dimostrato centinaia di fake, non ultimo quello famoso delle immagini di battaglia aerea sul Tg2 (allora diretto dall’attuale ministro Sangiuliano) prese da un videogioco – le immagini parlano molto e possono facilmente essere riportate alla loro dimensione reale. Nozione che un profano magari può non conoscere, ma di cui i professionisti dell’informazione dovrebbero tener ben conto sempre. Ma di cosa parliamo? Semplice, la scena di una bevuta sull’aia dal sapore bucolico che vuole omaggiare la semplicità di un brindisi in compagnia è stata girata in Slovenia. E non nell’Italia in cui si invita a venire. Svarioni che si aggiungono a diverse altre imprecisioni. Beh, ragazzi… sarà il segno dell’artigianalità che noi, con la scusa del made in Italy, abbiamo imparato bene a costruire. Se poi ci mettessimo anche un po’ di professionalità, non sarebbe mica tanto male!
PS. Un consiglio a Enit: nella sua pagina web c’è l’invito a seguire l’Ente su Facebook, peccato che la pagina sia inesistente. Invito: correggete il link!
a cura di Stefano Polacchi