«L’idea de croissant cubico o sferico è stata lanciata più che altro da chi produce gli stampi da forno per farli». Esordisce così Iginio Massari, il Maestro dei Maestri, in un’intervista rilasciata ad Alfredo Magazine. I pasticceri si sono fatti un po’ prendere la mano con questi nuovi croissant dalle forme bizzarre (l'ultima novità in campo è la sfera di Farmacia del Cambio, a cui si deve l'invenzione del cubo), e il pasticcere ha voluto mettere le cose in chiaro.
Massari contro i croissant sferici
Da una parte, si inseguono mode senza fine, dall’altra questi lieviti contemporanei presentano anche una struttura diversa: «Quando tu cuoci una cosa dandole una forma perfetta» continua Massari, «avviene una cottura in compressione, quindi sviluppa molto la crosta, ma l’interno cambia l’idea del croissant parisien». Tutto questo riguarda la sfera tecnica «mentre a livello di immagine una forma perfetta attira l’attenzione».
Una buona operazione di makerting, anche se a livello commerciale il croissant cubico o sferico «è poco adatto perché puoi fare una produzione estremamente limitata». Un aspetto da non sottovalutare: «Nel commercio noi analizziamo tutte le cose dalla a alla z e poi guardiamo se un prodotto ha un senso reale o per stupire. Questi prodotti di senso reale ne hanno poco, ma stupiscono molto».