Ripetiamolo tutti assieme: il coronavirus non si trasmette con il cibo e non lo trasmettono i cinesi che vivono in Italia da anni. Appurato l'ovvio, vi suggeriamo 31 ristoranti cinesi dove andare a mangiare a Milano. E faremo la stessa cosa con Roma e Torino.
Il decalogo contro le fake news sul coronavirus
La più grande comunità di cinesi in Italia si trova nella Chinatown milanese e nei giorni scorsi ha stilato il decalogo delle fake news riguardanti il coronavirus, che stanno proliferando in questi giorni. Dunque, prima di suggerirvi alcuni ristoranti cinesi imperdibili a Milano, vogliamo farci portavoce di alcuni punti salienti di questo decalogo:
- Il coronavirus si trasmette con il cibo. Falso: tutti i virologi ad oggi intervenuti hanno spiegato che il coronavirus sopravvive solo pochi secondi al di fuori dell’essere umano.
- I cibi cinesi provengono dalla Cina. Falso: nei quasi 1300 ristoranti gestiti da cinesi e presenti a Milano tutte le materie prime arrivano dall’Italia.
- Se vado in Paolo Sarpi a Milano i cinesi mi contagiano. Falso: i cinesi che vivono a Milano sono cittadini milanesi che nella maggior parte dei casi non vanno in Cina da anni e non hanno quasi mai contatti con la madrepatria. Sovente sono più milanesi di te!
- Se giro senza mascherina mi infetto col coronavirus. Falso: a Milano al momento non c’è alcun caso di questo virus. Su questo punto riportiamo anche quanto diffuso dal Ministero della Salute, che parla di “mascherina” nel caso in cui uno sia soggetto a malattie respiratorie: “Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti. Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti”. E il Ministero giustamente aggiunge: “gli alimenti comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti”.
Ristoranti cinesi a Milano
Ba Restaurant
Il più giovane dei fratelli Liu, Marco, gestisce da sempre il locale più "cinese" della famiglia (gli altri sono Iyo e Gong), che tra l'altro ha appena rinnovato gli spazi con un progetto curato da Naos Design di ispirazione cinese, sono presenti, per esempio, tegole con oltre un secolo di storia reinterpretate e utilizzate a rivestimento di pareti in cemento grezzo o i leoni Shishi posti ad abbellimento delle grandi vetrate del locale. La cucina è affidata all’Executive Chef Bryan Hooi e il nuovo menu è accompagnato da una carta dei vini che conta oltre 450 referenze nazionali e internazionali.
Via R. Sanzio, 22 – 024693206 - ba-restaurant.com
Ba Hot Pot
Un locale colorato, accogliente e autentico, dove ancor più autentica è la proposta gastronomica. Come anticipato dall'insegna, qui il viaggio verso i sapori del Sichuan è assicurato dal tipico hot pot: la "regola" è che carne, pescato e ogni altro bendidio vengono cotti direttamente dai commensali in un brodo bollente posto al centro della tavola, proprio dove si trova la piastra a induzione. Bisogna scegliere il tipo e il grado di piccantezza (attenzione, in cucina non scherzano!)... E poi comincia il divertimento. C'è una seconda sede in viale Abruzzi, 48.
Viale Certosa, 32 – 0297807365 - facebook.com/pages/Ba-Hot-Pot
Bokok
Bokok significa “stanza dei tesori”. E in questo ristorante, un po’ sala da tè cantonese un po' cafè Hong Kong style, di tesori ce ne sono tanti. Dalla proposta gastronomica a base di dim sum, che lo chef Michele Yang realizza con ingredienti di qualità secondo ricette della tradizione, ai libri a disposizione di tutti.
Via Paolo Sarpi, 25 - 02 49427825 - facebook.com/bokok.sarpi
Bon Wei
Nonostante oggi Milano sia la metropoli più internazionale d'Italia, Bon Wei continua a spiccare sulla media dei "colleghi", anche quelli di nuovissima generazione. Il posto è caratteristico con stile, sofisticato il giusto, il servizio non sbaglia un colpo e c'è pure del buono da bere. Ma è la cucina, anzi, le tante cucine regionali cinesi a fare la differenza, per materia prima, cotture, fedeltà alle ricette originarie, sapori ed equilibrio. C'è un menu classico ma vale la pena sondare qualche specialità locale meno conosciuta, per esempio la zuppa di vongole e zenzero tipica del Fujian, o le polpette "testa di leone" del Jiangsu. Fatevi consigliare.
Via L. Castelvetro, 16 – 02341308 - bon-wei.it
Chef J
Lui è manciuriano ma vive in Italia da una vita e dopo 8 anni nella cucina di un ristorante italiano ha aperto il suo piccolo regno di cucina manciuriana, un ramo forse poco conosciuto della cucina cinese con una grande storia che attinge alla cucina mongola di Gengis Khan e che nel tempo è stata influenzata dall'alta cucina mandarina e dai colonizzatori russi. Certo, i ravioli al vapore sono presenti, ma qui potete optare anche per la pancetta stufata con salsa di tofu o gli spiedini d'agnello. A pranzo sono disponibili anche piatti italiani. Il menu degustazione costa 35 €.
Via Carlo Farini, 70 - 02 6889918 – chefjmilano.com
Dim Sum
L'atmosfera qui è soffusa, molto lontana dal folklore "all’italiana", e si celebra il rito hongkonghese del dim sum, ossia una trafila di piccoli piatti che comprendono i tipici ravioli serviti nell'apposito cestino tondo, gustosi come in pochi altri posti in città. Sono proposti aperti a fiore (shao mai), chiusi a corno (jiaozi), in pasta di riso (changfen), ma non mancano polpette, involtini, zuppe e quei bao (paninetti al vapore) che ora si trovano ovunque ma che qualche anno fa c’erano solo da Dim Sum. Per chi preferisce una sola scelta a numerosi assaggi, ecco ricette a base di manzo, pollo, maiale, anatra, gamberi, calamari, capesante, branzino, poi riso e noodles.
Via N. Bixio, 29 – 0229522821 - dim-sum.it
Fen yu Ge
Inaugurato nel '88, questo ristorante è da sempre specializzato in cucina cinese, con qualche excursus giapponese, e una strizzata d'occhio alla cucina italiana. È l'indirizzo ideale per avvicinarsi all'Oriente. Si comincia con ravioli al vapore di carne o gamberetti, zuppa di wonton, tagliolini saltati o spaghetti di soia. Si continua con il classico pollo e bambù, l'anatra fritta in salsa agrodolce al mandarino, lo stufato di manzo o i gamberoni in salsa chili. C'è tutta una parte del menu dedicata alle proposte vegetariane e alle ricette con funzioni curative (dal pollo con salsa di camomilla ai gamberi saltati con il gelsomino).
Via Melchiorre Gioia, 141 - 02 6698 5374 - www.ristorantefeiyunge.it
Gong
È uno dei locali che hanno riscritto la grammatica della cucina asiatica a Milano, qui intesa più come attitudine, ispirazione, che come pedante utilizzo di ricette e ingredienti cinesi. L’anima del ristorante, elegante e adatto a una serata speciale, è la sofisticata Giulia Liu, terza esponente della famiglia che con Iyo, gestito da Claudio, e con Ba Asian Mood, nelle mani di Marco, è a capo di un piccolo impero orientale in città. I due chef, uno giapponese (Keisuke Koga) e uno italiano (Guglielmo Paolucci), mixano tecniche e linguaggi, proiettando nel futuro la materia con sferificazioni, spume, sifoni. I tre degustazione (Tradizione a 65 euro, Classico a 90, Evoluzione a 120, il più spinto) sono la scelta migliore perché evitano l’imbarazzo di pescare da una carta gigantesca e ricca di tentazioni.
Corso Concordia, 8- 0276023873 - gongmilano.it
Hua Cheng
Una piccola trattoria nel cuore di China Town che propone una cucina casalinga senza troppe pretese ma sicuramente autentica e di qualità. Potete optare per i ravioli al vapore, il vitello in salsa agrodolce, il maiale in salsa chili, la pancetta stufata o i gamberi in salsa curry. Per i vegetariani c'è anche qualche piatto idoneo, tipo le melanzane stufate, gli gnocchi di riso o gli spaghetti cinesi alla piastra, la pasta in casa è ottima.
Via Giordano Bruno, 13 - 02 3451613 - facebook.com/Trattoria-cinese-Hua-Cheng
Il Gusto della Nebbia
Un piccolo locale dagli arredi moderni specializzato in noodles: Noodles alla Chongqing con brodo di ossi di pollo, manzo e spezie; Noodles in salsa Yibinese; Noodles della casa con stufato di tendine di manzo. Ce n'è per tutti i gusti. Qui meritano anche gli antipasti, dalla trippa di manzo alle zampe di galline brasate, dall'uovo centenario ai soffici bao.
Via Privata Nino Bonnet, 11 - 320 7451579 - facebook.com/pg/ilgustodellanebbia
Impressione Chongqing
Non il classico cinese occidentalizzato, qui innanzitutto trovate i piatti tipici di Sichuan, ma se non siete amanti del piccante, stategli alla larga! Tra i piatti spinti: collo d'anatra, cosce di rana in tutte le salse, orecchie di maiale o il suo intestino. Per i meno coraggiosi ci sono anche proposte più soft, dai ravioli al vapore al pollo con verdure.
Via Giovanni Battista Sammartini, 19 - 02 39439328
Jin Yong
Baozi alla griglia, ravioli al vapore, riso saltato alla cantonese, tagliatelle, gnocchi di riso saltato, wonton fritto, involtini, anatra all'arancia (ottima). Ma anche, per chi si vuole divertire, zuppa di nervetti, zuppa di interiora, zampe di pollo, lingue di anatra, trippa di vitello, orecchie di maiale e atmosfera caotica quanto basta. In questo posto potete sbizzarrirvi, poi la cucina, come in molti ristoranti cinesi, non chiude praticamente mai.
Via Paolo Sarpi, 2 - 02 341476
Little Lamb Hot Pot & BBQ
Qui si fa cucina mongola. Nel menu piatti principalmente a base di carne, dove il protagonista assoluto è l’hot pot, un pentolone di brodo sempre fumante e bollente in cui tuffare a piacere carne, tofu, verdure o pesce. Le regole del gioco sono semplici: scegli i gusti del brodo, decidi cosa vuoi mangiare (se carne, pesce, verdure, tofu, spaghetti o ravioli), cuoci nel brodo gli alimenti scelti. Et voilà, il tuo hot pot.
Via Paolo Sarpi, 8 – 02 36686037 - littlelambmilano.it
Via Bernina, 43 – 3474994727
Lon Fon
Siamo alle radici della cucina cantonese a Milano, in un locale che nel 2018 ha festeggiato i suoi primi quarant’anni e che è ancora in grande forma. Il pubblico che lo riempie ogni sera apprezza l’onestà del luogo, che non strizza l’occhio alle mode e al design, e la capacità della famiglia Tsui, che lo gestisce dall’inizio, di far sentire chiunque a proprio agio. Ottimi i ravioli (provate quelli all’acqua), notevoli il galletto croccante e lo stinco di maiale stufato con verdure, molto buoni i pesci “sale e pepe” (gamberi, astice).
Via Lazzaretto, 10 – 0229405153 - lonfon.it
Long Chang
Inaugurata nel 1998, questa trattoria familiare oggi è nelle mani del figlio dei vecchi proprietari, Andrea. Off topic alcuni piatti giapponesi, ma per il resto il menu è composto da proposte cinesi: anatra arrosto e la sua lingua, uova centenarie, spaghetti in brodo con costolette di maiale, manzo o polpette di pesce, zuppe varie (segnaliamo quella con le pinne di pesce spada) e altrettante trippe, da quella di maiale alla trippa di agnello. E ancora, maiale ai cinque gusti, calamari essiccati o rane in brodo. Insomma, c'è l'imbarazzo delle scelta.
Via Paolo Sarpi, 42 - 02 3311098 - trattorialongchang.com
Mao Hunan
Dietro il progetto tre ragazzi: un italiano, una cinese cresciuta a Firenze e la terza ragazza originaria di Hunan, proprio la regione d'origine Mao Zedong. Mao lo conoscono più o meno tutti (e la sua gigantografia alla parete non lascia spazio a dubbi). La vera sorpresa qui dentro è la cucina della sua regione di nascita, l'Hunan, appunto, meno nota di quella più standardizzata di radice cantonese. Le ricette sono fedeli alla tradizione più antica (provare la pancetta brasata, le vongole fiorite, i fiori di capesante, le uova centenarie, i ravioli in brodo), astenersi i non amanti del molto piccante (ma è possibile chiedere uno sconto). La famiglia è la stessa di Mini Maoji e Maoji Street Food, fratelli minori.
Via porpora, 5 - 0249787361 - facebook.com/ristorantemao
Maoji Street Food
Sembra di essere in una piccola China Town, con l'atmosfera festosa e colorata che di per sé varrebbe la visita. In realtà, ci si trova in un avamposto vero e sincero della cucina cinese meno scontata e diffusa, con piatti che sono speziati e piccanti così come lo sarebbero in Oriente. E allora ogni pietanza è una scoperta, dal riso in terracotta ai ravioli (fatti a mano) con ripieno di edamame, dalla zuppa di agnello con spaghetti di riso a quella di wanton. Si pasteggia volentieri con il tè. Stessa gestione di Mao Hunan, Mini Maoji e Mood Market.
Piazza Aspromonte, 43 - 02 45479541 – facebook.com/maojistreetfood
Mini Maoji
Il primo era Mao Hunan, ristorante in piena regola incentrato sulla cucina dell'Hunan, poi c'è stato il Maoji Street Food, con ricette popolari e servizio al tavolo, quindi l'ultimo dei fratelli, il Mini appunto, in versione self service e più spartana. Protagonisti qui i bao, tipici panini al vapore ripieni, per esempio, di trippa brasata e fumetto di spezie, ma non mancano altre chicche come ravioli, gamberi al basilico in pasta kataifi, spiedini. Poche sedute e prezzi popolari. Della stessa famiglia c'è pure il fornitissimo emporio orientale Mood Market (via Paolo Sarpi, 4).
Alzaia Naviglio Pavese, 4 - 348 8862284 - facebook.com/maojimininavigli
Mu Dimsum
Un locale attivo da gennaio 2018, che in poco tempo è riuscito a farsi apprezzare con personalità e una proposta per nulla scontata. Oltre ad arredi eleganti e impiattamenti impeccabili, qui c'è una cucina cinese autentica che non si nega ai clienti in nessun momento della giornata, per la precisione dalle 12 alle 23. Dalle 15 alle 18.30 il menu comprende esclusivamente le varie versioni di dim sum (i ravioli, da quelli di pasta all'uovo con ripieno di pollo, funghi e gamberi a quelli al tè Matcha farciti con l'astice, entrambi al vapore), mentre a pranzo e a cena entrano in scena le altre sezioni di un menu senza punti deboli, e che declina in leggerezza la cucina cantonese e di Hong Kong: bao (prodotti in un laboratorio a parte), nonché piatti di pesce e di carne tra cui un’eccellente anatra alla pechinese in due servizi, tagliata al tavolo.
Via A. Caretto, 3 – 3383582658 - mudimsum.it
Nove Scodelle
"Cucina del Sichuan", si legge sull’insegna, e la precisazione non è affatto fuori luogo. Non ci si aspetti infatti il "solito" cinese, bensì un luogo dove si ripropongono filologicamente le ricette originali di questa regione, caratterizzate da un particolare mix di spezie e pepi e non addomesticate secondo il gusto italiano. Le voci in menu sono appunto nove, tutte di livello eccellente, dal pollo, alla pancetta, alle puntine di maiale. Oltre alla carne ci sono "scodelle" di pesce (gamberoni, branzino) e vegetariane, e spaghetti e ravioli sono fatti a mano, impeccabili.
Viale Monza, 4 – 331 8001116 – facebook.com/lenovescodelle
Oren
Oren nasce a partire dal ristorante la Pagoda di via Fabio Filzi, il primo ristorante cinese di Milano aperto negli anni ‘50, dove il bisnonno Giovanni era uno dei soci (che ha deciso nel 1980 di aprire un posto tutto suo, Oren per l'appunto). Il menu rispecchia quelli dei tipici ristoranti cinesi in Italia, ma la qualità degli ingredienti utilizzati supera decisamente la media.
Viale Berengario, 1 - 02 4813901 – oren.it
Quest’Osteria
Un minuscolo locale aperto in sordina, meno di un anno fa, nel centro più indaffarato di Milano, al limitare del quadrilatero della moda. Quest’Osteria è un concetto di ristorazione molto distante da quanto fa presagire l’insegna: è fondamentalmente un angolo popolare di Hong Kong calato nel bel mezzo della città. Le proposte della casa sono tutte improntate alla semplicità, e giocate sulle diverse combinazioni di pochi ingredienti: riso bollito servito con arrosto, costine di maiale, o pollo alla cantonese, riso saltato con uova strapazzate e carne, tris di carne, omelette con manzo e gamberi, maiale, verdure. E wonton, asciutti o in zuppa: con gamberi e uova di pesce volante, con gamberi e maiale in salsa, con maiale, funghi e pak choi in brodo. Fanno anche take away.
Via Senato, 13 – 3661510022
Ravioleria Sarpi
I ravioli di Agie Zhou, chiusi davanti ai clienti da abili "sfogline" sono ormai ufficialmente tra i migliori della città, complice la sinergia con la storica macelleria di Walter Sirtori, vicino di casa (letteralmente) e fornitore delle carni che fanno da ripieno, italiane e di prima scelta. I jiaozi sono disponibili crudi a portar via o cotti al vapore e serviti caldi, e ci sono pure le tipiche "crispelle" pechinesi arrotolate e farcite. Al 25, con la medesima formula, il menu si concentra su baozi, cioè panini al vapore ripieni di carne e spezie, mo e involtini primavera nella versione più tradizionale, cioè non fritti.
Via P. Sarpi, 27 – 331 8870596 - facebook.com/ravioleriasarpi
Ravioli Di Lu Pechino
Il nome è una dichiarazione d'intenti: in questo locale si serve solo cucina pechinese, specie noodles e circa una ventina di ravioli preparati al momento dell’ordinazione. Fanno anche consegna a domicilio.
Viale Brianza, 15 - 02 91943779 - facebook.com/raviolidilupechino
Singapore
In una Milano dove la cucina orientale è declinata in tanti modi e non sempre autentici, fa piacere trovare un locale come questo che non deflette dalla tradizione, senza bisogno di seguire le mode. Si tratta infatti di una meta fissa per un pubblico che ama classici come ravioli e involtini primavera, a patto che siano ben fatti e leggeri. Ovviamente il menu è ampio, diviso in varie sezioni con quella riservata alle specialità della casa che merita sempre un’occhiata.
Via V. Foppa, 40 – 0248952129
Ta Hua
Resta una meta molto gettonata per gli appassionati di cucina cinese - qui proposta nella tradizione di Hong Kong, luogo d'origine dei proprietari. La cucina è di qualità, grazie a una materia prima ben selezionata e anche al desiderio di proporre piatti che vadano oltre alle consuete ricette di molti ristoranti cinesi. Il menu è ampio, con una generosa proposta di opzioni senza glutine: dai ravioli, con alcune varianti davvero golose, alle zuppe, dai secondi di carne e di pesce ai dim sum della domenica, cotti al vapore; a chiudere gli sfiziosi dessert.
Via G. Fara, 15 – 0266987042 - tahua.org
Tiglio
Una piccola scoperta nel cuore di Nolo, un posto minuscolo e un po’ scomodo (astenersi gruppi numerosi), arredato senza chincaglieria ma anzi con trovate da galleria d’arte. La padrona di casa, Qiji, è vivace e frizzante ma parla poco italiano, così ogni ordinazione può diventare un remake di “Lost in translation”, e si paga solo in contanti: insomma, il coefficiente di difficoltà è alto, ma la cucina vale davvero la pena. Il menu c’è e non c’è nella forma di una breve lista di massima, perché in generale si va sui piatti del giorno, come il pad thai (eccellente). Molto presenti le interiora, che lo rendono hardcore per parecchi. Alla fine si mangia quello che vuole Qiji, si beve quello che c’è (vini pochi e qualche birra) e si paga il giusto, per un’esperienza nel complesso autentica che resta nella memoria.
Via Giulio e Corrado Venini, 54 – 3382358390 - facebook.com/ristorantetigliomilano
Wang Jiao
Per alcuni milanesi è uno dei migliori ristoranti cinesi della città (e infatti ha ben quattro sedi), merito di ingredienti di qualità e di una proposta non ingentilita per andare incontro a gusti occidentali. Il piatto forte della casa sono le scodelle di fuoco. C'è quella con i gamberi, con ali di pollo, con la trippa, i calamari o la testa d'anatra. Tra i piatti hardcore anche lo stomaco di bovino o il tofu con uovo cenenario.
Viale Col di Lana 14 - 02 89402858 - facebook.com/pages/Wang-Jiao
Via Padova, 3 - 02 2613224
Via Lomazzo, 16 - 338 8096184
Via Casati, 7 - 02 87280596
Wonton
Dopo Ravioleria Sarpi e Nove Scodelle l'impareggiabile Agie Zhou ha aperto pochi mesi fa Wonton, fine dining cinese che punta su un menu piccolo ma articolato, con ravioli vegetariani, ravioli di maiale e spaghetti di Pechino, ma anche – e soprattutto – sulla strepitosa anatra pechinese, che Angie prepara secondo i dettami del maestro d’anatra in carica dal Quanjude, il migliore a Pechino.
Via Panfilo Castaldi, 21 – 0236574037 - facebook.com/Wonton.Milano
Yuan
Uno in zona Duomo, l'altro in zona Loreto. Entrambi sono degli ottimi indirizzi per provare una cucina cinese con ingredienti di qualità (forse con un eccesso di salse). Tofu con cipollotti, pollo in agrodolce o con riso e arachidi, riso con gamberi, spaghetti di soia. Insomma, nel menu trovate una carrellata dei piatti cinesi più diffusi.
Via Andrea Costa, 4 - 02 36560493 - facebook.com/ristoranteyuanmilano
Via Maurizio Gonzaga, 5 - 02 89051084
Yuebinlou
Anche questo indirizzo nel cuore di China Town è rappresenta un punto di riferimento per chi vuole provare piatti autentici. Si comincia con wanton fritti e toast di gamberi, per andare sul soft, se poi siete curiosi provate le meduse. Tra i primi, gnocchi, ravioli di carne alla griglia, noodles di gamberi. Da provare la pancia di maiale o l'anatra alla pechinese che però bisogna prenotarla in anticipo.
Via Paolo Sarpi, 42 - 02 3650 4611