O sole, o mare e a pizz’: un leitmotiv che accompagna i napoletani sin dalla nascita. A semplificare, i cittadini partenopei, come tutti gli italiani, del resto, sono amanti delle cose belle e del buon cibo. E l’accostamento semplice tra cibo e bellezza si può vivere appieno sul lungomare di Napoli, una delle mete più amate dai cittadini e dai turisti.
Lungomare da cartolina
Che si scenda da Piazza del Plebiscito o si parta da Piazza Vittoria, ci si ritrova davanti ad uno scenario che riempie gli occhi di meraviglia. Un cammino che parte da via Partenope fino ad arrivare a via Caracciolo, in cui ritrovare quello che i latini definivano genius loci, un luogo, in cui sono concentrate le caratteristiche che contraddistinguono la città. Sopra ogni cosa, l’odore del mare: un profumo che per i napoletani sa di casa. Ma anche la vista non resta fuori da questa esperienza. Da qui, infatti, è possibile ammirare i simboli della città, il Castel dell’Ovo, il Vesuvio e il golfo, tutti lì, immobili, come in una cartolina. Quello che i non napoletani forse ignorano, però, è che il lungomare, soprattutto nella zona di Santa Lucia, è da sempre una delle mete più considerate quando si parla della tradizione culinaria. Qui infatti si trovano alcuni tra i più antichi ristoranti della città, che vantano anni e anni di storia, esperienza e cultura. Qui si viene per festeggiare una ricorrenza o un pranzo in famiglia.
I locali storici di Borgo Marinari
Partiamo da La Bersagliera: fondato nel 1919 da donna Emilia Del Tufo e inserito tra i Locali storici d’Italia, è uno dei ristoranti più rinomati della città, tappa obbligata per chi arriva da fuori. Qui è possibile assaggiare i piatti di mare che hanno segnato la storia della cucina napoletana, come gli scialatielli ai frutti di mare, l’impepata di cozze o il fritto di alici e baccalà. Il tutto accompagnato da un’atmosfera curata ed elegante e una vista da togliere il fiato.
Restando sullo stesso genere, troviamo il ristorante Zì Teresa, la cui storia è ancora più antica e ha inizio alla fine dell’800, poco dopo l’Unità d’Italia. Oggi è nelle mani della cuoca Carmela Abbate, che, con dedizione, porta in tavola il gusto genuino dei prodotti tipici campani. Oltre ai piatti di mare classici, come frittura mista, paccheri all’astice e grigliata di pesce, da un decennio ha ampliato il menu anche alle pizze, preparate con materie prime di alta qualità.
La pizza
E se parliamo di pizza – e a Napoli non possiamo non parlarne – il lungomare annovera una serie di insegne molto conosciute. Il primo nome da citare, e probabilmente uno dei più famosi, è quello Gino Sorbillo. Qui, insieme al fratello Toto, gestisce la pizzeria Lievito Madre a Mare. Una tappa obbligatoria per tutti coloro che vogliono provare, o ritrovare, il sapore autentico della pizza di un tempo, quella “a rot’ e carrett”.
Nel binomio pizza-lungomare non può non comparire Antonio & Antonio, uno dei locali più famosi della città. Nato nel 1999, ha una proposta che include sia pizze più classiche come Margherita, Marinara, ripieno al forno, ripieno fritto, sia pizze che incontrano un gusto più giovane come la Marinara 2.0 con capperi, alici e pomodorini gialli o la Sbriciolata & Pistacchio con salsiccia sbriciolata, provola e pesto di pistacchio di Bronte.
In via Partenope c’è pure Errico Porzio, discendente di una storica famiglia di pizzaioli, e oggi imprenditore molto affermato con decine di punti vendita in Italia. Nella sede che si affaccia sul lungomare una scelta di pizze pressoché infinita, come da marchio di fabbrica, con gusti semplici o più elaborati, che conquistano il pubblico social.
A cura di Arianna Ramaglia, Master in Comunicazione Multimediale dell'Enogastronomia - Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli) in convenzione con Gambero Rosso Academy.