Fare squadra. Gli chef italiani evidentemente non riescono a fare a squadra. Vuoi per mancanza di incentivi statali (qui una articolata analisi di Antonella De Santis in occasione della “debacle” della 50 Best di quest'anno), vuoi per gli egocentrismi divaganti. Ennesima dimostrazione della seconda chiave di lettura lo scontro via social tra Igles Corelli e Gino Sorbillo. Che avremmo preferito non vedere e non raccontare, a esser sinceri.
Il “misfatto”
Gino Sorbillo pubblica nel suo Facebook due foto che lo ritraggono con granchi blu e pizza al granchio blu. Caption: “Da oggi da noi la pizza con il granchio blu” (abbiamo detto granchio blu?). Era il 5 settembre – pure tardi considerando gli standard sorbilliani – e tra la miriade di commenti, alcuni indignati, altri compiaciuti, ne compare uno che ci salta all'occhio. È quello di Igles Corelli: “Hai bruciato il progetto”, gli dice. In che senso? Quale progetto? Corelli parla di un evento, che si terrà a Goro il 9 novembre per sensibilizzare le persone sulla piaga del granchio blu e nel contempo aiutare le famiglie che, in quelle zone, vivono di itticoltura. Un'idea che lo chef aveva lanciato in occasione della Festa dell'Unità di Filo di Argenta dove, l'alieno, era stato inserito nel menu.
Il retroscena
“Ho contattato Sorbillo il 7 agosto per coinvolgerlo all'evento che si terrà a Goro, nel quale parteciperanno Arcangelo Dandini (con il supplì), Fulvio Pierangelini, Gianfranco Vissani, Salvatore Tassa, Philippe Léveillé e Valentino Marcattilii. Tutti uniti per aiutare 3mila pescatori della zona che si trovano in grandissima difficoltà”, ci spiega Corelli. “È un evento patrocinato dalle istituzioni, dunque avevo richiesto massima riservatezza per non “bruciare” il lancio dell'evento. Potete capire il mio sgomento nel vedere il post di Sorbillo, post al quale è seguita una chiamata da parte di un politico (non vuole fare il nome) incavolato perché avevamo di fatto spoilerato l'iniziativa, rendendo meno d'impatto la comunicazione ufficiale”.
L'epilogo e la pizza al granchio blu di Filippo Venturi
I due si sono poi chiariti in privato – Sorbillo si è scusato (ma continua a condividere articoli che parlano della sua pizza al granchio blu) e Igles crede nella sua buona fede – ma all'evento ci sarà un altro professionista, Filippo Venturi, giovane e talentuoso pizzaiolo di ME a Ferrara (2 Spicchi nella guida Pizzerie d'Italia 2023), che per l'occasione ha ideato una pizza a degustazione con granchio blu: “Ho cotto la polpa di granchi a vapore con della lattuga di mare per dare un sentore ulteriormente salmastro”, ci anticipa Venturi, “poi ho scaldato in padella rovente i cardoncelli in brunoise, lasciandoli croccanti, e li ho uniti alla polpa di granchio creando una quenelle che vado ad adagiare sopra la pizza. Con tutti carapaci e le zampe dei granchi ho fatto un fondo ricreando il profumo che fa il crostaceo quando lo metti sulla brace ottenendo la salsa che metterò al centro della pizza. A concludere la lattuga di mare fritta, a dare la croccantezza”. Et voilà la pizza è servita. Dal canto nostro speriamo serva il nostro consiglio dato a Igles di evitare queste polemiche pressoché inutili. Anche se umanamente ne comprendiamo le motivazioni: “Noi cuochi italiani dovremmo fare più squadra e forse mi aspetto anche un pizzico di riconoscenza in più”.