Dal 16 febbraio i Consorzi, le imprese di pesca e dell'acquacoltura potranno presentare le domande per accedere ai fondi - 10 milioni di euro - volti a contrastare l'invasione del Granchio blu e avviare la semina, il ripopolamento e la protezione degli impianti. La circolare necessaria per avanzare le richieste sarà disponibile fino al 22 marzo 2024. Il provvedimento è stato emanato dal ministero delle Politiche agricole (Masaf) per contrastare la proliferazione eccessiva e imprevedibile della specie non autoctona, che ha ridotto anche di oltre il 90% gli allevamenti di molluschi, con danni soprattutto nel delta del Po.
Oltre allo stanziamento di 2,9 milioni di euro previsto lo scorso agosto, è stato istituito un Fondo ad hoc da 500 mila euro annui per rimborsare una parte degli oneri previdenziali versati dalle imprese dell'acquacoltura. Il ministro ha inoltre sottolineato l'intervento per estendere l'applicazione del Fondo di solidarietà nazionale, come previsto dal decreto legislativo 102 del 2004.
Lollobrigida ha annunciato che gli uffici del dicastero sono già al lavoro per dare attuazione alle nuove disposizioni legislative e per garantire ulteriori interventi compensativi al settore. Questi interventi consentiranno alle imprese di accedere a finanziamenti agevolati e di ottenere aiuti concreti. Il ministro ha sottolineato inoltre il potenziale di questo crostaceo come risorsa, sia per le sue proprietà nutrizionali, in particolare la vitamina B12, sia per i mercati di sbocco, anche internazionali.