Granchio blu: da specie aliena a opportunità in cucina
Il miglior modo per combatterlo? Cucinarlo. Deve aver pensato questo il sindaco di Argenta Andrea Baldini quando, insieme alla brigata della Festa dell’Unità di Filo di Argenta ha deciso di proporre, fra un risotto di mare e una grigliata di pesce, un fuori menu davvero particolare: granchio blu in guazzetto.
“L’idea è nata durante una riunione fra i sindaci della Comunità del Parco del Delta di cui anche il nostro territorio fa parte” racconta Baldini “in quell’occasione abbiamo raccolto l’appello della sindaca di Goro Marika Bugnoli che lanciava un forte grido di preoccupazione per il proliferare dell’alieno, il granchio blu, che per colpa della sua forza distruttiva, sta mettendo in ginocchio l’economia del territorio. E così assieme al mio assessore Giulia Ciliani, in una sorta di provocazione gastronomica, abbiamo pensato che un’aiuto potesse arrivare anche dalla cucina della nostra festa”.
Il guazzetto di granchio blu
E così hanno coinvolto Simone Nerini, architetto di giorno e capo partita nei giorni della festa, e gli hanno chiesto di pensare una ricetta con il granchio. “Niente di sofisticato” spiega Nerini “l’ho assaggiato, ho fatto un po' di prove e alla fine ho pensato che il modo migliore di servirlo fosse in guazzetto, accompagnato da pane abbrustolito”. Stando ai piatti vuoti ritornati in cucina si può dire che la ricetta di Simone è stata un successo. Nel primo fine settimana di apertura dello stand gastronomico i granchi sono stati tutti consumati tanto che gli organizzatori hanno deciso di bissare la proposta. “Sono andato personalmente a Goro ad acquistarli, abbiamo raddoppiato i chili, anche perché la resa da cotto è di circa il 20% del peso totale, e ho preparato un guazzetto davvero speciale, confermo che piace molto”. Quella di Filo di Argenta è una delle prime feste di piazza in Italia che ha deciso di proporre il granchio blu nel piatto. “È una provocazione? Forse” spiega Baldini “ma è soprattutto un modo per conoscere alla gente un sapore nuovo, che poi così nuovo non è, visto che si cucina un po' dappertutto”.
Bollito con salse: la ricette del granchio blu di Igles Corelli
L’iniziativa ha avuto anche il plauso di Igles Corelli, chef che proprio a Filo è cresciuto, sia anagraficamente che gastronomicamente: tra i protagonisti del leggendario Trigabolo, oggi direttore della gambero Rosso Academy. “Il sindaco di Argenta ha avuto una bellissima idea” spiega Corelli “ma io andrei anche oltre. Si potrebbe pensare a una vera e propria festa dedicata al granchio blu, proposto anche bollito accompagnato da salse. Al commensale basterebbe fornire un martello e un bavaglino per estrarre la polpa dal carapace, come si fa in America. Il divertimento e il gusto sono assicurati”. Corelli poi spiega: “Questo tipo di granchio è una minaccia concreta per i territori in cui si insedia e prolifica, ma è anche molto buono. Bollito in un brodo di cipolla alloro e aromi e mangiato tiepido è una vera leccornia”. Intanto anche a livello istituzionale l’attenzione si sta alzando: la regione Emilia Romagna proprio in queste ore ha autorizzato la cattura, il prelievo, il trasporto a terra e la commercializzazione del granchio blu.
Tutto ciò potrà essere compiuto dalle imprese ittiche titolari di concessione demaniale marittima nell’ambito della Sacca di Goro e del territorio di Comacchio, nel ferrarese. Ognuno fa quello che può con le armi a disposizione: chi con la penna, chi con un guazzetto. L’obiettivo però è lo stesso, dare battaglia al nuovo alieno del mare.