Con l'avvicinarsi del Giubileo del 2025, i prezzi della Capitale continuano ad aumentare, colpendo sia i visitatori sia i residenti. Prenotando una camera per il prossimo anno su piattaforme di booking online, si nota che i prezzi sono destinati a lievitare: da una tariffa media di 92-605 euro a notte a novembre 2023, si passerà infatti a un range di 139-1.202 euro per marzo 2025. Un rincaro che, secondo Assoutenti, rischia di coinvolgere anche beni di prima necessità come il caffè e i piatti tipici della cucina romana.
L'associazione dei consumatori Assoutenti ha lanciato un appello al Comune di Roma per avviare un monitoraggio dei prezzi in zone turistiche come il Centro storico, Prati e Vaticano, cercando di prevenire aumenti ingiustificati. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, sottolinea come l’arrivo di milioni di pellegrini potrebbe indurre molti esercenti ad aumentare le tariffe, sull’onda di quanto già accaduto a Parigi durante le Olimpiadi, quando nei quartieri vicino alle sedi delle gare i prezzi erano lievitati per poi rientrare alla normalità solo a evento concluso.
Pizze, panini e cappuccini. Aumenta tutto
Gli incrementi toccano anche i pasti fuori casa. Secondo uno studio, un espresso, il cui prezzo minimo oggi è di circa 1,10 euro, durante l’Anno Santo arriverà a 1,20 euro. Ancora più significativo l’aumento di cappuccini e panini, previsti rispettivamente a 1,50 e 10,25 euro. Un pasto medio nelle pizzerie turistiche potrebbe arrivare a costare 12,50 euro, contro gli attuali 10,88. L’aumento dei costi delle materie prime, in particolare di farina, pomodoro e mozzarella, è un fattore chiave per il settore della ristorazione: Fiepet Confesercenti, per esempio, prevede che i piatti della tradizione, come la carbonara, aumenteranno di 1-2 euro.