Così come l'estate, alle porte è anche il ripresentarsi dell'annosa questione che vede i proprietari di bar e ristoranti alla disperata ricerca di personale per i mesi più caldi, sia dal punto di vista climatico che del flusso in termini di clientela. Tra chi sostiene che ai giovani, storicamente abituati a ricoprire questi tipi di incarichi durante l'estate, non siano poste le condizioni necessarie per lavorare in maniera dignitosa e chi pensa che siano invece le nuove generazioni stesse ad essersi disinnamorate del mestiere, il proprietario del locale Cafeteria Donald, Mariano Garcia, si schiera con i secondi.
Disinteresse e poca voglia di imparare
Il suo bar si trova in centro a Siviglia, nel cuore dell'Andalusia, ma le difficoltà sono le stesse riscontrabili in Italia. Le poche e negative esperienze avute attraverso l'assunzione di personale giovane lo hanno portato alla decisione di assumere camerieri esclusivamente sopra i 45 anni di età. «Alcuni scompaiono e ad altri bisogna pagare la buonuscita che vale come se lavorassero un altro mese», spiega Garcia. Quegli «alcuni» ed «altri» sono appunto le nuove generazioni, che «non amano la professione né vogliono imparare, vogliono solo lavorare sette ore e scappare».
Il problema degli alti costi di formazione
Le dichiarazioni, riportate dal quotidiano spagnolo Abc, scavano ulteriormente a fondo nelle motivazioni che hanno portato Garcia alla drastica decisione. Tra di esse, la poca convenienza nel formare un giovane con poca, o nulla, esperienza nell'ambito del servizio: «Mi costa 2.400 euro al mese insegnare a una persona tra stipendio, previdenza sociale, ritenute. Non può essere che una persona senza esperienza guadagni quanto qualcuno che ce l'ha». Si aggiungono poi alcune esperienze poco piacevoli vissute in prima persona, come l'ultima in ordine cronologico, che ha visto un nuovo cameriere sostenere di «avere problemi con la sua banca» chiedendo perciò di essere pagato subito, in contanti. «Non ho sue notizie da una settimana», ha concluso il proprietario.
La solidarietà alla Cafeteria Donald
Il lungo articolo di Abc, ricondiviso dalla Cafeteria Donald sulla sua pagina Facebook, ha visto gli utenti solidarizzare con la decisione di Garcia. «Mi sembra un'ottima strategia quella di assumere persone con maggiore esperienza e volontà di impegnarsi, complimenti per questa decisione!», si legge in un commento, mentre un altro utente non va per il sottile: «Non c'è da stupirsi. [I giovani] non hanno voglia di lavorare. Vogliono essere pagati subito come un direttore e parlano solo di tempo libero e vacanze. Sono sicuro che domani piangeranno».