Pesce e tannini: il G7 sdogana abbinamenti impossibili

12 Giu 2024, 16:00 | a cura di
Astice blu e Tignanello, merluzzo e Brunello: sorprende il menu del G7 in Puglia

Nono sono esattamente classici gli abbinamenti proposti per pranzi e cene al G7 in Puglia. Dal 14 al 16 giugno Borgo Egnazia ospiterà i capi di Stato di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti mentre a rappresentare l'Ue saranno il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Potranno contare su un'offerta gastronomica di grande livello, celebri cantine e vini di culto. E la firma del menu è inconfondibile: Massimo Bottura. Entriamo nel dettaglio del suo Vieni in Italia con me, un percorso degustazione che celebra la bellezza dei sapori regionali in un viaggio totale.

 

Pronti e via

Si spezza la fame con dei grissini e i Metodo Classico di Ferrari e Bellavista, poi sarà servito Pane e pomodoro (gelato di pomodoro e pane tostato con croccante di pane e immancabile foglia d'oro), Giorgia Meloni e Joe Biden proveranno la zuppa di pesce dell'Adriatico (cottura in forno a vapore: cozze, cannolicchi, granchio blu, vongole, gamberi rossi, erbe aromatiche) con due bianchi iconici. Da una parte, il Fiorduva di Marisa Cuomo, un inno alla Costiera, dall'altra il Trebbiano d'Abruzzo Riserva Marina Cvectic di Masciarelli.

Pesci e tannini

E qui la sorpresa. Quale calice incontra il risotto all'astice blu di Sardegna con fondo di branzino e agrumi? Niente meno che il Tignanello 2021, tra l'altro una delle migliori versioni di sempre. La scelta è insolita, alcuni sommelier storceranno il naso, ma riflette un'usanza che riscontriamo nei ristoranti: gli stranieri amano bere grandi vini rossi al di là del piatto in assaggio. Anche se sono concentrati e di struttura come nel caso del Super tuscan di casa Antinori.  Anche la seconda opzione al bicchiere sul risotto di pesce non è all'insegna dell'accordanza tradizionale: il Chianti Classico Gran Selezione Vigna del Sorbo di Fontodi. Azzardo nel paring anche sul merluzzo in Costiera Amalfitana con brodetto di olive verdi capperi e colatura d'alici. Sposerà il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova di Casanova di Neri e il Chianti Classico Ruello Riserva di Boschetto Campacci, la sfida sul tannino sarà quantomeno delicata. Si chiude infine in dolcezza con OOPS mi è caduta la crostatina, in un gioco tra limoni di Sorrento bergamotti della Calabria e mandorle di Noto. Abbinamento sicuro in questo caso: il Passito di Pantelleria Ben Ryé di Donnafugata.

Tortellini & Lambrusco

Il viaggio continua nella seconda giornata d'incontri con accostamenti senza dubbio meno rischiosi. Il giro d'Italia in vigna prosegue con l'Alta Langa di Marcalberto e il Cartizze di Villa Sandi. Tra i primi spiccano Come un pesto alla genovese (Vermentino di Argiolas e Kerner dei Produttori Valle Isarco) e La parte croccante di una lasagna, piatto elaborato e a dir poco goloso, che abbraccerà il Chianti Classico Riserva di Volpaia o il Valpolicella Classico di Masi Toar. Poi, scocca l'ora dei tortellini (dito del mignolo), serviti con crema leggera di Parmigiano Reggiano di Rosola. L'omaggio al territorio modenese sarà anche nel bicchiere, con il Retrò di Tenuta Forcirola (Cavicchioli), un vino 'sperimentale': uve fermentate in anfora e rifermentazione ancestrale in bottiglia; protagonista anche il Lambrusco Rimosso di Cantina della Volta, sempre al ritmo rock del Sorbara. Quando arriverà in tavola il Sassicaia, abbinato a fassona piemontese con salsa al Barolo e tartufo nero abruzzese, il clima sarà senza dubbio già più disteso.

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