Il documentario Food for Profit sugli allevamenti intensivi e le distorsioni della politica agricola europea, di Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi, sta riscuotendo un grande successo in tutta Italia. Una conferma del grande impatto che sta avendo il documentario, è stata la decisione del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, di trasmettere alcune parti del documentario domenica 5 maggio. Una scelta azzeccata stando ai dati Auditel: i telespettatori hanno premiato il documentario con il 9% di share e quasi un milione e mezzo di telespettatori.
L'impatto del film sulle elezioni europee
Il documentario, che il Gambero Rosso aveva raccontato in anteprima, oltre a denunciare i maltrattamenti negli allevamenti intensivi di tutta Europa, è andato a "mettere il naso" nella gestione dei fondi della Pac e nel modus operandi di alcuni parlamentari europei accusati di essere legati a doppio filo alle lobby della carne e degli allevatori. In particolare, presumibilmente a seguito delle dichiarazioni riportate nel film, l'eurodeputata spagnola Clara Aguilera e l'italiano Paolo De Castro non sono stati ricandidati alle prossime elezioni europee.
I contenuti del documentario
Il documentario è una condanna, senza mezzi termini, di un sistema marcio che parte dai maltrattamenti degli animali fino ad arrivare all'impatto che queste strutture hanno sull'ambiente circostante e sotterraneo come le falde acquifere. Oltre a questo l'opera si concentra molto anche sui politici europei e i loro rapporti con le lobby. L'agricoltura appare un settore dove il già sottile confine tra attività lobbistica e politica, cade senza troppi sforzi grazie a metodi come la partecipazione nei comitati scientifici e consulenze. Senza mezzi termini si può dire che la politica non ne esce bene.