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La storia della Sora Lella
Scorrendo il menu delivery della Sora Lella non è impossibile fare un salto nella Roma degli anni Cinquanta. Ci sono gli gnocchi di patate Tarquinia all’amatriciana, “fatti da noi come nel 1948 da nonna Lella”; e i ravioli di ricotta e spinaci alla tiberina, presentati con ragù di tre carni, porcini secchi e regaje di pollo, proprio come li proponeva Aldo nel 1959. Per non parlare delle mitiche polpettine presenti sul menu della prima padrona di casa dal 1940. Lei, Elena Fabrizi, sorella dell’attore Aldo e volto cinematografico amato, conosciuta da tutti come la Sora Lella, a Roma è diventata un’istituzione. Come la sua trattoria, sull’Isola Tiberina, che nel 2019 ha celebrato i sessant’anni di attività (ma diventano ottanta considerando i primi vent'anni al lavoro in una precedente sede), prima di fermarsi, insieme a tutta la città, per la pandemia. Oggi, gli eredi della famiglia Fabrizi sono i fratelli Trabalza – Renato, Mauro, Simone ed Elena – nipoti della Sora Lella, che insieme gestiscono l’attività nel rispetto della storia del luogo e delle ricette di casa. Come le polpette della nonna, per l’appunto. Che ora arrivano anche a domicilio.
Il delivery della Sora Lella. Con i panini della tradizione
La necessità di adattare ai tempi che corrono un’attività rodata e normalmente frequentata dai turisti in visita alla città, infatti, ha spinto i fratelli Trabalza a ideare un’offerta per portare a casa dei romani la cucina della Sora Lella. Che significa, nello specifico, alcuni dei piatti storici della trattoria, come i paccheri al sugo di coda alla vaccinara, la trippa alla romana o la coratella con i carciofi, oltre alle specialità citate sopra. Ma non solo. Per l’occasione, infatti, nasce una linea di panini ideati per onorare la romanità dell’insegna, con la “ciavatta” di grano duro dell’Antico Forno Roscioli e i ripieni della tradizione. Alcuni prendono il nome da luoghi emblematici della topografia cittadina, come il Torre Caietani, con coda alla vaccinara sfilacciata e pecorino romano, o il Ponte Rotto, che racchiude la schiacciata di patate di Tarquinia con cipolle e paprica dolce, la cicoria di campo e il guanciale affumicato.
Operazione nostalgia per il Campo de’ Fiori, con le polpette di Nonna Lella, “sfragnate cor sugo suo”, mentre la classica abbinata pollo (ruspante) e peperoni (qui in versione peperonata) caratterizza il San Bartolomeo.
Il sodalizio con Moovenda
I panini di Sora Lella, tutti proposti a 12 euro, arrivano in tutta Roma (dentro al raccordo) grazie a Moovenda, piattaforma di food delivery tornata in pista recentemente, dopo aver investito con decisione per strutturare un servizio di qualità, dalla selezione dei partner alla regolarizzazione dei rider, alla dotazione all’avanguardia della flotta di mezzi elettrici che si muovono in città, per garantire la corretta conservazione di cibi e bevande.
Tramite sito e app di Moovenda, dunque, si potranno ordinare le specialità di Sora Lella: non solo panini e piatti della tradizione, ma anche il gelato artigianale prodotto da Renato Trabalza, dichiaratamente ispirato alla tradizione di famiglia, specie nel gusto dedicato alla Sora Lella, che ricorda la torta di ricotta con composta di visciole di Cantiano (disponibile per la consegna anche nella versione originale, insieme al salame di cioccolato con caramello). Il servizio di delivery è disponibile dalle 11.30 alle 16.30 dal lunedì al giovedì, e dalle 11.30 alle 21 dal venerdì alla domenica.