La storia della Florence Cocktail Week
Florence Cocktail Week, un anno dopo. Anzi, anno dopo anno. Neppure nel 2020, la manifestazione che nell’ultimo lustro è riuscita a catalizzare l’attenzione sul mondo della miscelazione italiana con una settimana di appuntamenti rivolti ad addetti ai lavori e grande pubblico ha dato forfait. Con l’organizzazione di Paola Mencarelli, la week fiorentina ha avuto il merito non solo di far crescere e maturare il panorama cittadino dei cocktail bar (indipendenti o d’hotel che siano, classici o d’avanguardia, compassati o sornioni, sempre condotti da barman di grande personalità), ma anche la volontà, sin dall’inizio, di accendere i riflettori su un settore che l’Italia - con la sua tradizione e gli attori che oggi la portano in giro - ben rappresenta nel mondo. Non è un caso, come abbiamo più volte testimoniato, che i più grandi bar internazionali – i più premiati e apprezzati – siano guidati o sostenuti da maestranze italiane. Dunque con questo spirito, la Florence Cocktail Week ha avviato una riflessione importante per tutta la bar industry nazionale, accogliendo ospiti internazionali, intavolando dibattiti e approfondimenti, ma non lesinando sul divertimento, componente essenziale per la riuscita di un festival votato ad aprirsi alla città.
L’edizione 2021 all’inizio dell’autunno
Nel 2020 la pandemia ha costretto a posticipare l’appuntamento, con uno slittamento dalla primavera all’inizio dell’autunno, e un programma ripensato sulla scorta dell’emergenza sanitaria (che sappiamo bene quanto stia penalizzando il mondo dei cocktail bar). E il 2021 prosegue su questa strada: la sesta edizione della kermesse andrà in scena dal 20 al 26 settembre, con l’obiettivo dichiarato di rappresentare il segnale di ripresa che il settore aspetta ormai da troppo tempo. Secondo uno schema introdotto negli ultimi anni, la settimana fiorentina sarà preceduta dalla Tuscany Cocktail Week, in programma dal 13 al 19 settembre. Poi si entrerà nel vivo della manifestazione, sempre nel rispetto delle normative anti Covid, con il coinvolgimento di tutti i cocktail bar che hanno partecipato alle edizioni organizzate finora, protagonisti anche del libro I Signature Cocktail di Florence Cocktail Week. 5 anni in 143 drink (Giunti Editore), che per la prima volta omaggia con una pubblicazione il lavoro creativo svolto dai barman fiorentini sin qui. Sarà dunque anche un’edizione celebrativa, per mettere in luce l’evoluzione vissuta dalla scena della miscelazione cittadina negli ultimi anni. La partecipazione sarà aperta anche a nuove realtà che potranno proporre creazioni inedite. Il programma alternerà iniziative culturali, attività ricreative, Masterclass e Night Shift, serate a tema in compagnia delle aziende sponsor dell’evento e la Awards Ceremony, durante la quale saranno premiati i bartender e i cocktail bar vincitori nelle diverse categorie, tra cui il “Best Signature Cocktail FCW21”. Tornano anche le iniziative “Dining with the Spirits” e “Pizza with the Spirits”, in collaborazione con chef e pizzaioli fiorentini e toscani.
La novità. L’esordio della Venezia Cocktail Week
Giocare sul filo della continuità, però, non ha impedito di proiettarsi oltre la comfort zone, guardando al di là dei confini regionali. E dunque il 2021 vedrà l’esordio della Venezia Cocktail Week, esemplata sul modello fiorentino, dal 13 al 19 dicembre. Una settimana che coinvolgerà Bar d’Hotel, Cocktail Bar e Caffè Storici “in un’ottica diversa da quella più tradizionale alla quale la città è abituata” spiegano gli organizzatori della manifestazione. Non mancheranno Masterclass, Night Shift e serate a tema, mentre iniziative culturali e attività ricreative saranno occasione per scoprire una Venezia diversa, lontano dalle rotte più turistiche, in una fase di necessario rilancio della città lagunare. L’iniziativa si svolgerà con il supporto di Aman Venice: “In questo anno così particolare noi non ci siamo arresi e abbiamo deciso di raddoppiare portando il nostro format Cocktail Week a Venezia” spiega Paola Mencarelli “Sarà un’edizione insolita per questo tipo di manifestazione che predilige la bella stagione, ma riscalderemo questa splendida città d’arte e di cultura a suon di shaker e di cocktail”.