Vitamin drip, flebo di vitamine, terapie infusionali. Ormai la tendenza è dilagata e non ha nemmeno senso dare un unico nome alla cosa. È quella pratica di iniettare per endovena vitamine, di cui avevamo già parlato qui. Il dibattito sui social si è acceso quando Fedez ha pubblicato, prima della festa di Capodanno di quest’anno, una foto in cui mostrava il suo braccio con un ago in vena collegato a una flebo dichiarando di iniettarsi vitamine per caricarsi. Abbiamo voluto andare a fondo parlandone con il professore Silvio Garattini, oggi medico 96enne libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia fondatore nel 1963 dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS.
Ha sentito parlare della nuova pratica di infusione di vitamine usata da molti cantanti, attori, artisti noti?
Sì, Sì. E sono quelli che influenzano tutti gli altri.
Come commenta questa pratica?
Dipende dalle condizioni. Supponiamo che una persona sia stato in ospedale e abbia avuto un lungo periodo di degenza e ha potuto mangiare solo poche cose, in questo caso avere infusioni di vitamine può esser molto utile.
E nelle persone sane a cosa servono?
Serve a chi le vende.
Come gli integratori?
Esatto. Non c’è nessuna differenza. Per via endovenosa costa un po’ di più.
Perché si è diffusa questa moda?
Perché c’è qualcuno che le vende. Noi siamo in fondo vittime dell’informazione interessata. Da chi riceviamo le informazioni? Da chi le vende. Non abbiamo in Italia un’informazione indipendente. Ha mai sentito il ministero della Salute che faccia la pubblicità per dire di stare attenti che gli integratori alimentari non servono? Non c’è. Conta soltanto chi vende, perché è importante aumentare il bilancio, l’economia, e poi la salute va in seconda linea.
La medicina diventa un ambiente di commercio.
La medicina è diventata un grande mercato, e tutti i mercati per loro natura non voglio diminuire, ma aumentare; quindi, anche il mercato della medicina vuole aumentare. Gli integratori alimentari sono una buona parte del mercato perché gli italiani quest’anno più o meno spenderanno circa 5 miliardi di euro, chi li vende sta bene.
Gli integratori alimentari e le infusioni di vitamine sono utili?
In linea generale quello che dobbiamo sempre tenere presente è che, se non sappiamo che qualcosa fa bene, per la stessa ragione non sappiamo neanche se faccia male, noi per sostenere che faccia beve dobbiamo avere delle prove.
E non esistono al momento?
Non c’è nessuna evidenza nella letteratura scientifica che siano utili, anzi l’eccesso potrebbe essere dannoso.
Si spieghi meglio.
Per esempio, l’eccesso di vitamina B12 è un fattore di crescita, e se un soggetto ha un tumore iniziale lo fa crescere più in fretta, ci sono anche dei rischi, le vitamine hanno un effetto alle quantità presenti nell’alimentazione.
Il sovradosaggio di vitamine, dunque, può causare problemi?
Non è che ci siano degli studi su questo, però certamente caricare di vitamine vuol dire cambiare quello che è l’equilibrio normale del nostro organismo.
E come si tiene questo equilibrio?
Dobbiamo tenere presente che con un’alimentazione varia prendiamo tutto quello che ci serve in termini di micronutrienti che sono appunto le vitamine. Con un’alimentazione varia e moderata prendiamo tutto quello che ci serve, gli integratori alimentari sono qualcosa in più e qualcosa di inutile, addirittura spesso sono dannosi perché molta gente dice: “Io posso mangiare quello che voglio, tanto metto tutto a posto con gli integratori alimentari”. Non è così, gli integratori non mettono a posto niente semmai aggravano una situazione.
Come si procurano queste sacche di vitamine e perché arrivano ai privati?
Perché molte vengono vendute online. E passano anche attraverso le farmacie.
È necessaria la prescrizione medica?
Essendo endovena, secondo me è difficile che si facciano delle endovene senza il medico. Il medico tante volte prescrive questo perché qualcosa deve prescrivere, per accontentare il paziente dà qualcosa che pensa non faccia male.
Quando dice “accontentare il paziente”, cosa intende?
Molto spesso i pazienti vogliono avere qualcosa se no cambiano il medico. Quella che chiamiamo la medicina difensiva: ti do qualcosa per farti vedere che ti accontento.
Tra farmaci e vitamine cos’è meglio?
I farmaci se venissero usati bene dovrebbero dare dei benefici, con queste non abbiamo evidenze di benefici. I farmaci sono studiati in altro modo, devono essere autorizzati da autorità regolatoria, tutti i farmaci vengono autorizzati a livello europeo per tutti i paesi europei.
E per integratori non funziona così?
Si fa solo una notifica, si comunica al ministero, all’Aifa che in Italia si occupa dei farmaci, che si sta mettendo in commercio un tale prodotto e se non ci sono controindicazioni si mette, per l’appunto, in commercio.
Quindi nessuno studio da mostrare?
Non ci sono studi particolari che bisogna fare se non dimostrare che quel prodotto contiene veramente quelle vitamine.
Per il fatto che non si tratta di farmaci sono vendibili facilmente, conferma?
Sì, sono come prodotti da banco non hanno bisogno teoricamente di ricetta però quelli per via endovenosa è difficile che non abbiano la ricetta, chi fa l’endovenosa è difficile che si faccia in casa da soli.
Come si ferma questa pratica diventata una moda?
Ci vuole un’informazione indipendente e quello che voi come rivista di informazione potete fare e quella di mettere in allerta sul fatto che queste pratiche non hanno una dimostrazione.
Eppure, ci sono medici che praticano queste infusioni sostenendo che rallentano l’invecchiamento.
Dove sono le prove? Se rallenta l’invecchiamento bisogna provarlo, non ci sono dati. È chi la pratica che sostiene di aver trattato delle persone e che facciano bene, ma non è che si studia così l’efficacia di un farmaco o un prodotto.
Quanto tempo ci vorrebbe per studiare questi prodotti, come si fa con i farmaci?
Ci vogliono molti anni. Perché bisogna vedere se davvero cambiano le cose.