Una volta era il sondino naso gastrico infilato nelle narici per arrivare allo stomaco e provare a dimagrire, oggi sono le flebo di vitamine, dette vitamin drip, che promettono miracoli: aumentare il metabolismo, combattere la stanchezza cronica, e contrastare il sovrappeso. È diventata una moda fra tanti vip: Fedez, Chiara Ferragni, Elisabetta Canalis, Tommaso Zorzi e molti altri. Ma fermiamo tutti subito: non è affatto così. Lo dice la medicina, è solo una moda e va assolutamente combattuta. Abbiamo intervistato la dottoressa Serena Nardo, Specialista in Patologia Clinica Esperta in Malattie della Tiroide Nutrizione e Patologia Metabolica.
Come commenta la nuova moda dell’uso di flebo di vitamine?
Quello che posso dire di pancia è che è un’aberrazione sul piano medico, nutrizionale ed etico. È una cosa che non ha nessun fondamento scientifico, infatti la comunità scientifica è molto chiara da questo punto di vista, non esiste nessuna validazione di questo tipo di pratica che ha tra l’altro ha dei rischi.
Quali sono i rischi?
Considera che nel momento in cui vai a inoculare per endovena questo tipo di prodotto ci sono anche dei rischi banalmente infettivi nella sede di inoculazione, reazioni allergiche a qualche componente che può essere presente dentro il prodotto.
Cosa c’è dentro queste sacche?
Contengono soluzione di acqua sterile o soluzione fisiologica e poi vitamine, dalla C alla D, a tutto il complesso delle vitamine B, K, E, sali minerali, zinco, magnesio che di fatto nel soggetto sano vengono assimilate in modo naturale dalla dieta, non c’è nessuna necessità in condizioni normali, non patologiche di assumere questo tipo di prodotti.
Quali sono i costi di questa pratica?
Questi tipi di prodotti hanno un costo alto, si parte dai 100 euro per arrivare anche a 400 euro.
Perché non ha senso?
Il nostro organismo è programmato per assimilare benissimo tutto quello che ci serve dall’alimentazione, anche per quanto riguarda gli integratori. È chiaro che ci sono delle categorie di persone che hanno necessità, ma parliamo di categorie patologiche, ci sono sindromi di malassorbimento molto grave dove non si assimilano le vitamine ed è chiaro che lì bisogna farlo periodicamente altrimenti si va in carenza grave, oppure ci sono per esempio delle forme di malnutrizione seria, basti pensare a chi ha disturbi del comportamento alimentare o carenze nutrizionali nelle popolazioni malnutrite, o ancora chi è reduce da regime di prigionia o altra situazione estrema sicuramente ha accumulato carenze, nel resto dei casi è follia.
Tutti sanno che una carenza di vitamine può creare dei problemi, ma una dose eccessiva di vitamine può creare ugualmente dei danni all’organismo?
La cosa più grave di questa pratica è il sovradosaggio. Le vitamine liposolubili che sono quelle che si accumulano nel grasso vanno facilmente in sovradosaggio per esempio la D, la A, e questo può portare degli effetti tossici anche abbastanza gravi. Anche la vitamina C, che è invece idrosolubile, in eccesso può provocare danni a livello gastrointestinale.
Leggendo i commenti sui social, chi adotta questa pratica sostiene di sentirsi meglio. Come mai?
Innanzitutto c’è un effetto placebo, poi va considerato che viene inoculato anche un litro di soluzione fisiologica ed è normale sentirsi meglio, dopo una flebo di liquidi si sta bene per per l'idratazione ma non per quello che è stato somministrato, ed è impossibile avvertirlo sul piano clinico.
Come si procurano le sacche di vitamine?
Sono soluzioni che possono essere preparate in modalità galenica così da modulare il quantitativo vitaminico a seconda della “necessità” del paziente. Non si va in farmacia richiedere la sacca, c’è una prescrizione medica che indica le quantità e i prodotti da inserire e si fanno preparare dal laboratorio che, se ha la prescrizione, può procedere tranquillamente. Ci sono anche sicuramente delle sacche precostituite standard, ma sono quelle a uso ospedaliero. La moda del momento vuole anche una personalizzazione del preparato proprio perché non siamo tutti uguali.
I medici hanno le loro responsabilità.
Il problema, infatti, non è tanto il paziente che va dietro a una moda ma che ci sia del personale medico che somministra questi prodotti. Quello lo trovo molto grave.
Dove bisogna recarsi per farsi iniettare queste flebo?
Basta chiamare un infermiere e si fa anche in casa.
Perché si è diffusa questa moda endovena e non integratori per bocca?
Perché il passaggio endovenoso ha una velocità di concentrazione nel sangue rapidissima e immediata e anche i cosiddetti risultati o effetti sono più veloci rispetto all’integratore che bisogna prendere per bocca, che va nello stomaco e deve essere assimilato, con più ostacoli all’assorbimento, in questo modo si bypassa il sistema gastro-digerente e si va direttamente nel sangue.
Quindi, i vip hanno assunto la pratica che si adotta per un malato su persone sane.
Esattamente. Una pratica che normalmente vedi fatta su persone in coma o persone che hanno situazioni molto gravi, è concettualmente assurdo. Era un po’ come la pratica del sondino naso gastrico per dimagrire: c’era gente che si faceva introdurre un sondino dal naso per arrivare allo stomaco per nutrirsi con sacche di proteine e liquidi e con questo si provocava un dimagrimento massiccio, c’è stata una moda anche di questo.