«Stop a cibi a base di farine di insetti nelle mense scolastiche: un atto di salute e buonsenso». Non è difficile intuire l’autore di questa frase, ma nel caso aveste ancora dei dubbi: è sempre lui, il peggior food influencer d’Italia, il vicepremier Matteo Salvini. L’annuncio è arrivato su X (ex Twitter), con un post della Lega che dichiara di aver depositato una risoluzione per vietare prodotti fatti con farine di insetti nelle scuole.
Contro il novel food
«Altro che grilli o altre schifezze» continua Salvini «diamo da mangiare a ragazze e ragazzi i sani prodotti italiani coltivati dai nostri agricoltori e allevatori». Ci risiamo. Ecco che torna il leitmotiv del made in Italy e della salubrità dei cibi che, semplicemente, sono più conosciuti e familiari. La campagna del ministro contro la carne coltivata e le farine di insetti va avanti da sempre: la posizione della Lega rispetto a qualsiasi innovazione in campo alimentare è ben chiara, lo abbiamo visto già con la ridicola battaglia al meat sounding, una lotta portata avanti per preconcetti nascondendosi dietro l'idea dell'«inganno» ai consumatori, come se le persone fosse davvero così ingenue da scambiare una cotoletta di spinaci per una di pollo.
Per non parlare della guerra ideologica contro quello che continua erroneamente a definire cibo «sintetico», quando non avviene alcun processo di sintesi durante la produzione. Di farine di insetti, poi, la Lega proprio non ne vuol saperne: eppure dovrà farci i conti considerando che il 29 dicembre 2023 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti che regolamentano la vendita di alcuni insetti essiccati, congelati o in polvere.
La paura del nuovo
Il terrore di un prodotto così culturalmente lontano è condiviso da molti: lo dimostrano le fake news che sono circolate nelle ultime settimane, con la rana simbolo della certificazione sostenibile Rainforest Alliance scambiata per il segno complottista della presenza di insetti. Basta poco a seminare il panico, e Salvini cavalca bene questo timore diffuso. Anche in occasione della visita al pastificio Rummo – che ha generato un folle boicottaggio all’azienda da parte dei consumatori – nel video che ha scatenato le polemiche ha esordito con un prevedibile «alla faccia di quelli che vogliono la farina di insetti, quelli che a Bruxelles combattono la dieta mediterranea».
Caro ministro, l’entomofagia è reale e, per sua sfortuna, anche sana. Di insetti si vive e su questo bisogna iniziare a riflettere in maniera sempre più concreta, abbandonando pregiudizi infondati e soprattutto iniziando a informarsi seriamente senza irrigidirsi solo per paura del diverso. Non è l’ultima moda del momento né la provocazione di un qualche grande chef. È pura realtà. Ora anche in Italia.