Nell’ultimo decennio sono moltissime le pizzerie che hanno voluto diversificare nel pairing e, oltre al classico con la birra, non mancano gli esempi di chi ha puntato anche su vini e Champagne - troviamo carte del bere di grande finezza valorizzate nel Premio Speciale Krombacher Miglior Carta delle Bevande nella nuova guida Pizzerie d'Italia 2025 - e, ancor di più, sui cocktail. Proprio quest’ultimo mondo pare aver particolarmente affascinato i pizzaioli, che spesso e volentieri hanno implementato l’offerta con drink più o meno complessi: non a caso nella guida del Gambero Rosso molte realtà vengono illuminate dal Premio Speciale Miglior Proposta di Bere Miscelato, in collaborazione con San Pellegrino, che nell'ultima edizione è andato a Elementi - Cocktail e Pizza.
Tutto comincia in Mugello
Quella di cui vi stiamo per parlare è la storia del contrario, ovvero quella di un team di ragazzi toscani, giovani e coesi, con una profonda radice lavorativa nel mondo del bar e che ad un certo punto si appassiona all’arte bianca e decide di aprire una pizzeria dove il cocktail non sia di accompagnamento ma di dialogo. Forse è proprio da qui che deriva quel plurale del nome, Elementi, sorto sull’insegna originale di Barberino del Mugello, quattro anni fa, e oggi replicato con successo anche a Prato, dal fatto che qui non ci potrebbe essere pizza senza cocktail e cocktail senza pizza, in una esaltante sfida tecnica fatta di lieviti, tanto nelle farine quanto nelle fermentazioni (delle kombucha).
Le pizze ed il pairing
Elementi si distingue innanzitutto per la cura e la qualità dell'impasto, che riposa dalle 36 alle 48 ore, l'uso di farine di qualità, 100% italiane, ottimi gli ingredienti utilizzati. Roberto Cordioli, responsabile dei due forni, ha studiato attentamente la propria formula, mettendo in primo piano la tradizione con le pizze della "Vecchia Scuola", come la classica Margherita, per poi sperimentare con la linea "Estro", dove ingredienti insoliti come marmellata d'arancia o asparagi trovano un'armoniosa combinazione.
Ma come detto, dall’altra parte del bancone, c’è l’esperienza pluriennale dei soci che prima di aprire questo locale erano già molto conosciuti in Mugello e non solo per le loro esperienze collegate alla mixology (consulenze, sviluppo liquori e distillati, corsi di formazione) e che dall’inaugurazione hanno saputo mettere al centro la proposta drink non forzandola, ma plasmandola su quello che il forno proponeva. Grazie alla guida di esperti barman (alla guida del Bar Program c’è Francesco Giustini, il Bar Manager è Fabio Buccino, mentre dietro i due banconi troviamo i bartender Mirko Monaco e Margherita Marchesini, entrambi talenti under 25), il menu è studiato per accompagnare ogni portata con bevande che esaltano i sapori della pizza.
Ad esempio, una classica Margherita si accompagna a un Vodka Sour, mentre per una Napoli con alici di Cetara è proposto un Negroni Mezcal che bilancia perfettamente il sapore deciso del pesce. Questo approccio dimostra una grande attenzione nella costruzione di un'esperienza multisensoriale, dove la pizza e il cocktail dialogano tra loro per offrire un'esperienza nuova. Un progetto in cui l’insegna toscana ripone così tanta fiducia da non averla rilegata alla carta delle bevande, oppure in un’apposita sottosezione dedicata al pairing: i cocktail studiati sono indicati direttamente in menu pizze, sotto la lista ingredienti, in modo da incuriosire tutti i clienti, senza relegare questa formula ad essere un’esperienza audace, anzi, per quanto possibile avvicinandola ad un linguaggio che gli appassionati di pizze possano capire, come quello degli ingredienti locali (buona parte della bottigliera è di prodotti toscani) e l’utilizzo di basi fatte in casa, come fermentati o sciroppi. Altro punto a favore, ogni proposta di abbinamento cocktail è disponibile in formula no alcool.
Il menu
Se la gamma delle pizze spazia nelle sezioni "Vecchia Scuola", "Certezze" e "Estro", dove le "Certezze" sono quelle pizze che reinterpretano i classici con prodotti locali di altissima qualità, mentre la sezione "Estro" voglione essere dimostrazione dell'audacia dello chef nel proporre combinazioni più insolite, la proposta cocktail oggi non è da meno. Qui troviamo due macro sezioni, la prima parte chiamata Natives, composta dai signature creati dal barteam, come ad esempio lo Strawberry Sonic (Bourbon, fragole lattofermentate, vermouth dry, Bruno, yogurt greco) consigliato con la pizza Solleone (San Marzano DOP, 'nduja, spianata piccante, burratina andriese, salsa di jalapenos, composta di peperoncini dolci, extravergine) Oppure il Wakame Life (vodka, habanero orange, mango, alga wakame, sesamo) perfetto con Aglione e Tartufo (San Marzano giallo, fiordilatte, salsa di pacchettelle del Piennolo giallo, aglione, tartufo fresco scorzone, olio extravergine). La seconda parte propone cocktail classici ma ormai dimenticati, come l’estroso Jungle Bird (Jamaican Rum, Campari , succo di ananas) per sorprendere anche gli appassionati. Un laboratorio di ricerca insomma, che cambia la proposta di stagione in stagione tanto nel piatto quanto nel bicchiere, senza paura di osare con una punta di sfrontatezza che non poteva non contraddistinguere questo gruppo di ragazzi del bar innamorati della pizza.
Elementi - Cocktail & Pizza - via del Pozzo, 13 - Barberino di Mugello (FI) - www.elementirestaurant.it
Elementi - Cocktail & Pizza - Via Agnolo Firenzuola - Prato - www.elementirestaurant.it