Si è spento martedì scorso,Stefano Pavan, un’icona del mangiar bene in Veneto. A dare la notizia "La Tribuna di Treviso" che chiarisce la dinamica dell’incidente che il 1 settembre scorso aveva portato lo chef a uno stato di coma e al ricovero all’ospedale di Mestre. A causare la disgrazia sarebbe stato, infatti, un colpo di sonno mentre era a bordo della sua Panda sulla tangenziale di Mestre, la città dove viveva.
L’esperienza nell’enoteca-osteria Ombre Rosse
Una passione, quella per la cucina del suo territorio, che aveva riversato tutta nella sua esperienza quasi trentennale nell’enoteca Ombre Rosse di Preganziol, frazione di San Trovaso, gestita dai coniugi Borin. Qui i suoi piatti trovavano un connubio ideale con la vasta proposta enoica, spaziando da classici locali a ricette extraregionali senza dogmi, ma con grande attenzione a stagionalità e materie prime. Affranti dalla notizia i titolari, che sulla Tribuna di Treviso lo ricordano così: “Eravamo come fratelli, era diventato un parente. Inevitabile, dopo 27 anni di vita assieme. Ricordo le esperienze all’estero in Francia e Spagna: prendevamo ispirazione per i nostri menù. Abbiamo cercato sempre di proporre piatti inconsueti. Spesso non rispettavo la sua lista della spesa. Mi domandava i funghi, io gli portavo branzini o scampi. Mi è sempre piaciuto variare i piatti. Era bravissimo, tutti gli volevano bene. Difficile trovare le parole in un momento così”.