L’area che ha in via Paolo Sarpi, oggi totalmente pedonale, la sua arteria principale, è nota come la Chinatown milanese, il quartiere che identifica la comunità asiatica stabile nel capoluogo lombardo spesso da svariate generazioni. Siamo a nord-ovest, con Porta Volta e il Cimitero Monumentale a Nord e corso Sempione e l’Arena Civica del Parco Sempione a Sud. Qui fino agli anni Venti del secolo scorso c’era ancora aperta campagna, e quello che veniva chiamato “borgh di scigulatt” (borgo dei produttori di cipolle o Borgo degli Ortolani) era un gruzzolo di cascine con produzione di frutta e ortaggi e, sin dalla fine dell’Ottocento, di “impianti” per la lavorazione della seta, la stessa attività cui era dedita la comunità cinese proveniente dallo Zhejiang proprio negli anni Venti.
Nel tempo via Sarpi è diventata un’autentica food district ad uso e consumo dei componenti la comunità cinese - oggi circa 20mila membri - e di chi, per passione, viaggi, inclinazione culturale, ama la loro cucina nelle versioni più aderenti all’originale, senza compromessi coi gusti occidentali e proposta nelle sfaccettature delle tante tradizioni regionali generalmente ignorate dallo standard cantonese più inflazionato.
Per fare un giro da queste parti e divertirsi sul serio non c’è momento migliore del Capodanno Cinese, che cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio (tecnicamente il primo giorno della seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno). Il 2024 sarà l’anno del Drago, quinto dei dodici segni zodiacali cinesi e simbolo di fortuna, forza, salute e armonia. Nelle case i festeggiamenti iniziano il giorno della vigilia col cenone nella casa del più anziano della famiglia e i petardi a mezzanotte, ma la vera inaugurazione dell’altrimenti detta Festa di Primavera si tiene domenica 11 febbraio alle 14 con la Parata del Dragone all’Arco della Pace - fino a qualche anno fa in via Sarpi, ora non più abbastanza “capiente” per tutti i partecipanti. È in quell’occasione che parte una delle ricorrenze più sentite dalla comunità, una due settimane - fino alla conclusione, la Festa delle Lanterne, o Yuanxiao -, fatta di scambi di regali, riti propiziatori (come le profonde pulizie di casa per spazzar via la sfortuna). La parata in sé è una festa coloratissima con danze, musica, esibizioni che si svolgono per le strade addobbate con lanterne rosse e illuminate da fuochi d’artificio di buon auspicio. Nel mezzo non mancano degustazioni di prodotti tipici e del dolce tradizionale delle feste, la mooncake, una tortina ripiena di fagioli rossi.
Nel quartiere, comunque, c’è di che sbizzarrirsi al momento di scegliere dove andare a mangiare. E non solo in fatto di cucine asiatiche: c’è il fine dining, col Ceresio7 nell’ex Palazzo dell’Enel e il Giancarlo Morelli dell’hotel Viu Milan dall’altro lato di via Bramante, in uno spazio occupato per alcuni anni dal centro sociale Bulk; c'è una lunga serie di pizzerie per ogni gusto e portafoglio; ci sono street food tipici - spesso hardcore - e market orientali dove gli appassionati di ricette del Sol Levante possono facilmente trascorrere giornate intere, e molto altro ancora. Ecco i posti da non perdere nell’anno del Drago secondo il Gambero Rosso.
Cinesi e giapponesi
Bokok
Ristorante. Una tea room in stile hongkonghese con tanto di scaffale con libri di poesie da sfogliare nell'attesa. L'atmosfera è incantevole, il personale col sorriso, il menu una collezione di dim sum di varie forge e ripieni. Ci sono anche ramen e bao nonché piatti più strutturati come i cannelloni di riso o l'anatra alla pechinese. L'insegna? In cantonese vuol dire "stanza dei tesori".
Bokok - via Paolo Sarpi, 25 - 02 49427825 - Facebook
Ippo Sushi Boutique
Giapponese. La sede principale è in via Panfilo Castaldi 21 (ce n’è anche una terza in via Raffaello Sanzio 29), la gestione a cura di Fabio e Kay, profondamente appassionati di cultura nipponica che qui ripropongono in chiave raffinata con tocchi di fusion. Il locale di Chinatown è principalmente per asporto e delivery, con scenografiche box di combinazioni creative di sushi, nigiri, maki sashimi, uramaki. Anche opzioni vegetariane.
Ippo Sushi Boutique - via Paolo Sarpi, 1 - 351 7770157 - ipposushi.it
Jin Yong
Cinese. Semplice ma di sostanza – notevoli le polpette, specie quelle di maiale, e tutte le zuppe –, è un posto "da combattimento" ma al tempo stesso capace di regalare soddisfazioni agli estimatori del genere. La vera tradizione cantonese viene rispettata con pochi sconti al gusto occidentale, il personale è molto cortese. Apparecchiatura ai minimi termini.
Jin Yong - via Paolo Sarpi 2 - 02 341476 - Instagram
Hua Cheng
Cinese. Una trattoria tutta lanterne di carta e calendari pop con una sola vetrina, sempre strapieno – non si prenota, ma il posto prima o poi ci scappa, magari in condivisione - e che propone piatti semplici piatti della tradizione dello Zhejiang con impiattamenti rudimentali, tutta sostanza e poca forma. Ma il maiale in agrodolce, le paste fresche e le verdure saltate sono davvero buone. Da assaggiare inoltre la medusa.
Hua Cheng - via Giordano Bruno, 13 - 02 3451613 - Facebook
Little Lamb
Cinese. Il centro della scena qui lo occupa l’hot pot, il pentolone di brodo fumante disposto direttamente sul tavolo dove cuocere direttamente carne, pesce, verdure, ravioli, spaghetti, da intingere successivamente nelle varie salsine a disposizione. In alternativa, tagli di carne cotti al barbecue.
Little Lamb - via Paolo Sarpi, 8 - 327 2981339 - Instagram
Ramenamano
Cinese. Si dice ramen e si pensa al Giappone, ma in questo economico locale dall’arredo minimal vengono proposti i lamian di origine cinese. Proprio all’ingresso si trova la cucina a vista dove si tira a mano la pasta, realizzata con farina italiana biologica. Il cliente sceglie spessore e formato, e i lamian vengono poi serviti in brodo di manzo o di verdure e salsa piccante. Le porzioni sono abbondanti, ma volendo si può provare anche un piccolo antipasto come il loto fresco al vapore o le uova bollite con tè verde, anice stellato e cannella. In alternativa ci sono valide alette di pollo fritte o le polpette di maiale brasate. Il servizio è rapido ma gentile. Carta delle bevande ridotta al minimo.
Ramen a mano - via P. Lomazzo, 20 - 02 36536559 - ramenamano.it
Rujia Ristorante
Cinese. Aperto qualche mese fa, è un posticino di concezione moderna, informale ma curato, dove le pietanze si scelgono al tavolo su tablet e lo staff in sala è gentile e disponibile. Dalla cucina a vista escono piatti come le fettine di pesce e crauti in brodo (molto) piccante, l'anatra alla pechinese con verdure in brodo piccante, i bao ripieni di brodo, e poi tutti i superclassici elencati nel lunghissimo menu: ravioli di ogni genere, gamberi in salsa agrodolce, spaghetti di riso o di soia e via dicendo. Ci sono anche vini biologici. Prezzo onesto.
Rujia Ristorante - via Antonio Rosmini, 3 - 351 7187777 - Instagram
SAKA KURA
Giapponese. L’insegna significa “casa del sakè”: è un’izakaya - tipica trattoria nipponica - dove trovare il ramen come da tradizione e una selezione di piatti tipici da gustare in compagnia. Insalata a base di alga Wakame per iniziare, quindi yakitori (spiedini), gyoza, okonomiyaki, katsu sando, e ramen in svariate combinazioni. Tra le specialità più “preziose” (29 euro) il Wagyu Don (riso al vapore, fette di Wagyu, uovo, sesamo, zenzero, cetriolo marinato.
SAKA KURA - via Paolo Sarpi, 15 - 331 4191215 - sakakura.it
Tang Gourmet
Cinese. L'ambiente semplice, il servizio rapido e senza convenevoli e l'apertura all day long lo rendono un posto perfetto per adunate tra amici come per pasti abbondanti e senza impegno (anche nel conto finale) ma di notevole sostanza, in tutti i sensi. La cucina è tipica shanghanese, l'assortimento di piatti molto ampio: per avere una bussola, se è la prima volta che venite, orientatevi verso i ravioli brasati della casa, croccanti alla base e farciti con brodo e carne di maiale, il bao farcito con coriandolo fresco, carne di maiale brasata, rousong (carne di maiale essiccata) e verdure sottaceto e i noodles, in molte varianti e tutti fatti in casa.
Tang Gourmet - via Paolo Sarpi, 17 - 02 315559
XIAO HUTONG
Cinese. L'insegna significa “il piccolo vicolo”. E infatti le dimensioni del locale sono contenute ma l'ambiente ugualmente molto accogliente e familiare. I piatti sono ben fatti (ramen, ravioli, fritti, spiedini, la "piada" cinese) e c'è anche qualcosa di meno tradizionale "contaminato" con prodotti italiani. Dehors. Conto leggerissimo.
XIAO HUTONG - via Paolo Sarpi, 50 - 377 8364486 - Instagram
Ristoranti e pizzerie
Biga Milano
Pizzeria. Lo stile della pizza è napoletano e lievitazione e maturazione durano circa 36 ore. Le farine sono un mix di integrali e semintegrali per una tonda dal cornicione soffice e alto. La digeribilità è un'altra caratteristica e il menu è ricchissimo: classiche, contemporanee, al padellino e "ruote di carro". Per il topping, prodotti selezionati e in alcuni casi davvero particolari, come il pastrami o il prosciutto salmonato di manzo. Per i vegani una novità ogni mese. Fritti croccanti e asciutti, tra i dessert anche la pizza dolce.
Biga Milano - Pizzeria Contemporanea - via A. Volta, 20 - 02 52801936 - Instagram
Capuano's
Pizzeria. Luigi Capuano ama definirsi artigiano-pizzaiolo e nel locale ricrea l'atmosfera di una pizzeria di quartiere di altri tempi. Sulle pareti si intuisce la fissazione per il numero 7 ben in evidenza (forse perché lui è nato il 7 novembre...). 7 sono anche le azioni che Luigi considera fondamentali nel preparare l'impasto, unico con variante integrale. Nel menu 28 pizze, 7 (ancora!) per sezione: classiche, innovative, di stagione, italiane. Poi 7 starter, altrettanti piatti della tradizione e insalatone, 7 pizze tra ripiene e al forno, infine 7 dolci. In abbinamento manco a dirlo 7 birre e 7 vini. Altra sede in via Orseolo 1.
Capuano's - via F. Londonio, 22 - 02 84146228 - capuanos.it
Ceresio 7
Ristorante. Dalla terrazza con piscina così iconica e “hockneyana” Ceresio - accanto al Cimitero Monumentale, nello storico Palazzo dell'Enel acquistato dal brand Dsquared2 nel 2009 per farne il proprio quartier generale - ha visto germogliare i grattacieli che ora fanno sembrare quasi piccoli i frequentatori di questo locale comunque sempre di avanguardia, ricco di arte contemporanea e di dettagli stilosi. Lo chef è ormai di lungo corso, il brianzolo Elio Sironi, con la sua cucina rigorosa e nitida, fatta di ingredienti freschi e di suggestioni contemporanee, che si esprime al meglio nel menu Signature. Ricca cantina, e buoni i cocktail del bar.
Ceresio 7 - via Ceresio, 7 - 02 31039221 - ceresio7.com
Da Giuliano
Pizzeria. Un posto storico, da 55 anni ormai indirizzo gettonato dagli amanti della pizza al trancio, soffice e generosamente condita. La specialità della casa è la Margherita con mozzarella artigianale del Monte Penice servita, come anche le altre, in taglia abbondante o in mezza porzione. A portar via, a domicilio o da mangiare in loco.
Da Giuliano - via P. Sarpi, 60 - 02 341630 - pizzeriadagiulianomilano.it
Lievità Sempione
Pizzeria. In stile napoletano, con un cornicione poco pronunciato, la tonda firmata da Giorgio Caruso è leggera e digeribile, caratterizzata da un impasto "lieve" che fa risaltare gli ingredienti selezionati con cura. Circa venti le scelte in carta, a poi fritti (montanara e calzone su tutti), qualche piatto freddo e dolci artigianali. Cantina essenziale, servizio curato. Altre quattro sedi (Vetra, Moscova, Sottocorno, Ravizza). Degno di nota l'uso di energia da fonti rinnovabili e legna con certificazione FSC.
Lievità Sempione - via Piero della Francesca, 31 - 02 37929480 - pizzeria-lievita.com
Da Mammà
Pizzeria. Cornicione gonfio, base sottile, materie prime scelte e tutta la solarità del Vesuvio. Il menu non mente: da non perdere quella con pomodoro del piennolo ridotto, fiordilatte di Agerola, Parmigiano Reggiano, olio evo e basilico fresco, la Margherita con alici R-Evolution, la Cacio&tarallo. Anche in via Antonio Tantardini 2 e nuove aperture in cantiere.
Da Mammà - via L. Cagnola, 8 - 02 38293270 - Facebook
Giancarlo Morelli dell'hotel Viu Milan
Ristorante. Persona amabile e grande professionista, Giancarlo Morelli fa parte della "vecchia guardia" ma ha il merito di guardare sempre avanti e di non crogiolarsi sui classici: ne propone solo tre in carta, dopo tre decenni da chef-patron. Così, insieme al nuovo percorso vegetariano (con un signor minestrone, sempre stagionale), il degustazione a cinque portate esprime la voglia di divertirsi e divertire. La sala è molto bella (questa sì è ancien règime, per fortuna, con ogni dettaglio al posto giusto) e c'è un "tavolone" dello chef in cucina. Cantina di ampio respiro e servizio sempre presente. A pochi metri, il Bulk Bistrot per un aperitivo in apertura e un cocktail in uscita.
Giancarlo Morelli dell'hotel Viu Milan - via A. Fioravanti, 4 - 02 80010918 - morellimilano.it
Pizzium
Pizzeria. Riscuote sempre gran successo una delle tonde più amate di Milano, cosa che spiega il proliferare delle sedi. Merito anche di un format che funziona e che si concentra sulla sostanza, ossia validi impasti e topping tra i classici partenopei e quelli che riproducono le ricette regionali italiane. Ma il menu è molto più ampio, il servizio dinamico e l'ambiente solare.
Pizzium - via Procaccini, 30 - 02 33607623 - pizzium.com
Birrerie, paninerie, street food, pause gourmet
La Buttiga Beer Room
Birreria. Una bella selezione alla spina, con diverse birre di produzione propria - il birrificio di Piacenza è nato nel 2011 - e una buona rotazione, nonché un'offerta food appropriata e non raffazzonata. È diventato ormai un punto di riferimento in zona, e da mangiare propone svariati sfizi, dai taglieri misti ai nachos. A corollario attività di consulenza e serate alla scoperta del mondo brassicolo. Altre due sedi in via Melchiorre Gioia 194 e in viale Isonzo 10.
La Buttiga Beer Room - via Paolo Sarpi, 64 - 351 9625706 - labuttiga.it
Fusho
Street Food. La specialità della casa qui è il sushi burrito, un’originale fusion giappo-tex mex, da comporre a piacere oppure da scegliere nelle combinazioni della casa. Fusho è un’originale gastronomia presente anche in via Plinio, 5 (dove si fa pure l’aperiFusho), amata inoltre per le colorate pokè.
Fusho - via Paolo Sarpi, 50 - 02 36598024 - Instagram
Mimì Gourmet
Street Food. Tataki di cernia frollato 8 giorni o risotto con capesante e fiori di zucca: tutta di pesce l'offerta di Mimì, dove fino a poco tempo fa l’accoglienza era solo all’aperto in piazzale Baiamonti. La proposta culinaria invece è sempre la stessa, non banale e a prezzi più che ragionevoli: crudo o cotto, è il protagonista incontrastato. Di curioso c’è che molti piatti sono accompagnati dallo gnocco fritto a mo’ di companatico. Ci sono anche le ostriche e i ricci di mare: da non perdere il plateau. E pure un po’ di carne proposta come battuta e qualche tagliere di salumi.
Mimì Gourmet - v.le Pasubio, 16 - 02 49475009 - Instagram
Mu Finest Italian Burger
Panineria. Pane artigianale, verdure fresche, carni selezionate: sono le carte vincenti di questa insegna con comodo spazio esterno. Tra hamburger standard e special c'è solo l'imbarazzo della scelta e la soddisfazione è assicurata. Non mancano insalate, gustosi roll (tortilla di frumento con sfiziosi ripieni), fritti. Possibilità di personalizzare il proprio hamburger oppure di approfittare dei convenienti menu.
Mu Finest Italian Burger - via P. Sarpi, 63 - 02 36580240 - Instagram
La Ravioleria Sarpi
Street Food. Agie Zhou, considerato il "re dei ravioli" , è diventato anche il proprietario dell'adiacente macelleria di Walter Sirtori (vedi), del quale ha sempre utilizzato le carni. I jiaozi hanno diverse farce, di carne bovina, di maiale o solo con verdure. Si mangiano sul posto o si portano via (c'è un punto vendita anche presso il Mercato Centrale). Stessa cosa per le due versioni di crepes disponibili, di carne o vegetariane.
La Ravioleria Sarpi - via P. Sarpi, 27 - 331 8870596 - laravioleriasarpi.com
S'LAB
Pausa Gournet. Piace, molto, a un pubblico trasversale, ma soprattutto ai frequentatori assidui dei social. Il posto è piccolo, ma le cose buone sono tante, tra il dolce e il salato: roll cake e moon cake, crêpe in più varianti, egg tart, mochi in mille forme, fagottini di pasta brioche farciti con prosciutto e formaggio, panini alla carne affumicata e "melon pan" ripieni di fragole e panna. Menzione speciale per i tè, in tante tipologie e gusti differenti.
S'LAB - via P. Sarpi, 1 - 02 36535586 - Instagram
Sirtori
Pausa Gourmet. Se Ravioleria Sarpi (vedi) è diventata un punto di riferimento anche per la scelta di materie prime italiane di grande qualità, tra cui le carni piemontesi, il merito è anche di Sirtori, un'attività nata macelleria negli anni '50. Tra Agie e il proprietario Walter nel tempo è nata una collaborazione che diventa amicizia e ha portato Agie a fine 2022 a comprare il negozio. La scelta di carni di alta qualità è la stessa, ma ora si può pure mangiare al grande tavolo sociale in fondo al locale con i marmi originali.
Sirtori - via P. Sarpi, 27 - 02 342482
Stick ‘n beer
Street Food. Lanterne gialle, pareti e sedie verdi, ma soprattutto una parete organizzata a "dispenser" dove scegliere la propria combinazione di spiedini (tipici cinesi) avendo cura di specificare il grado di piccantezza desiderato. C'è tutto "l'infilzabile" possibile: carne, verdure, fritti, in ogni forma e colore. Ambiente spartano, ideale per una sosta veloce.
Stick ‘n beer - via Paolo Sarpi, 30 - 02 38249893
Bar e pasticcerie
Martesana
Pasticceria. Il locale di via Cagliero è la sede storica dell'insegna, che grazie al lavoro di Vincenzo Santoro ha conquistato fama e si è ampliata con ben cinque punti vendita cittadini, di cui uno proprio in via Sarpi. L'offerta spazia con agilità dalla impeccabile pasticceria tradizionale alle non meno curate proposte innovative. Spettacolari i lievitati da colazione e i grandi delle feste, la pasticceria salata e le torte. Ma sono centinaia le creazioni realizzate nel laboratorio di proprietà tra cui ottime praline, tavolette e splendide uova pasquali decorate.
Martesana - via Sarpi, 62 - 02 66986634 - martesanamilano.com
oTTo
Bar. "Cose particolari, naturali, simpatiche, veloci e colorate": ecco il biglietto da visita di questo spazio multifunzionale - anche shop ed eventi - che è diventato un must del quartiere in ogni momento della giornata, con boom in zona aperitivo e al brunch. Il cibo si ordina con la "comandina", compilata a tavola e poi consegnata al personale, per il bere si va al bancone. Menu sfizioso e internazionale con menzione per i "quadrotti" (toast aperti).
oTTo - via P. Sarpi, 10 - otto.place
SnowBerg Italy
Pasticceria. Niente cornetti e sfogliatelle in questo coloratissimo e molto instagrammabile locale aperto in tarda primavera 2023. La specialità della casa è infatti il bingsu coreano, ossia una ciotola con latte condensato, gelato, frutta fresca, fagioli azuki e scaglie di ghiaccio, il tutto arricchito da coni o cialde. Vari i gusti, dal melone a mango & fragola, secondo stagione. C'è da divertirsi anche con le crispy crepes e con gli egg waffles.
SnowBerg Italy - via Giovanni Battista Niccolini, 20 - 333 5666860 - Instagram
Enoteche, market, gastronomie
Cantine Isola
Enoteca. Quasi un secolo di storia - 1896 - per un indirizzo che è un’istituzione in città, con le sue oltre duemila referenze, verticali di bottiglie preziosissime, annate introvabili altrove e anche una mescita – nelle serate speciali – di vini importanti e costosi. Tanta Europa soprattutto con Francia e Italia in testa. Locale non spazioso ma con un dehors – piccolino – sempre ben frequentato.
Cantine Isola - via P. Sarpi, 30 - 02 3315249 - cantineisola.com
La Gastronomia di via Prina
Gastronomia. Un prezioso salvavita per chi ha poco tempo e voglia di mettersi ai fornelli. Dalla piccola vetrina è già evidente infatti l’assortimento di preparazioni già cotte da portare via e servire direttamente a tavola. Risotti, tagliatelle, stinco al forno, arrosto, tutto genuino e ben fatto. Anche banco salumi e formaggi.
La Gastronomia di via Prina - via G. Prina, 2/A - 02 33603022
Kathay
Market. Piatti e prodotti della tradizione cinese nato nel 1989 in via IV Novembre per venire incontro alle esigenze della comunità presente a Milano. Nel 2016 è arrivato lo store più grande, forte anche del successo della cucina asiatica in città. Oggi è un punto di riferimento per l’acquisto di condimenti, tè, bevande, tutto made in China. Tante le referenze biologiche.
Kathay - via Canonica, 54 - 02 33105368 - kathay.it
Mood Market
Market. Il vero tempio per chi ama la cucina cinese, giapponese e asiatica in generale. Con arrivi continui di prodotti come le collezioni di spezie, le paste di miso, i ramen pronti da riscaldare, le salse coreane. Non mancano le bevande gassate così in voga tra i più giovani. Negozio fornitissimo anche con spedizioni online in tutta Italia. Al Mood Market si viene inoltre per acquistare oggettistica, prodotti di bellezza e cibi e bevande brandizzati con famosi marchi come quelli dei Pokemon.
Mood Market - via P. Sarpi, 41 - 331 4126775 - mooood.it
The Oriental Mall
Market. Un centro commerciale di articoli asiatici con store di ogni genere, abbigliamento incluso. All'interno sono presenti il bar tavola calda Jun Tai (dove c'è un menu tradizionale e ravioli e involtini sono fatti a mano) e la pasticceria cinese Miss cake che offre specialità tipiche come l'egg tart (Dan Ta), bun (o bao, i classici panini al vapore), ginger milk curd (Jiangzhuang Nai) e tutto l'occorrente per una pausa ad alto tasso di zuccheri tra un acquisto e l'altro.
The Oriental Mall - via A. Rosmini, 14 - 333 5468577 - theorientalmallmilano.it