È cosa risaputa che la dieta per gli sportivi sia importante quanto l’allenamento stesso, ma alcune volte può creare impedimenti fisici e mentali, un esempio è ciò che è accaduto a Gianmarco Tamberi durante le Olimpiadi di Parigi. Ma vale la pena rinunciare e ridurre a un mero processo mentale il rapporto con il cibo, almeno quando si è in salute e in grado di governarlo? Andrea Presti, un body builder da oltre 560mila follower su Instagram, è stato ospite del videopodcast Passa dal BSMT di Gianluca Gazzoli in cui ha raccontato la sua dieta rigorosa e il processo mentale che lo conduce a essere un vero disciplinato nell’allenamento, ma soprattutto nell’assunzione quotidiana di cibo.
La dieta del body builder da 6.500 calorie
«Mangio dalle 5 alle 7 volte al giorno», esordisce Presti, ma la parte più interessante e curiosa è quella delle calorie assunte giornalmente: «Passo dalle 6.500/6mila quando sono in massa fino scendere 2.500/2.600 quando sono in definizione. Quella è la parte più difficile del bodybuilding: mangiare tanto quando non hai fame, molto meglio mangiare poco quando hai fame». Il body builder sfata un mito: mangiare tanto non è il sogno di tutti e spesso lo vediamo anche con i mangiatori competitivi che concepiscono il cibo come un mezzo per fare spettacolo e non come un piacere. Il discorso non è lo stesso ma il concetto del connubio tra cibo e piacere è uguale quando ci si riferisce alla disciplina alimentare del body builder: «Sopportare la fame è fattibile», fa notare Presti e tra mangiare meno e mangiare di più, preferisce la prima scelta: «Tu immagina di aver fatto una mangiata enorme e dopo un’ora devi rimangiare, è una schiavitù psicologica incredibile».
Prendendo l’esempio che ha fatto lo stesso Presti: considerando che in media 100 grammi di pasta contengono 350 calorie, per assumere 6.500 calorie dovrebbe mangiare quasi 2 chili di pasta in media al giorno. Certamente la dieta quotidiana non è fatta di soli carboidrati, ma anche proteine e grassi. E come precisa Presti stesso nell’intervista: «Attenzione tutti cibi con derivazione clean (sani, ndr), un conto è prendere mille calorie dalla Nutella, un conto è prenderle dal pollo, cambia molto»
Il body builder e il senso di colpa verso il cibo
Il rapporto che ogni individuo ha con il cibo inizia prima dalla testa che dal palato, tant’è che - soprattutto nel caso di sportivi che sono perennemente a dieta - la disciplina è importante. Presti ha raccontato quale sarebbe il processo mentale che ogni persona a dieta dovrebbe adottare per non cadere in tentazione: «Sono a dieta e a un certo punto dico: “No, ora basta, mangio la pizza”, io ti dico “Fermati, siediti, ma non in piedi, ti devi sedere e pensare a te al ristorante che mangi la pizza quando hai finito. Dimmi, la prima cosa che proveresti: soddisfazione o senso di colpa? Senso di colpa. Te la stai godendo?” No, perché hai fatto la cazzata in più ti senti anche in colpa, sicuro di volerlo fare?». Secondo Presti, se questo procedimento mentale non porta a un senso di colpa, ma al desiderio di mangiare la pizza e basta, allora è il caso di cedere alla tentazione con leggerezza.