Gli esperti di pizza dicono che quando si prova un nuovo Mastro Panificatore (pardon, un tempo si diceva pizzaiolo!) la prima pizza debba essere necessariamente una Marinara o una Margherita. Nel mondo dei cocktail e dei mixologist (un tempo barman) possiamo applicare lo stesso ragionamento con il Martini che funge da Marinara e il Daiquiri che invece è la Margherita. Tre ingredienti: il Ron cubano (ovvero l’impasto: fatto più o meno con amore); il lime (che sarebbe la salsa di pomodoro); lo zucchero, da quello raffinato bianco a quelli più grezzi come moscovado o panela (fa la parte della mozzarella, che spazia dai più semplici fiordilatte alle succose bufale).
Twist sul Daiquiri: si parte dal Rum
Twistando sul Daiquiri, le strade sono tante: anche solo cambiando tipologia di Rum si ottengono risultati molto diversi. Io scelgo un prodotto che amo: un Rum di Haiti dal gusto unico, che mescola la dolcezza della canna da zucchero con note erbacee lievemente acetiche e un tocco di sapidità che ricorda la salamoia. Quindi, spingo l'accelleratore su quest'ultimo elemento e sostituisco lo zucchero con uno sciroppo di cetriolini in salamoia...

Il Pickled Daiquiri di Julian Biondi. In apertura un Hemingway Daiquiri (con rum bianco, maraschino, pompelmo e lime)
Il Pickled Daiquiri di Julian Biondi
Ecco il risultato del mio “twist”, il Pickled Daiquiri: un po’ come in una di quelle pizze Margherita dalla descrizione lunga, in cui si dà un nome al pomodoro, un cognome alla mozzarella e una data di nascita all'impasto.
INGREDIENTI
60 ml Rum Clairin Communal
30 ml succo di lime
20 ml sciroppo di cetriolini
Per prima cosa, preparare lo sciroppo: mettere 500 g di acqua e 700 g di zucchero in un frullatore con 300 grammi di cetriolini in salamoia e frullare. Filtrare il tutto per eliminare le parti solide e conservare in frigo fino a due settimane.
Il cocktail: mettere tutti gli ingredienti in uno shaker, riempire di ghiaccio e agitare bene; quindi filtrare il tutto in una coppetta precedentemente raffreddata e servire.