Il titolo della docuserie, che in Italia è Cucina e Cambiamento, in originale è High on the Hog, termine che sta a indicare qualcosa di ricco, opulento. Termine che si riferisce al calore e al carattere soul della cultura gastronomica afroamericana. La serie targata Netflix è basata sul libro pubblicato nel 2011 da Jessica B. Harris, e segue lo scrittore Stephen Satterfield nel suo viaggio attraverso gli Stati Uniti. Obiettivo, scavare a fondo nelle tradizioni culinarie nere e nei modi in cui queste cucine sono intimamente intrecciate con la cultura americana.
Cucina e Cambiamento, i piatti nati dalla schiavitù
Nella prima stagione in onda dal 2021, le storie e piatti raccontati illustrano come gli africani ridotti in schiavitù hanno contribuito e plasmato gran parte della cucina americana, occupandosi non solo della terra e le colture che nutrivano la nazione, ma anche di essere "la mano nella pentola", portando tecniche di cucina e piatti influenzati dall'Africa occidentale nel nuovo continente.
Il cibo lega gli afroamericani attraverso le generazioni
La seconda stagione fa un balzo in avanti fino al XX secolo ed esplora i cambiamenti epocali che i neri americani hanno vissuto in quel periodo e come questi hanno influenzato il loro rapporto con il cibo. La vasta eredità della cucina nera narrata attraverso la Ricostruzione e la sua evoluzione lungo le rotte della Grande Migrazione verso nord dal 1916 agli anni Settanta, presentando stavolta testimonianze di prima mano di neri che hanno plasmato la cucina e la ristorazione del Paese.
Nella seconda stagione, Satterfield porta gli spettatori attraverso l'America, facendo tappa in città come Chicago, Atlanta, New Orleans, New York e Los Angeles. A volte, la dottoressa Jessica B. Harris, storica della cucina e autrice del libro da cui prende il nome la serie, si unisce al viaggio. "Questa stagione", riflette il conduttore, "davanti alle telecamere ci sono le persone che hanno creato le pietanze, o che hanno apportato il cambiamento attraverso la loro cucina."
Piatto simbolo dell'America nera
Satterfield e Harris parlano con chef neri nelle varie località visitate. Tra questi, oltre a mettere sotto la lente la rinascita del pionieristico programma per le colazioni gratuite rilanciato da un ex-membro dei Black Panther, c'è anche Charles Gabriel, cuoco e proprietario del ristorante Charles Pan-Fried Chicken di Harlem, mecca culinaria della cultura nera dal 1990. Il piatto attorno al quale ruota la conversazione è il pan fried chicken and waffles, pietanza simbolo della cultura Black in America.
Nella puntata, lo chef svela il segreto del suo piatto soul food per eccellenza. Pollo fritto, servito su un waffle, il tutto condito con sciroppo d'acero. Una combinazione di sapori unica e assolutamente incredibile. "Friggo circa 1.500 pezzi di pollo al giorno durante la settimana, il doppio nel weekend," dichiara chef Charles. Non ha frequentato corsi o scuole di cucina, "Tutto quello che so l'ho imparato da mia madre. Le ho promesso che se avessi mai aperto un mio ristorante avrei seguito il suo consiglio: non usare una friggitrice, bensì solo la padella. La friggitrice semplifica, mentre fare il pollo fritto in padella richiede attenzione, devi girare ogni singolo pezzo, devi dedicargli amore e tempo," sorride.
Gli argomenti e le conversazioni approfonditi nella serie, ultimamente sono diventati nuovamente d'attualità, e di conseguenza più pressanti. La massiccia cancellazione della storia dei neri, la messa al bando di libri e le proteste per la teoria critica della razza sono all'ordine del giorno. Una docu-serie che illustra, in modo chiaro e sincero, come gli afroamericani "continuano a nutrire l'America" significa assicurarsi che le generazioni future conoscano la storia. Un modo semplice di educare gli americani sul contributo dei neri all'alimentazione e alla storia americana. Per fortuna, al contrario dei libri, Netflix non si può mettere al bando.
Gli episodi della seconda stagione di Cucina e Cambiamento sono disponibili su Netflix.