In Bolivia è in corso una crisi delle banane che sta mettendo a rischio le esportazioni. I produttori del Tropico di Cochabamba sono in ginocchio a causa dei mancati pagamenti da parte degli importatori argentini, che ammontano a 12 milioni di dollari. E della fornitura irregolare di gasolio, necessario per alimentare il flusso dei 150 furgoni refrigerati che ogni giorno spediscono mille casse di banane in Argentina.
Il debito argentino
Da sei mesi i produttori di banane boliviani stanno “inseguendo” i creditori argentini. Ma senza successo. Come riporta il quotidiano boliviano El Deber, la diplomazia di entrambi i paesi è scesa in campo per cercare di sbloccare la situazione. Ottenendo un piccolo passo avanti: l’Argentina ha pagato ai coltivatori tre milioni di dollari, impegnandosi a saldare completamente il debito entro il 1° dicembre, erogando un milione al giorno. Rolando Morales, presidente della Camera dell'Agricoltura di Cochabamba, ha però sottolineato che finora gli impegni non sono stati rispettati, i pagamenti arriverebbero raramente e non nella misura concordata dai due paesi: «I soldi arrivano con il contagocce».
La crisi dei produttori
Il mancato pagamento sta mettendo in ginocchio i produttori di banane di Cochabamba. Spiega Morales: «Sono più di 22.000 le famiglie colpite perché le aziende esportatrici non sono in grado di pagare i loro creditori». Dai fornitori di cartoni e plastica ai produttori di fertilizzanti, fino agli aerei che sorvolano ogni giorno 7mila ettari per fumigare i campi (modalità di disinfestazione del terreno da parassiti e germi).
Emergenza gasolio
Oltre al debito argentino, a scatenare la crisi delle banane di Cochabamba c’è anche la fornitura irregolare di gasolio, necessario per il trasporto dei frutti nei camion refrigerati. Un quadro preoccupante, che ha spinto il settore a chiedere, attraverso la Confederazione nazionale dell’Agricoltura, un'udienza al ministero degli Idrocarburi. Secondo Morales, infatti, a Cochabamba ci sono problemi con la fornitura di gasolio e anche «lunghe file per la benzina». Alle sue parole ha risposto Armin Dorgathen, presidente dell’Ypfb (impresa statale boliviana dedicata all'esplorazione, e allo sfruttamento di petrolio, gas naturale e derivati). Nel programma Primera Hora, trasmesso dalla radio El Deber, ha sostenuto che l'approvvigionamento di carburante è normale in tutto il paese: «Le spedizioni sono superiori a quanto normalmente richiesto. L’agenzia nazionale idrocarburi dovrebbe avere il controllo delle stazioni di servizio per vedere cosa sta realmente accadendo».