Agricoltura

Contro la Xylella che distrugge gli olivi in Puglia una nuova arma a base di nanoparticelle di argento

Nanoparticelle prese dall'argento per battere la Xylella dell'olivo in Puglia. L'uso di nanoparticelle punta a sviluppare nuove strategie ecologiche, efficienti e affidabili per il controllo delle malattie delle piante

  • 27 Agosto, 2024

Si chiama Argirium SUNc e si propone come un nuovo alleato di ricercatori e agricoltori nella lotta alle patologie batteriche di alcune piante come per esempio contro la Xylella Fastidiosa che ormai da anni colpisce gli ulivi in molte zone della Puglia. Il nuovo materiale รจ stato caratterizzato e sintetizzato lo scorso anno nei laboratori dellโ€™Universitร  degli Studi Gabriele dโ€™Annunzio di Chieti-Pescara da una equipe di ricercatori coordinata dal dottor Luca Scotti che da anni si occupa di nuovi materiali e che svolge la sua attivitร  di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche dellโ€™Ateneo. Una scoperta, di cui ora si attendono i risultati delle sperimentazioni in campo, in grado di agire efficacemente su molti patogeni sia batterici che fungini.

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Ulivi colpiti da-Xylella nel Salento. Foto di Carlo Elmiro Bevilacqua

 

Xylella, cosa รจ l’Argirium SUNc

L’Argirium SUNc รจ un nuovo composto nanostrutturato ottenuto dalla sintetizzazione elettrochimica degli ultra-nanocluster di argento. I vantaggi che puรฒ apportare in agricoltura sono tutti legati alla lotta agli attacchi batterici. Gli scienziati, infatti, hanno constatato come l’utilizzo in vitro di questo composto abbia fortemente inibito la crescita e la formazione di biofilm di Pseudomonas syringae nei pomodori e dei batteri da quarantena nel caso della Xylella fastidiosa. Il nuovo prodotto verrร  sperimentato a breve per la prima volta nella zona del Brindisino, cercando cosรฌ di ottenere anche in campo gli ottimi risultati giร  constatati in vitro.

La ricerca di nuovi alleati nella lotta ai parassiti

Le malattie delle piante causate da batteri fitopatogeni limitano notevolmente la produzione delle colture e causano perdite annuali significative su scala globale stimate in oltre 1 miliardo di dollari. Questo scenario si aggrava sempre di piรน in risposta all’aumento del commercio globale e ai cambiamenti climatici, che rendono, e renderanno anche in futuro, le malattie delle piante piรน frequenti e gravi. Per gli scienziati tutte le batteriosi vegetali sono difficili da gestire e per contrastarle รจ necessaria una combinazione di misure di controllo. La principale misura adottata a livello mondiale per il controllo di queste malattie รจ l’applicazione di composti di rame, spesso parzialmente efficaci perchรฉ non penetrano nelle piante, dove i batteri fitopatogeni provocano le infezioni, e per la frequente comparsa di ceppi batterici resistenti al rame. Inoltre questi composti hanno sollevato preoccupazioni per la loro tossicitร  per l’ambiente e l’uomo.

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