«Verso la fine degli anni Sessanta, la visione illuminata di una grande imprenditrice come Mary Cefaly immaginò il Consorzio e l'unione dei produttori in una cooperativa al femminile avviando il processo di riconoscimento della Denominazione di origine protetta per l'olio da cultivar Carolea della Piana di Lamezia Terme. Oggi, con lo sguardo rivolto al futuro, le aziende del Consorzio si muovono nella direzione della sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica e sociale. Un concetto che si traduce nell'utilizzo di risorse rinnovabili, nell'approccio a un'economia circolare grazie alla valorizzazione degli scarti agricoli, ma anche nella tutela e valorizzazione della biodiversità così come nell'inclusione sociale». Le parole corali dei soci del Consorzio di Tutela Olio Evo Dop Lametia denotano un attaccamento forte verso un'attività di cui vanno orgogliosi. Una realtà consortile creata per valorizzare il patrimonio olivicolo e la produzione relativa a questo territorio e alle sue peculiarità che quest'anno ha fatto il suo debutto nella guida Oli d'Italia di Gambero Rosso ottenendo il riconoscimento come Consorzio dell'anno, in partnership con Banca Monte dei Paschi di Siena.
Un'etichetta che rappresenta tutti
Quella del Consorzio di Tutela Olio Evo Dop Lametia è la storia di una realtà che deve tutto alla determinazione di tre agricoltrici - Mary Cefaly, Elena Massara e Giacinta Bevilacqua - grazie alle quali nacque la prima cooperativa agricola formata da sole donne. Da qui è iniziato un percorso di valorizzazione dell'olivicoltura locale che ha portato le realtà agricole della zona a costituire il consorzio nel 2000. Una storia che non si è fermata a quell'anno, ma che continua ancora oggi con la creazione di un olio e un'etichetta che porta il marchio di questa realtà: «Il bisogno di perseguire un obiettivo comune, valorizzare il nostro prodotto unendo le forze, ci ha portati a una vera e propria svolta culturale: un'unica bottiglia con un unico olio extravergine. Abbiamo studiato minuziosamente le procedure per il conferimento dell’olio, per la creazione del blend, per arrivare a proporre al mercato un lotto unico di prodotto», ci raccontano i soci.
Dove si produce l'olio Lametia Dop
L'olio che si fregia del marchio Dop Lametia deve essere prodotto esclusivamente nei nove comuni della piana di Lamezia Terme, con le loro distese di ulivi ultracentenari tutelati e promossi dal Presidio Slow Food, che hanno ottenuto il marchio comunitario. I comuni sono Curinga, Filadelfia (in parte), Francavilla Angitola (in parte), Lamezia Terme, Maida, San Pietro a Maida, Gizzeria, Feroleto Antico e Pianopoli. La produzione delle olive, la loro trasformazione, nonché il confezionamento dell'olio devono avvenire all’interno della stessa area di cui il prodotto riporta il nome, restituendo così pienamente al territorio di origine, tutto il valore economico del prodotto. La certificazione è dunque una garanzia per il consumatore, trattandosi di un olio di maggiore qualità, connesso all’identità culturale del territorio.