Dopo mesi, anzi anni, di richieste (e semi immobilismo), il Governo ha deciso di nominare un commissario straordinario per fronteggiare l'emergenza granchio blu, e provare ad arginare la proliferare della specie aliena nelle acque italiane che negli ultimi due anni ha portato alla distruzione degli allevamenti di vongole nel Delta del Po, tra Veneto ed Emilia-Romagna. Martedì 6 agosto quindi arriverà la nomina da parte del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, una figura ampiamente caldeggiata dalla comunità del Delta del Po e da Legacoop. Tra i papabili, secondo quanto riporta Il Gazzettino, c'è l’ex prefetto di Rovigo, Enrico Caterino.
La lunga attesa
Un intervento che arriva dopo molto tempo: i primi allarmi per l'arrivo della specie aliena nei nostri mari si sono registrati nel 2020, mentre le prime richieste d’aiuto sono arrivate a metà settembre 2022. A luglio dell'anno scorso - come ha ricordato Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera - le associazioni ittiche «hanno denunciato un aumento del 2mila per cento dei famelici aggressori e del crollo parallelo nella produzione di molluschi scesa oggi del 96 per cento». Nel frattempo, sono nate iniziative locali, di chef (qui trovate le loro ricette), ristoratori e imprenditori, per poter impiegare in cucina il crostaceo invasore (ecco la nostra prova d'assaggio). È il caso di Chiara Pavan che nel suo ristorante di alta cucina - il Venissa, sull'isola di Mazzorbo - propone piatti a base di granchio blu, o come la “pescheria sostenibile” Mariscadoras-BluEat che vende solo specie aliene.
Dieci milioni per il pianto anti granchio
Il nuovo Commissario – scrive l’Ansa – avrà a disposizione un fondo per il piano di contenimento di ulteriori 10 milioni di euro, per interventi in un arco temporale che copre il 2024 (un milione di euro), 2025 (tre milioni) e 2026 (sei milioni). Risorse annunciate da tempo, già a settembre 2023 dallo stesso ministro Lollobrigida, ma che le associazioni territoriali lamentano di non aver ancora ricevuto. «È passato un anno da quando, dopo tante insistenze, il ministro Francesco Lollobrigida è venuto a vedere cosa succedeva e a promettere i primi 3 milioni di aiuti», ha detto qualche giorno fa Paolo Mancin, presidente del Consorzio cooperative pescatori del Polesine. «Da allora, mentre le promesse salivano a 10 milioni, di quei soldi abbiamo visto 300mila euro dal governo e 380 dalla Regione. E se nel 2023 eravamo riusciti a fatturare 60 milioni, non so se quest’anno, con le vongole prese altrove, riusciremo a farne 15. Un disastro».
I soldi promessi ora arriveranno. Il decreto approvato a fine luglio, che prevede la nomina del Commissario, stanzia 12 milioni di euro a sostengo delle imprese, che si sommano ai 13,4 milioni già stanziati per la filiera. Il Commissario rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2026 e dovrà varare un piano di contenimento entro 90 giorni utilizzando 10 dei 12 milioni stanziati.