Non manca molto affinché il tequila diventi il distillato più popolare negli States. Quest’anno la bevanda ha visto una crescita esponenziale tra gli americani, soprattutto grazie alla fama del Margarita e l’abitudine di berlo negli shot, con un po’ di sale e limone, consuetudine piuttosto diffusa tra i più giovani. Insomma, missione riuscita per Debra Crew, Ceo di Diageo, multinazionale di bevande alcoliche, che aveva dichiarato di voler “portare il tequila in tutto il mondo” trasformandolo in un “drink globale”.
La crescita del consumo di tequila
Tra i cocktail che stanno decretando il successo del tequila spicca il Paloma, drink fatto con soda, lime e pompelmo rosa, leggero e beverino, veloce da preparare (più del Margarita) e perfetto per far salire vertiginosamente le vendite del distillato. Perlomeno negli Stati Uniti, perché nell'America Latina le cose non vanno così bene: i consumi sono calati, e di conseguenza anche le azioni, e Crew - 52enne arrivata al vertice della Diageo lo scorso giugno - deve ora convincere gli investitori a scommettere sul prodotto.
Al Nord, invece, tutto procede per il meglio. Tra i tanti i brand della Diageo, dalla Guinness al Tanqueray, è stato proprio il tequila a trainare un terzo della crescita del gruppo negli ultimi quattro anni, facendo guadagnare alla multinazionale il titolo di più grande produttore di tequila al mondo per vendite.
Il distillato più venduto negli States
Le previsioni per quest’anno sono buone, le vendite statunitensi dovrebbero arrivare a 13,3 miliardi di dollari entro fine dicembre, diventando la categoria di alcolici più venduta nel paese, superando di gran lunga vodka e whisky. Ma Diageo non è l’unica a produrre tequila. La concorrenza si fa sempre più spietata, i produttori hanno fiutato il guadagno e così ora sul mercato si trovano prodotti diversi, compresi quelli delle star, come Matthew McConaughey, che ha annunciato da poco il lancio di un suo marchio di tequila.
“Il tequila è in fase di espansione” ha dichiarato Nuno Teles, direttore amministrativo di Diageo, “si inizia con ristoranti di fascia alta, club, negozi di liquori, e poi si aumenterà gradualmente la disponibilità del prodotto”.