Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini lo aveva annunciato, e questa volta ha mantenuto la promessa. Nel nuovo e contestato Codice della Strada, operativo da sabato 14 dicembre, c'è tutto tranne che un ritocco alle soglie sul tasso alcolemico. Nonostante i dubbi e le polemiche su molti contenuti della riforma, i limiti per porsi alla guida, le relative modalità di rilevazione e le sanzioni sono rimasti identici al passato. A cambiare sono state però le multe e le sanzioni per chi si mette alla guida con un tasso alcolemico superiore a quello consentito se si tratta di soggetto recidivo. Ma quanto si può bere per non sforare la soglia di 0,5 g/l e non incappare in sanzioni?
Non più di un bicchiere
Stando a quanto stabilito nel Codice, sia prima che dopo la riforma, chi viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue viene punito con una multa da 543 a 2.170 euro più la sospensione della patente da tre a sei mesi. Tra 0,8 e 1,5 grammi per litro scatta invece l'arresto fino ai sei mesi, oltre che la multa da 800 a 3.200 euro e la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Piatto ricco, poi, per chi supera 1,5 grammi per litro: multa da 1.500 a 6.000 euro, arresto da sei mesi a un anno e sospensione della patente da uno a due anni.
Non tutti però tollerano l'alcol allo stesso modo. «La soglia di tolleranza all'alcol è assolutamente soggettiva - spiega al Gambero Rosso Sabina Strano Rossi, docente di Tossicologia Forense e Medicina Legale all'Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente della Società Italiana di Tossicologia (Sitox) - e varia a seconda del peso e della massa grassa del soggetto e in base alle modalità con cui è stata assunta la sostanza. Se a bere è una donna o un uomo varierà la concentrazione di alcool nel sangue perché siamo tutti diversi. Quello che possiamo dire in linea di massima è che un bicchiere di vino somministrato a un uomo di 70 kg a stomaco vuoto non dovrebbe provocare il superamento della soglia di 0,5. Molto probabilmente però lo farà superare a una ragazza magra a stomaco vuoto».
Vade retro, shottini!
C'è di più. «Ci sono altri fattori che comportano una differenza nell'assorbimento dell'alcol», ricorda la professoressa. Oltre al cibo, e dunque allo stomaco pieno grazie al quale viene assorbita una quantità sicuramente inferiore, «a influire è anche la modalità di assunzione. In pratica se l'alcol si assume a sorsi o si assume tutto insieme. Se si beve un classico shottino, la concentrazione ematica sarà sicuramente più alta. Ma se si beve sorseggiando o pasteggiando sicuramente la quantità assorbita sarà ridotta».
Ecco perché il consiglio pratico è sempre quello di «bere a stomaco pieno quantità moderate, massimo un bicchiere di vino, e aspettare - sottolinea Strano Rossi - sempre almeno un'ora/due prima di mettersi alla guida. E a nulla servono le sorsate d'acqua per ingannare l'alcol test: l'acqua è un'alleata importante per attenuare gli effetti dell'alcol sull'organismo, ma bere per abbassare la soglia dell'etilometro è un falso mito».
Nessun alcoltest falso positivo
Insomma, se proprio ci si vuole mettere alla guida e non designare un guidatore sobrio, meglio farlo più tardi possibile e con un bicchiere a stomaco pieno per avere un alcoltest negativo. Uno strumento che, a dispetto dei dubbi sui test salivari antidroga emersi nelle ultime settimane, è certo perché, spiega la professoressa, «non da luogo a falsi positivi». Si tratta infatti di apparecchi denominati probatori utilizzati su strada dalle forze di polizia. «In alcuni casi il loro utilizzo è preceduto dall'uso di un precursore che potrebbe dare un risultato alterato ma serve solo per avere un'idea del tasso alcolemico. Quello che conta è il misuratore per l'alcol test, il cui risultato è incontrovertibile», chiosa.