36 cocktail e altrettanti aneddoti, illustrati con i preziosi acquerelli di Matteo Bertelli, per scoprire ciò che in circa mezzo secolo di vita è accaduto al bar di uno degli alberghi più famosi di Venezia e conoscere i cocktail preferiti da re, regine, capi di stato, attori e scrittori famosi. Tutto in un libro.
Un volume, in lingua inglese, sulla carriera di Walter Bolzonella, che ha militato allo storico bar del Cipriani di Venezia per oltre quarant’anni e ne è ancora saldamente al timone, custode impenetrabile dei segreti di personaggi famosi. È lui che ci svela quello che succede al bancone da un inedito punto di vista e attraverso impagabili aneddoti ci guida alla scoperta della mixology veneziana e internazionale. Al primo posto sempre l’ospite, con le sue abitudini, le piccole manie, ma anche le sue solitudini e gli slanci inaspettati, raccontati da Walter con il garbo e il rispetto che lo caratterizza.
La carriera di Walter Bolzonella al Cipriani
Era il 1978 quando Walter Bolzonella arrivava al Cipriani dall’Hotel Cristallo di Cortina senza alcuna intenzione di fermarsi: aveva ventitré anni e una gran voglia di girare il mondo per fare esperienza. Il direttore, da poco insediato, era Rusconi che arrivava dal Gritti e dal Grand Hotel di Roma, mentre il capobarman era Ezio Giacomello. Era stato lui a chiedere a suo fratello se conosceva un barman sveglio, giovane e disponibile a iniziare immediatamente. Gli segnalò Walter con cui aveva lavorato a Trieste. Walter era giovane per svolgere il ruolo di secondo barman, ma gli fu data fiducia “ha un bel sorriso, vedremo quello che saprà fare e saranno i clienti a decidere”, dopo solo un mese di prova verrà confermato.
Tre anni preziosi accanto a Ezio Giacomello, che andrà in pensione per lasciare il posto a Guido Fugiaro che veniva dal Danieli e poi a Mario Da Como che veniva dal Palace di St. Moritz, furono una vera e propria iniziazione per Walter che nell’89 assumerà il ruolo di capo barman del Cipriani.
Ripercorrerne la carriera significa ripercorrere un susseguirsi di incontri memorabili e storie incredibili, accadute in quarantuno anni di bancone, quel bancone che nel tempo si è spostato più volte per i rinnovi e le ristrutturazioni periodiche che hanno le strutture di questo livello.
Cocktails in Venice: i racconti di un barman
In quasi quarant’anni si è dedicato all’ospite completamente, contribuendo a rendere quel soggiorno indimenticabile, ha messo in gioco tutta la sua sensibilità, il suo estro e la sua creatività, creando cocktail entrati nell’immaginario, ma soprattutto ascoltando, creando relazioni indissolubili. Un rapporto di stima costruito in anni di irreprensibile collaborazione al servizio delle famiglie buone dell’aristocrazia e della finanza, di attori e attrici dello star system e di una clientela altolocata che spesso ritorna e a cui piace vedere gli stessi volti e sentirsi a casa.
Il bancone del Bar Gabbiano, che dà sulla piscina più estesa di Venezia, è da sempre il crocevia di volti famosi di stanza all’Hotel Cipriani, un palco molto privato dove se ne sono viste davvero di tutti i colori. Ronald Reagan, Paul Newman, Tom Cruise, Jack Nicholson, Kevin Costner, Angelina Jolie, Lady Diana e tantissimi altri, ognuno assecondato nei propri desideri da Walter - presenza assidua, affabile e dall’innata umanità - che ha visto diventare adulti i figli dei suoi clienti e semplici conoscenze sfociare in matrimoni. A quel bancone dove Tom Cruise e George Clooney si sono sostituiti a lui mettendosi a shakerare, è stato spettatore di incontri memorabili, ma anche di sfide a suon di migliaia di dollari per scommettere se avrebbe piovuto o no.
Poi c’è l’amicizia con George Clooney nata sempre al bar Gabbiano a cui Walter ha dedicato più di un drink. Una stima ricambiata dall’attore che ha firmato la postfazione al volume e nel 2013 - anno del lancio della sua Tequila Casamigos - ha portato a Walter le primissime bottiglie in commercio, oltre naturalmente a far pernottare qui i suoi amici e parenti nei giorni del matrimonio con l’affascinante Amal Alamuddin.
Liz Taylor, Honey e l'anello scomparso
“Al Bar San Giorgio del Cipriani ho potuto servire più volte Liz Taylor, una donna avvenente con due occhi viola bellissimi e un cagnolino bianco sulla spalla chiamato Honey: una volta mi ordinò un drink poi mi accorsi che avrebbe voluto che anche Honey bevesse con lei e gli versai un po' d’acqua fresca in una coppa veneziana di cristallo che presi da una vetrina. Non si aspettava che avessi un pensiero carino per il suo cagnolino che lei amava moltissimo e si commosse”. La protagonista del film Cleopatra, era una cliente assidua: “quando, una volta, si accorse di aver smarrito l’anello” continua Walter “l’albergo si bloccò per un’ora, furono fatte ricerche nella hall, nei corridoi, nei saloni, poi l’attrice dagli occhi più belli di Hollywood si ricordò che era andata in toilette a rifarsi il trucco e fu là che venne ritrovato il gioiello del valore di alcuni milioni di dollari, tutto senza che alcuno dei facoltosi ospiti si accorgesse di nulla, come è nello stile del Cipriani Belmond”.
Cocktails in Venice. Il libro
Storie successe al Cipriani che finalmente potremmo leggere in un volume. Una pregevole iniziativa editoriale che si colloca accanto alle pietre miliari scritte dai grandi barman di sempre, a partire da quel Jerry Thomas che con il suo The Bar-Tender's Guide, fu tra gli iniziatori della mixology, passando per Harry Craddock che fu a lungo capobarman dell’Hotel Savoy di Londra e nel 1930 scrisse The Savoy Cocktail Book, fino a Elvezio Grassi, che pubblicò il suo Mille Cocktail, divenuto Mille Misture a causa dell’autarchia che imponeva di italianizzare i vocaboli di radice anglosassone. Ora il panorama letterario è più ricco. “Non è un semplice ricettario” afferma Walter Bolzonella “guidiamo il lettore a immergersi nella magica atmosfera del Cipriani attraverso storie, aneddoti, ricette, nate in quarant’anni di incontri”. Anche cocktail, ovviamente. “Cocktail che hanno un’anima, generati in occasione di un fidanzamento, di un matrimonio, durante una sera d’estate insieme al cliente, drink che nel corso degli anni si modificano e talvolta migliorano attraverso piccoli aggiustamenti dettati dalla nostra fantasia, dall’intuito del cliente, dall’evolversi del gusto”.
La leggenda Cipriani
Un hotel che è icona di ospitalità luxury, entrata nella leggenda fin da quando venne inaugurato nel lontano 1958 da Giuseppe Cipriani, il fondatore del mitico Harry’s Bar. Acquistato nel 1976 per un milione di sterline da James B Sherwood, presidente di Sea Containers, l’Hotel Cipriani diventò il primo della collezione Belmond, un club esclusivo di 47 perle dell’ospitalità internazionale nelle località più affascinanti del mondo, che include il Belmond Copacabana Palace di Rio de Janeiro, il Belmond Hotel Splendido di Portofino, ma anche il treno Venice-Simplon-Orient Express, rilanciato in tutto il suo splendore dopo un sapiente restauro.
Cocktails in Venice – Tales of Barman - di Walter Bolzonella - Edizioni Lineadacqua – 96 pp. - 30 € - in inglese
a cura di Luca Bonacini