La settimana scorsa, a La Barrique, rimettendo in ordine il magazzino abbiamo ritrovato una vecchia busta di plastica piena di cose che ci hanno fatto pensare e ridere di Claudio. E io ho detto “nei prossimi giorni lo chiamo”. Claudio Rosadini rimarrà per sempre quella telefonata che non ho fatto in tempo a fare.
Post Covid, era appena tornato da Malta e dopo aver chiuso la sua distribuzione di vino e cercava un modo per ricominciare a Roma.
Ma che ti frega Claudio! Sei un ragazzino, hai tutto il tempo …
Ecco il tempo non ce l’ha avuto. Mi sbagliavo.
Ma che ti frega Claudio! Sei un ragazzino, hai tutto il tempo …
Ecco il tempo non ce l’ha avuto. Mi sbagliavo.
Eravamo amici? Questo non lo so. So che non abbiamo mai perso i contatti in questi anni dopo che ha lavorato per me sia a La Barrique che da Remigio. Gli volevo bene a modo mio, il mio modo strano e sbagliato che si risolve in rarissime telefonate ma nel cercare di esserci se ti serve una mano. Lo stimavo molto sia umanamente sia professionalmente, era onesto, umile, per certi versi trasparente, bastava leggere le sfumature sul suo sorriso e dell’intensità del suo sguardo per capire se si era offeso, indispettito o se era contento.
Il vino come lavoro
L’ho conosciuto perché venne da me fare un colloquio di lavoro. Appassionato di vino e senza esperienza con l’idea di fare di quella sua passione il suo futuro lavoro. E ricordo come fosse adesso cosa dissi al mio socio di allora «Questo lo prendiamo, ma non facciamoci affidamento, imparerà il lavoro e andrà per la sua strada". Dietro quei suoi occhi brillanti e quel sorriso coinvolgente si leggeva chiara e forte la sua determinazione e indipendenza che non poteva essere imbrigliata in un lavoro per altri.
Anche se quel lavoro non lo aveva mai fatto. Aveva avuto problemi di salute, una battaglia vinta con il sorriso sulla faccia.
Quando ho letto il messaggio “Claudio è morto” , ho pensato a tutti i Claudio che conosco ma che potesse essere morto Claudio Rosadini non ci avevo propio pensato. Quel Claudio con cui chiacchieravamo stremati a Fregene a fine serata? Quel Claudio che mi ha accompagnato in giro per Roma di notte con due produttori di champagne e rideva ogni volta che iniziavo a parlare francese?
Purtroppo proprio quello e nel pieno della costruzione di una nuova vita la terza o forse la quarta, con la sua compagna che conosco poco e spero abbia la forza di superare questa perdita improvvisa e ingiusta.
Anche se quel lavoro non lo aveva mai fatto. Aveva avuto problemi di salute, una battaglia vinta con il sorriso sulla faccia.
Quando ho letto il messaggio “Claudio è morto” , ho pensato a tutti i Claudio che conosco ma che potesse essere morto Claudio Rosadini non ci avevo propio pensato. Quel Claudio con cui chiacchieravamo stremati a Fregene a fine serata? Quel Claudio che mi ha accompagnato in giro per Roma di notte con due produttori di champagne e rideva ogni volta che iniziavo a parlare francese?
Purtroppo proprio quello e nel pieno della costruzione di una nuova vita la terza o forse la quarta, con la sua compagna che conosco poco e spero abbia la forza di superare questa perdita improvvisa e ingiusta.
Fai buon viaggio Claudio.