L’ingresso passa quasi inosservato su rue de Bretagne, strada vivacissima, ma appena ci si fa spazio tra i tanti avventori si capisce l’ampiezza della proposta, raccolta in quest’antica piazza commerciale, segreto ben celato tra i palazzi del Marais.
Storia del Marché des Enfants Rouges
Aperto nel 1615, il mercato fu costruito per volere di Luigi XIII (quello della guerra dei Trent’anni) non lontano da un vecchio orfanotrofio i cui piccoli assistiti venivano vestiti di rosso (appunti, gli enfants rouges). Acquisito dal comune di Parigi agli inizi del ‘900, nonostante dal 1982 fosse classificato come monumento storico, il mercato ha vissuto un momento di disgrazia negli anni '90, rischiando addirittura la demolizione per far posto alla costruzione di un parcheggio. Dagli inizi del 2000 è stato fortunatamente ristrutturato e ripopolato di nuove attività.
Con una ventina di stalli, la struttura mantiene l’atmosfera autentica e caotica tipica dei mercati, che ogni tanto manca alla Parigi troppo imbrillantinata. Qui c’è da farsi largo tra le persone e i tavolini, soprattutto a ridosso dell’ora di pranzo. I turisti lo adorano, ovviamente, ma anche i parigini si incontrano volentieri tra i banchi e i tavoli di questa food court ante litteram, nel quale si sintetizza lo spirito gourmand e multietnico della capitale francese e si può mangiare italiano, come marocchino, gustare escargots o un piatto di boeuf bourguignon.
La proposta
Si viene per fare la spesa, si, ma anche per fermarsi per una pausa più o meno veloce, grazie a un’offerta molto ricca. Nel corridoio centrale, i banchi di frutta e verdura offrono anche frullati e smoothies; la pescheria, con un’ampia selezione di ostriche, capesante e pescato proveniente dall’Atlantico, permette anche di mangiare in loco accomodati tra sgabelli e mensole ricavate tutto intorno al grande banco con le cassette di pesce. Dato che siamo in Francia, non possono mancare gli acquisti di vino o una fromagerie di livello, con una selezione ampia di chèvre di varie provenienze.
I ristorantini del mercato
Chez Wagner, banco che seleziona e vende prodotti biologici, è sdoppiato nel ristorante Au Coin Bio, posizionato subito all’ingresso del mercato: il menu cambia quotidianamente e propone insalate (la Caesars Salad è buonissima), quiche, carni, succhi freschi e un fumante vin chaud, vino rosso speziato. Per i panini si va dal mitologico Chez Alain Miam Miam (anche un altro punto vendita fuori dal mercato), ormai una celebrità con i suoi sandwich caldi e le ricche galettes iperfarcite. Gli appassionati di hamburger trovano soddisfazione da Burger Fermier, interessante insegna con locali in altre città: in selezione materie prime di piccoli produttori francesi di qualità, si sceglie il pane, la carne, il formaggio e ci si fa preparare un hamburger sartoriale.
Nel Marché des Enfants Rouges c’è anche spazio per lo spirito tutto parigino dei Bouillon (storici ristoranti a buon mercato): la squadra del banco macelleria The Butcher of Paris ha aperto lo scorso anno The Bouillon of Paris, che propone carni di gran qualità, verdure di mercato, vini naturali e nel quale si organizzano degustazioni e appuntamenti speciali con produttori. Chi ama la cucina nordafricana, non può non fermarsi a Le Traiteur Marocaine, lungo banco pieno di specialità fumanti - e tanti posti a sedere – con protagonisti piatti come il cous cous royal e la tajine con pollo, olive e limone salato. Come già raccontato per altre sfaccettature, a Parigi la cucina italiana sta vivendo un momento di furore, quindi non manca al mercato un banco (Mangiamo Italiano) dove assaggiare risotti e spaghetti con le vongole. Unica cosa da tenere a mente: il Marché des Enfants Rouges chiude il lunedì.