È stato un punto di ritrovo per molti a Roma, per chi aveva voglia di mangiare qualcosa di “sfizioso” cucinato da chi il manico ce l'aveva o per chi voleva semplicemente bere un calice di vino, naturale chiaramente, vista Circo Massimo. Sedute un po' scomode, tanto godimento. Era il 19 giugno del 2021 - sembra passato effettivamente un secolo - quando i frat
elli Manuel e Nicolò Trecastelli, conosciuti in città per la loro trattoria Trecca, hanno comunicato l'apertura di Circoletto al civico 55 di via dei Cerchi. Pochi giorni fa l'annuncio della chiusura.
Si chiude un cerchio, quello di Circoletto
«Chiudere Circoletto è stata una scelta difficile ma inevitabile», raccontano al Gambero Rosso Manuel e Nicolò Trecastelli, loro anche la Trattoria Trecca e Pantera Pizza Rustica. «La famiglia, anzi le famiglie si sono allargate e le nostre priorità sono cambiate. Le cose andavano bene, ma un'offerta serale dai ritmi elevati ti porta a stare molte ore lontano da casa, così abbiamo scelto a malincuore di chiudere per dar vita a un progetto con ritmi e orari di lavoro più sostenibili, per noi e i nostri dipendenti. Perché c'è una vita oltre al lavoro», sottolineano i due fratelli, puntando i riflettori su un argomento spinoso, specie nell'ambito ristorativo, ovvero la necessità di ripensare una nuova modalità di lavoro, rendendola compatibile a una vita privata.
«Alcuni ragazzi lavorano con noi da anni, hanno sposato il progetto, e anche loro negli ultimi tempi hanno espresso la loro fatica e i dubbi nei confronti del futuro: per quanto tempo una persona può continuare a lavorare di sera? Sarà sempre più difficile trovare personale disposto a lavorare fino a tardi con ritmi stressanti, come quelli che caratterizzano le cucine».
La nuova vita del locale di via dei Cerchi e l'arrivo a Milano
Cosa aprirà al posto di Circoletto? «Per scaramanzia preferiamo non anticipare nulla». Li incalziamo: anche voi una bakery? «No! (ridono). In questi giorni stiamo definendo la proposta gastronomica, la cosa certa è che il locale sarà aperto di mattina e pomeriggio, con una chiusura che non vada oltre le 21, massimo le 22». Un'altra Pantera? Cedono: «La pizza al taglio ci sarà. E sulla scia di questo progetto apriremo un altro locale a Roma e uno a Milano», anticipano, lasciando intendere che è solo questione di giorni prima di definire nome e format.
«La pizza al taglio - aggiungono prima di congedarsi - per noi è più gestibile, sia in termini di sacrificio che di orari di lavoro, poi è indubbio ci sia più marginalità rispetto a una trattoria (Trecca, ndr) o un Circoletto, perché necessita di meno dipendenti. Mantenendo comunque operativa Trecca, questo nuovo progetto ci consente di concretizzare la nostra attuale idea di ristorazione, più snella, più sostenibile, di concezione più europea perché l'anima di Circoletto, diventato luogo di aggregazione e comunità, rimane e permane».
