La scorsa primavera già avevamo parlato dell'approdo di carne di coccodrillo presente nella fiera Tuttofood, ma è innegabile che siamo di fronte a un trend mondiale che cerca di ridimensionare o cambiare il consumo di carne anche grazie a una maggiore sensibilità nei confronti del benessere animale. Per questo suscita un po' di stupore la scelta del Sudafrica di investire molto sulla produzione di carne da animali selvatici come coccodrilli e zebre. Il governo, infatti, punta a legiferare su un'industria, quella della fauna selvatica, in un Paese in cui l'80% di questi animali si trova su terreni privati, e proprio per questo vengono considerati di proprietà dei proprietari terrieri. Una stranezza giuridica che nel tempo ha alzato il valore di mercato della selvaggina e allo stesso tempo ha permesso una crescita dei numeri di questo settore.
Il piano del governo del Sudafrica
"È evidente la crescita di mercato dei consumatori attenti alla salute e alla ricerca di prodotti di origine sostenibile che contribuiscano alla conservazione della biodiversità, allo sviluppo delle comunità e che comportino minori rischi per l'ambiente. L'industria sudafricana della carne di selvaggina è ben posizionata per servire questo mercato in crescita a livello nazionale, regionale e internazionale" ha dichiarato il governo in una dichiarazione alla stampa. Si prevede che, se approcciata correttamente, la strategia creerà oltre 200mila posti di lavoro entro il 2030 e che la maggior parte del bestiame proverrà da allevamenti situati in proprietà che già ospitano 16 milioni di animali selvatici.
Il Dipartimento ha rilevato che nel 2016 sono stati abbattuti quasi 180mila animali selvatici che avrebbero potuto essere resi disponibili per il consumo. Gli elementi chiave della strategia approvata dal gabinetto prevedono circa il raddoppio della produzione annuale di carne di selvaggina fino a oltre 100mila tonnellate entro il 2030, con l'obiettivo di garantire che l'85% di questa produzione sia adatta al consumo umano, un aumento significativo rispetto all'attuale 10%. La strategia prevede anche il passaggio dalla caccia alla produzione commerciale, con la creazione di mattatoi.
I numeri del commercio di fauna selvatica
Fino a oggi solo una minima quantità di carne di selvaggina è stata venduta attraverso canali ufficiali. Nel 2019 sono state esportate negli Emirati Arabi Uniti, in Cina e nell'Unione Europea circa 3.000 tonnellate di carne di zebra, coccodrillo e struzzo. Nonostante il Sudafrica produca una quantità di carne di selvaggina più che doppia rispetto a quella di cervo in Nuova Zelanda, le sue esportazioni per il 2020 ammontano a soli 12 milioni di dollari, in netto contrasto con i 122 milioni di export dei neozelandesi.