Entro Capodanno si potrà assaggiare la carne di cinghiale romano, quello catturato nei parchi della città all’interno delle aree verdi, a prova di peste suina. Il primo esperimento c’è già stato la scorsa settimana al Centro Carni del Comune di Roma, ora si continua fino a che non sarà possibile acquistare la selvaggina direttamente al supermercato.
Emergenza cinghiali a Roma: ora si potranno mangiare
A controllare le norme di sicurezza alimentare saranno i veterinari delle Asl regionali, che garantiranno le certificazioni messe poi in etichetta, specificando la zona dove l’animale è stato catturato, macellato e distribuito. A dare la notizia è stata Monica Lucarelli, assessora alle Attività Produttive di Roma Capitale, che ha dichiarato: «Al Centro Carni parte il progetto per trasformare la presenza dei cinghiali da problema in opportunità». L’emergenza cinghiali non riguarda solo Roma, ma molte aree del paese, «con gravi conseguenze per la sicurezza pubblica e l’economia: per questo abbiamo avviato un progetto ambizioso insieme alla Regione Lazio, Asl Rm2 e al commissario straordinario per la Psa».
Off limits le zone rosse colpite da peste suina
L’obiettivo è quello di creare «una filiera di carne di selvaggina certificata e controllata, sicura dal punto di vista sanitario e capace di generare benefici economici e sociali». E garantire così «un consumo di selvaggina regolamentato, mantenendo alti standard etici e qualitativi». Un progetto ancora in fase embrionale, che promette di tenere fuori le zone rosse colpite dalla peste suina, ovvero le aree attorno a via della Storta, via Cassia e Raccordo, circonvallazione Clodia, via Cipro e via Baldo degli Ubaldi.