Carlo Cracco torna in tv. Su RaiDue
Durante l'estate il palinsesto televisivo langue. E allora non resta che cercare refrigerio nelle anticipazioni su quel che sarà prossimamente. Tra le novità più attese per l'autunno, a partire dal 16 settembre, si preannuncia il ritorno in tv di Carlo Cracco, due anni dopo l'addio (a guardarlo oggi, solo un arrivederci) alle telecamere, che l'aveva portato a interrompere la collaborazione con Sky per concentrarsi sul lancio del nuovo ristorante in Galleria a Milano. E invece lo chef più desiderato dalle case di produzione tornerà a calcare il “palcoscenico”, per la prima volta nel palinsesto Rai, come annunciato dal direttore di Rai2, Carlo Freccero, in occasione della presentazione delle novità della stagione 2019/20. Ad affiancare Cracco nella conduzione di quello che si preannuncia come un format improntato al game show ci sarà Camihawke, influencer italiana che ha fatto dell'autoironia la chiave del suo successo sul web (ma è ancora sconosciuta al pubblico del piccolo schermo). Dunque, Nella mia cucina – come si chiama, senza troppo sforzo d'immaginazione, la trasmissione ambientata in una cucina attrezzata di tutto punto, anzi due, probabilmente proprio la Mia, che Carlo Cracco firma per Scavolini, con l'idea di coniugare le funzionalità di una cucina professionale con le esigenze di uno spazio casalingo – andrà in onda nella fascia preserale di Rai2 (19.35-20.30), prima del Tg, dal lunedì al giovedì, con replica in programma il venerdì pomeriggio.
Nella mia cucina. Il format del nuovo programma con Carlo Cracco
Al gioco parteciperanno concorrenti non famosi, selezionati nei mesi scorsi, chiamati a replicare un piatto proposto da Carlo Cracco, che pur non vestendo i panni dello chef, e conducendo il programma insieme a Camilla Boniardi (nome all'anagrafe di Camihawke), si cimenterà con la preparazione delle ricette che dovranno essere replicate in puntata. Si comincia con 20 puntate, probabilmente per sondare un terreno che nel recente passato si è rivelato scivoloso per la rete, che ha raccolto un numero non proprio soddisfacente di ascolti col talent show Il ristorante degli chef (in giuria Isabella Potì, Andrea Berton, Philippe Leveillè), forse perché troppo ricalcato sul format ormai sdoganato da Masterchef.
Alla ricerca di un format originale
Anche in questo caso, il gioco punterebbe soprattutto sulla passione di cuochi amatoriali con velleità televisive. Oltre che sull'indubbio appeal di Carlo Cracco, veterano della tv “gastronomica”, anche se alle prime armi nel ruolo di conduttore, dopo la lunga militanza come giudice (di MasterChef) e inflessibile comandante di brigata (quella di Hell's Kitchen). La sfida più ostica, però, sarà quella di presentare un programma originale nel mare magnum di un'offerta tematica ormai distribuita equamente tra canali della tv generalista e pay tv. La scelta di affiancare Camihawke a Carlo Cracco, senza scomodare gli analisti degli audience televisivi, sarebbe motivata proprio dal tentativo di avvicinare un pubblico giovane alla rete, facendo breccia nella fascia preserale. Ma se dovesse essere confermata la dinamica del gioco – Cracco e concorrente, l'uno di spalle all'altro, che cucinano in contemporanea con gli stessi strumenti a disposizione, senza però che il concorrente possa vedere quello che sta facendo lo chef, affidandosi quindi solo alla spiegazione “raccontata” passo passo – l'idea non sembrerebbe poi così innovativa. Aspettiamo nuove anticipazioni.
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