Storia e curiosità delle Caramelle di Carnevale giganti che esistono solo a Torino, antenate dei lecca-lecca

9 Feb 2025, 07:50 | a cura di
Le Caramelle Gianduja hanno una storia antica e un aspetto insolito, sono nate nel 1880 grazie alla fabbrica di cioccolato De Coster

Si chiamano Caramelle Gianduja e sono le antenate dei lecca-lecca. Si trovano solo a Torino, hanno una storia antica e un aspetto insolito. Data ufficiale il 1880, quando sarebbero state lanciate dalla storica fabbrica di cioccolato e caramelle De Coster. O forse solo rilanciate e la loro storia è di qualche decennio precedente, ma comunque ottocentesca, perchè è proprio nell’800 che nasce la maschera di Gianduia a cui sono dedicate. De Coster, azienda fondata nel 1840 da Edmondo Arturo De Coster, discendente di una famiglia di cioccolatai del Belgio, è rimasta attiva fino al 1970, fu certo la prima a riproporre quelle caramelle di Carnevale, seguita dai grandi confettieri torinesi, come Stratta, Baratti, Venchi, Talmone. Oggi sono rimasti in pochi a continuare quella tradizione unica.

Tonde dentro, esagonali fuori

Intanto, come sono e come sono fatte le Caramelle Gianduja. Prima curiosità, l’ incarto è esagonale, con la maschera di Gianduja al centro, ma dentro le caramelle sono rotonde. E si tratta di cialde di zucchero, in origine di solo caramello e dal colore marrone intenso, oggi per lo più aromatizzate alla frutta, arancia, limone, fragola, mora, mirtillo e di colori vari. Il composto, lavorato in recipienti di rame secondo la tradizione, viene poi “colato” su una superficie di marmo fredda a solidificare. La seconda grande curiosità sono le dimensioni: se oggi le più diffuse hanno 5/8 cm di diametro, gli artigiani confettieri ne realizzano anche di 12, 15 cm, e pure più grandi, su richiesta. Dimensioni che rimandano alla tradizione storica, quando le Caramelle Gianduja erano un perfetto esempio di dolce da condividere. Ma dove trovarle? Ecco 5 indirizzi da provare.

Da Pfatish la versione al cioccolato

La caffetteria-pasticceria, sotto i portici di via Sacchi, fa parte dei Locali Storici e risale al 1915. Fascino d’antan, tradizione e creatività contemporanea, per un’offerta molto ricca, dai mignon della tradizione a torte iconiche- un culto il Festivo, il dolce al cioccolato più famoso-. Il cioccolato da Pfatish (che ha aperto proprio accanto alla pasticceria il Museo del Cioccolato Choco Story) è una vocazione, e si declina in praline, tavolette, gianduiotti, creme da spalmare e anche le Caramelle Gianduja sono proposte in un’unica versione: al cioccolato. Vari i formati, fino a 12 centimetri di diametro.

Via Sacchi 42 , tel. 011 568 3962, www.pfatisch.com

Dell’Agnese, caramelle formato kingsize

La pasticceria, caffetteria, gelateria di Gianni Dell’Agnese,fuori dal centro, nel quartiere di Mirafiori, davanti alla storica sede della FIAT, è una referenza in fatto di qualità, creatività e sostenibilità. Panettoni e colombe sono un must, le torte compredono anche creazioni da cerimonia spettacolari disegnate dal figlio Luca, la pasticceria mignon piemontese è proposta pure in versione salata, il cioccolato una passione (gianduiotti, praline, il mini-preferito pinin, i cremini , le uova artistiche). Fedele alla tradizione sabauda, Gianni dell’Agnese propone anche le caramelle Gianduja, da 5 a 15 cm di diametro, ai gusti di frutta. E su ordinazione ne prepara anche di enormi (per esempio per un’intera classe di scuola elementare) da condividere.

Corso Unione Sovietica, 417, tel. 011-616.157, www.dellagnesegiovanni.it

Dalmasso le fa alla meringa

Il miglior pasticcere d’Italia per il Gambero Rosso, Alessandro Dalmasso nella sue sedi di Avigliana e Rivoli, propone una scelta di pasticceria d’eccellenza, incentrata soprattutto sui mignon, la sua passione (e a breve inaugurerà il suo Museo dedicato proprio alla piccola pasticceria). Ma qui tutto è eccellente, dalle torte a lievitati e cioccolato. Fedele alla tradizione, anche Dalmasso ripropone le caramelle Gianduja: la classica al gusto mora e una variante creativa per i bambini (ma piace moltissimo anche a chi bambino non lo è più da un pezzo). L’ incarto esagonale è quello di sempre, ma dentro racchiude la sorpresa di una meringa piatta e tonda, con zucchero colorato sopra e spalmata sotto di cioccolato bianco.

Corso Laghi 10, Avigliana (TO), tel. 011 9311482, www.pasticceriadalmasso.com

Da Avvignano, fra specialità torinesi

A fine ‘800 era una liquoreria, e si deve al proprietario di allora, Antonio Prunotto, la bella cornice di stucco della facciata esterna. Poi, nel 1926, Silfredo Avvignano rileva i locali e li trasforma in una scenografica confetteria. Lastre di marmo sulla facciata, la bussola d’ingresso in noce, negli interni il bancone di legno con ripiano di marmo verde, vetrinette, lacche e dorature, il soffitto decorato: uno splendore. In questa location d’effetto, si trovano un po’ tutte le specialità torinesi e piemontesi: cioccolatini e gianduiotti, tavolette, i Baci di Cherasco, i Cuneesi al Rhum , i Krumiri di Casale, i Nocciolini di Chivasso. Non potevano mancare le Caramelle Gianduia, in diversi formati, prodotte da ICAF (v. sotto).

Piazza Carlo Felice 50, tel. 011 541992; www.confetteria-avvignano.it

ICAF, laboratorio e pasticceria

Dal 1965, ICAF (acronimo per Industria Confetti e Affini) laboratorio e pasticceria di corso Moncalieri, produce la classica caramella Gianduja. Sono le figlie dei fondatori, Giovanna e Margherita, a portare avanti la lavorazione artigianale, seguendo le ricette di famiglia. Giovanna in laboratorio, Margherita addetta all’incarto a mano, una a una, nella velina e poi nella tipica confezione esagonale con l’immagine della maschera. La caramella è ai gusti di frutta: arancia, limone, fragola, mela, e anche mirtillo, su ordinazione. Accanto, altri grandi classici come i cri-cri, il torrone morbido, biscotti e cioccolato, oltre ai confetti come alle origini del marchio.

Corso Moncalieri 204, tel. 011 6614547

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