La canna da zucchero torna in Sicilia grazie a tre giovani intraprendenti

22 Mar 2025, 09:59 | a cura di
Nel cuore di Modica, incastonata tra le meraviglie barocche della Sicilia sud-orientale, una piccola rivoluzione ha riportato a casa la canna da zucchero. La storia di Distilleria Alma

Esistono storie di tradizioni dimenticate, sogni interrotti e rinascite inaspettate. Proprio come quella che prende vita nel 2021 in un angolo della Sicilia sud-orientale, tra le campagne assolate di Modica. Qui tre giovani imprenditori hanno deciso di sfidare il tempo e riportare in vita un’attività scomparsa da secoli sull’isola: la coltivazione della canna da zucchero. Si tratta di Annalisa Spadaro, Hugo Gallardo e Alejandro Lopez e del loro progetto Distilleria Alma. Una realtà a detta degli stessi fondatori nata come un “atto di fede”, che è riuscita a rilanciare la produzione di un tesoro ormai perduto trasformandolo in un prodotto unico, il Rum Mater. L'essenza del territorio siciliano, in un connubio tra passato, innovazione e coraggio.

Un sogno nato per caso

La storia di Distilleria Alma non parte dalla Sicilia, ma dalle Filippine. Hugo e Alejandro, amici d’infanzia, avevano pianificato di aprire lì una distilleria artigianale di rum, affittando un terreno per 15 anni. Mentre Annalisa, compagna di Hugo desiderava lasciare la frenesia di Milano per crescere la loro figlia Alma in un ambiente più tranquillo.

Tuttavia, nel 2020, la pandemia ha bloccato i loro piani. Costretti a fermarsi a Modica, città natale di Annalisa, hanno scoperto che la Sicilia aveva un passato legato alla coltivazione della canna da zucchero, introdotta dagli Arabi nel VII secolo a.C. e scomparsa nel corso dei successivi sette secoli per via dell'apertura dell'America a questo mercato. «Abbiamo capito che il nostro sogno poteva realizzarsi qui», racconta Hugo Gallardo, Co-founder di Distilleria Alma.«La pandemia ci ha fermati, ma ci ha anche dato l’occasione di riscoprire una tradizione dimenticata e darle nuova vita».

La nascita di Rum Mater

Così quattro anni fa i tre imprenditori hanno iniziato a coltivare le prime talee di canna da zucchero sui terreni calcarei tra Sampieri e Marina di Modica. Il clima subtropicale e il suolo sedimentario della zona si sono rivelati ideali per questa pianta. Le  estati calde e gli inverni miti creano infatti le condizioni ideali per la crescita della canna da zucchero, che prospera da marzo a novembre, quando le temperature più fresche favoriscono la concentrazione dello zucchero. Non solo. Nel 2022 Distilleria Alma ha ampliato la coltivazione a un ettaro e nel 2023 a tre ettari, innestando due varietà principali. Da un lato la canna viola, dal sapore dolce e fruttato con una maturazione più lenta, dall'altro la canna gialla, più precoce e importata dalla Spagna.

Dalla coltivazione della canna da zucchero è nato il Rum Mater, il primo rum siciliano. Il nome “Mater” richiama la dea Ibla, protettrice della natura secondo la mitologia greca, ed è un omaggio alla terra siciliana. La produzione è interamente artigianale: le canne vengono raccolte a mano, il succo estratto con un piccolo mulino e fermentato per 72-96 ore. La distillazione avviene con alambicchi di rame e colonne di rettifica a quattro piatti, mentre l’affinamento in acciaio preserva le caratteristiche naturali della materia prima. Il risultato è una linea di rum racchiuso in bottiglie dalla grafica distintiva realizzate in vetro riciclato. Dalla note agrumate del Blend al monovarietale Rum Yellow Cane e Rum Purple Cane, fino alla versione botanica, ogni versione del Rum Mater diventano un sorso di Sicilia. «Non volevamo solo fare rum», spiegano i fondatori, «volevamo creare qualcosa che fosse legato al territorio, alla sua storia e alla sua cultura».

Dalla Sicilia al mondo

Il rum nato come atto di ribellione contro il tempo e l’oblio ha inoltre già iniziato il suo viaggio fuori dalla Sicilia grazie alla collaborazione con Rinaldi 1957, uno dei principali distributori italiani di vini e spirits. Con questa partnership potrà ora raggiungere il mercato nazionale e internazionale, affermandosi non solo come distillato, ma come omaggio alla terra siciliana, alla sua storia millenaria e alla sua inesauribile capacità di innovarsi.

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