Il rapporto tra i greci e il caffè è fatto di puro amore. Nei tranquilli paesi dell’entroterra, come nelle città, sulle isole grandi e piccole, si scorge ovunque l’insegna kafenìo: è il bar alla greca, quello davanti al quale si fa sera, all’ombra di un pergolato, tra chiacchiere e tazze di caffè, soprattutto l’ellinikos kafes, il caffè alla greca, quello che in Turchia si chiama alla turca, in Bosnia caffè bosniaco, insomma una tradizione radicatissima tra Europa e Medio Oriente: acqua bollente mescolata con la polvere nera, che poi si fa riposare in tazza per permettere alla posa di accumularsi sul fondo. Un caffè lento, al ritmo del Mediterraneo.
I caffè estivi
La Grecia, però, ama le bevande fredde, innanzitutto per il clima benedetto tutto l’anno: in questo contesto viene quasi spontaneo pensare al caffè con ghiaccio. Nelle destinazioni dove sosta la clientela internazionale si beve molto l’espresso e, quando il sole si fa rovente, ecco spuntare bicchieroni di caffè ghiacciati con cannuccia: in menu se ne trovano due varianti, sotto il nome di Freddo e di Frappè. Una tradizione totalmente greca cominciata ormai più di mezzo secolo fa, quasi per caso.
Il Frappè
Prima che negli anni ’90 si diffondesse l’abitudine all’espresso - nell'ultimo decennio anche il verbo degli specialty coffee - oltre all’ellenikos, tra le abitudini di consumo più diffuse in materia c’era il caffè istantaneo. In questo contesto nel 1957 nacque il Frappè. Fu infatti durante la Fiera Internazionale di Salonicco che un impiegato della Nestlè, Dimitrios Vakondios, non avendo a disposizione acqua calda, per prepararsi un caffè miscelò la polvere solubile con acqua fredda e zucchero, in uno shaker, creando una bevanda inaspettatamente cremosa che da lì in poi spopolerà in Grecia. Oggi spesso nei bar greci si vede utilizzare un frullatore o un apposito miscelatore per frappè per far formare la schiuma. A piacere c’è chi aggiunge il latte.
Il Freddo
Si fa risalire, invece, agli anni '90 - e cioè agli anni nei quali si è diffuso l'espresso in Grecia - la nascita del Freddo, la bevanda che in pochi anni ha surclassato la popolarità del Frappè, perché gustativamente molto più piena. Qui, infatti, alla polvere solubile si sostituisce un doppio espresso. In un paese con una tradizione del caffè radicata come la Grecia la vittoria del Freddo è stata quasi una conseguenza naturale. Sebbene esistano mille varianti, la ricetta più diffusa per creare un il Freddo prevede la miscelazione di una doppia dose di caffè espresso caldo con ghiaccio e zucchero – chi non ama il caffè zuccherato lo deve chiedere sketos, amaro - in uno shaker, creando la schiuma caratteristica. Una volta ben raffreddato, il caffè viene servito in un bicchiere con ghiaccio e cannuccia d'ordinanza. Il Freddo è generalmente disponibile in due varianti: l'espresso Freddo e il cappuccino Freddo. Nel cappuccino Freddo semplicemente si aggiunge latte freddo già shakerato e montato all’espresso Freddo, in modo da formare un secondo strato sopra la schiuma di caffè espresso. Nel 2018, Starbucks introdusse una versione del cappuccino Freddo nei suoi menu in UK e in nord America (sotto il nome Cold Foam Starbucks Blonde Espresso) riconoscendo l’ispirazione greca della bevanda e del costume ellenico di preparare una schiuma fredda di latte.