Sono molti gli studi scientifici a favore del cioccolato. I ricercatori ne esaltano spesso le virtù salutistiche e gli effetti positivi sull'umore, con grande gioia dei golosi più accaniti. Quello dell’azienda svizzera Cadesio, però, oltre a soddisfare il palato, si fa portavoce di alcune importanti iniziative benefiche (se volete approfondire, dell’oro nero solidale avevamo parlato anche qui). Un cioccolato buono in tutti i sensi che, con una linea di 9 gusti diversi, utilizza la sua immagine per dare visibilità ad altrettante associazioni senza scopo di lucro. A sviluppare l'idea, tre ragazze italiane trasferitesi a Losanna per avviare un modello aziendale che fa della solidarietà il suo punto di forza. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Cadesio, l’idea di tre italiane in Svizzera
Ma iniziamo dalle protagoniste: tre giovani donne con la vocazione per l’imprenditoria e una passione viscerale per il cioccolato. Al timone di Cadesio c’è Paola Bellia, che dopo aver fatto esperienza nell’azienda di famiglia in Sicilia si è specializzata nel settore dell’accoglienza, studiando presso l’Ecole Hôtelière di Losanna. Insieme a lei Angela Romagnoli, pasticcera pugliese diplomata presso la Gambero Rosso Academy e maître chocolatière del gruppo, e Oranne Corelli, svizzera di origini emiliane, esperta di marketing che prima di entrare nel team del progetto ha collaborato con brand di rilievo e organizzazioni no-profit.
Packaging ed etica
Cosa le ha unite? Proprio la sensibilità nei confronti del sociale: “Volevamo far conoscere ai consumatori quelle associazioni benefiche che, purtroppo, hanno una visibilità limitata sul territorio svizzero”, spiega Paola. “Quindi abbiamo creato delle tavolette in grado di trasmettere un messaggio forte: dal gusto al packaging, i nostri prodotti incarnano la filosofia di 9 organizzazioni impegnate nel sociale. Per ora raccontiamo le loro iniziative sfruttando il sito web e i canali social di Cadesio, ma abbiamo in programma di finanziarle direttamente con i ricavati delle vendite, senza nessuna variazione di prezzo per i clienti”. Un traguardo importante, che le imprenditrici avrebbero dovuto raggiungere entro il 2020; purtroppo, però, l’emergenza sanitaria ha complicato le cose: “Al momento non abbiamo le risorse, ma speriamo vivamente di poter realizzare questa nostra volontà entro il prossimo anno”.
Tavolette di cioccolato al gusto di solidarietà
Paola, Angela e Oranne, in realtà, svolgono anche il ruolo di volontarie, dedicandosi in prima persona alla raccolta di fondi per le associazioni che hanno deciso di aiutare in occasione di eventi e attività pubbliche. La loro non è un’operazione di marketing basata su calcoli e strategie: dietro il progetto c’è un’idea sana e lo si intuisce soprattutto dal modo in cui comunicano i prodotti.
Qualche esempio? Il cioccolato Còre, dedicato ad Alzheimer Vaud (associazione che tutela i diritti delle persone con problemi di memoria), si propone di “stimolare le papille gustative, risvegliando i dolci ricordi sepolti nei confini della mente”. Dichiarazione d’intenti che prende forma in una tavoletta di cioccolato al latte con fragola e meringa, da assaporare “ascoltando Wonderwall degli Oasis”.
Ma non mancano le cause ambientali, come quella di Foundation myclimate, che istruisce gratuitamente i cittadini svizzeri sui cambiamenti climatici: per valorizzare l’operato di questa fondazione no-profit, l’azienda al femminile ha creato un cioccolato fondente al 65% di cacao con platano e zenzero; Santiago, questo il nome del prodotto, punta su ingredienti esotici e un retrogusto gradevolmente amaro per ricordarci che il riscaldamento globale è un rischio da non sottovalutare. Il concept di Cadesio, naturalmente, si estende anche alla ricerca delle materie prime: “Il cioccolato è ottenuto a partire dalle fave di cacao di un noto fornitore della Svizzera tedesca (Felchlin), che le importa da Ecuador, Venezuela e Madagascar, investendo in progetti a favore delle comunità locali. Il latte e lo zucchero, invece, sono svizzeri: tutto ciò che possiamo reperire in loco ha la precedenza”, sottolinea Paola.
Com’è fatto il cioccolato di Cadesio?
In Svizzera è molto diffuso il cioccolato semplice, senza inclusioni o con sola frutta secca, soprattutto nocciole. “Noi, però, abbiamo voluto differenziarci realizzando tavolette di cioccolato al latte, bianco e fondente con l’aggiunta di ingredienti ricercati. Dal wasabi al rosmarino, passando per le ciliegie e il mais soffiato, le materie prime sono un mezzo per dare personalità al prodotto e renderlo unico”, racconta Paola. “Angela ha fatto un grandissimo lavoro, cercando di equilibrare le sfumature sensoriali date dalla componente dolce, amara e salata. Così la degustazione risulta dinamica e coinvolgente”.
Bisogna specificare che le erbe aromatiche fresche, scelte dalla pasticcera per enfatizzare il gusto del cacao, fanno la differenza rispetto a esaltatori di sapore e aromi di sintesi, utilizzati sempre più frequentemente dall’industria dolciaria con l’intento di contenere le spese. Non solo: “Abbiamo voluto investire sin dall’inizio sulla qualità, valutando la bontà delle materie prime attraverso l’assaggio diretto. La nostra tavoletta alla ciliegia, ad esempio, restituisce tutta l’intensità del frutto. Se nel cioccolato si sente solo lo zucchero, c’è qualcosa di sbagliato”. Ad accomunare i vari gusti di Cadesio, però, è la croccantezza: “Una buona masticabilità arricchisce l’esperienza sensoriale complessiva. Il nostro è un cioccolato di carattere”. Svizzero, si, ma con l’anima italiana.
Cadesio- Svizzera - Losanna (VD) - Chemin du Devin 101 - +41 792236889 - https://cadesio.com/ita/
a cura di Lucia Facchini