Sono venti, fino a oggi, i ristoranti che in Austria hanno ricevuto il bonus cotoletta dal governo di estrema destra. Locali nuovi che promuovo la tradizione, con un menu 100% austriaco, senza incursioni straniere o piatti fusion. Pura cucina austriaca, è questo che vuole il governo: il bonus è concesso a chiunque apra un'attività in una cittadina o un paese ne era sprovvisto, oppure a chi rileva una location antica per garantirne la sopravvivenza. Una misura inserita lo scorso anno nella Bassa Austria, per volontà del Partito della Libertà, che governa la parte nord-est del paese insieme al Partito Popolare conservatore.
La cotoletta austriaca d'estrema destra
Una mossa pensata per proteggere il tessuto sociale dei piccolo borghi, incentivando il recupero delle tradizioni in un territorio in cui, negli ultimi vent'anni, ha chiuso circa un ristorante su tre per via dell’abbandono delle campagne. Il Covid, poi, ha fatto il resto, e così il settore della ristorazione si è ritrovato ad affrontare una crisi non da poco. Il punto, però, è che il mondo enogastronomico è fatto di tanti sapori, e anche le attività straniere contribuiscono a promuovere il territorio, svolgendo un ruolo comunitario altrettanto importante: l'opposizione ha giudicato discriminatorio il bonus, considerandolo perlopiù un tentativo di difendere l’identità nazionale dagli stranieri. Se è vero che lo scopo è quello di proteggere i borghi dall’abbandono, perché una pizzeria italiana o un kebab turco non possono andar ugualmente bene?
Un bonus discriminatorio
Come ha dichiarato al Times Robert Seeber, portavoce dell’industria austriaca presso la Camera federale dell’economia austriaca, il bonus è piuttosto problematico, «unidimensionale» e soprattutto «discrimina altre imprese». Che si trovano altrettanto in difficoltà a muovere i primi passi in zone poco battute dal turismo. Chi ne ha già usufruito, naturalmente, si dichiara a favore: il primo a ricevere il bonus è stato Michael Fabich, che lo scorso anno ha aperto Wirtshaus Franz Joseph, ristorante tradizionalissimo, l’unico nel comune di Obermakersdorf a offrire la tipica schnitzel, proprio quella cotoletta che Udo Karl Landbauer del Partito della Libertà auspica di trovare sempre più spesso in giro per i locali: «Non vogliamo arrivare al punto in cui potrà essere ammirata solo al museo».