Un rettangolo rosa, leggero, friabile e con una spolverata di zucchero a velo. Il biscuit rose de Reims, nella zona vitivinicola dello Champagne, fu inventato inizialmente dagli antichi panettieri francesi alla fine del XVII secolo per sfruttare il calore residuo dei loro forni. La ricetta poi riscosse successo sotto re Luigi XVI, che nominò la maison di biscuit rose fornitore ufficiale della corte. Oggi, Maison Fossier, la famosa fabbrica di biscotti fondata nel 1756, a pochi passi dalla Cattedrale di Reims, continua la sua produzione di biscotti rosa, in diversi formati e aromi. Accanto a questi, tra gli scaffali si possono trovare anche moelleux, praline, creme spalmabili, tè e sciroppi, oltre a una serie di prodotti salati, ovviamente, tutti dal colore rosa.
Storia del biscotto rosa di Reims
Nel 1690, i fornai della cittadina di Reims, nel nord-est della Francia, per sfruttare il calore residuo dei loro forni dopo la cottura del pane, crearono un dolce molto semplice e veloce. Questo biscotto, cotto due volte, veniva inizialmente prodotto senza colorante e aveva un aspetto bianco. La ricetta includeva, oltre a zucchero, farina, uovo e amido, anche baccelli di vaniglia schiacciati, che conferivano al biscotto piccole macchie scure disomogenee. Volendo camuffare le imperfezioni del colore, i fornai decisero di usare una tintura naturale per far diventare rosa il biscotto: il carminio.
Un colore che proviene da piccoli insetti chiamati cocciniglie (che un tempo davano al Campari il suo colore rosso), lasciate essiccare e frantumate in una polvere rossastra. Il carminio ancora oggi rimane una parte della ricetta del biscotto Fossier e dà il nome a questo dolce dal colore rosa tenue e dalla consistenza croccante, molto simile a un savoiardo. Inoltre, la sua capacità di assorbire gli aromi, lo rende l'ingrediente ideale per dessert come la torta Charlotte e il tiramisù, soprattutto se si vuole dare un tocco di colore.
La fabbrica di biscotti Maison Fossier
Dal 1756, anno di fondazione della Maison Fossier, la fabbrica divenne in pochi anni fornitore ufficiale della corte di Francia. Durante l'incoronazione di Luigi XVI nel 1775, i biscuit rose furono presentati e apprezzati, conferendo successivamente alla Maison anche un prestigioso certificato reale sotto Carlo X nel 1825, un sigillo del re che certificava la qualità del prodotto. Nel corso degli anni poi, i biscotti continuavano ad essere inviati ai buongustai del regno, che ne apprezzavano il gusto delicato e la consistenza croccante.
Con il passare degli anni la Maison Fossier è riuscita a mantenere viva la tradizione del biscuit rose, adattandosi però ai cambiamenti del tempo. Durante gli anni Venti, la moda dei biscuits roses de Reims crebbe e i dandy adoravano mangiarli inzuppandoli nello Champagne. Nonostante le difficoltà delle due guerre mondiali, la fabbrica continuò a produrre i suoi dolci, conservando intatti i metodi di produzione tradizionali. Negli anni Cinquanta, la Maison era l’unico biscottificio rimasto dei quindici che esistevano nella regione. Oggi, sotto la guida di un team di circa 100 persone, la Maison Fossier continua a valorizzare le antiche ricette, ottenendo nel 2006 il prestigioso marchio Enteprise du patrimoine vivant, “Impresa del patrimonio vivente”, un riconoscimento dello Stato che distingue le aziende francesi con un eccellente know-how artigianale e industriale.