Dormire in posti strani può essere affascinante, ma chissà che effetto fa dormire dentro una grande patata, visto che, per chi lo desiderasse o si volesse togliere il dubbio, l’esperienza è possibile. Su Airbnb, infatti, tutti i fan delle patate in qualunque declinazione e forma, potranno affittare una curiosissima struttura a forma di grande tubero indicata sulla piattaforma come «agriturismo», pensata per regalare a due persone un'esperienza del tutto surreale.
Soggiornare in una patata gigante si può
Si tratta del Big Idaho Potato Hotel, ovvero il primo mini-appartamento del mondo a forma di patata gigante. L'originale alloggio dove trascorrere soggiorni e vacanze, prima di atterrare stabilmente a Boise, in Idaho, negli Stati Uniti, ha girato per sette anni l’America toccando ben 48 Stati.
L’enorme tubero di sei tonnellate, infatti, era in origine, una scultura di fibra di vetro realizzata dalla Idaho Potato Commission, il comitato che rappresenta i coltivatori di patate dello stato americano, per promuovere la patata Idaho® in quanto prodotto genuino e di altissima qualità, certificato dall'American Heart Association e dall'American Diabetes Association. In sostanza, un messaggio pubblicitario viaggiante.
In Idaho nacquero le patatine fritte dei fast food
Una piccola parentesi prima di proseguire: lo Stato dell'Idaho, è l'attuale più grande produttore di patate e, proprio a Boise, dove ora è situata l’originale casa, ebbero origine le mitiche patatine fritte, quelle tipiche tagliate a fiammifero, mangiate da milioni di persone ogni giorno, a qualsiasi latitudine, perché uno dei pilastri dell'industria del fast food.
L’idea venne a un certo John Richard Simplot, diventato poi Mister Patata, il quale riuscì a costruire un impero miliardario grazie alle patate della zona. Simplot, partì proprio dai campi dell’Idaho per arrivare ad aggiudicarsi il monopolio della fornitura di patatine per la catena Mc Donald's. E, non solo, perché divenne il principale fornitore di patate liofilizzate dell'esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale, e fu pioniere del surgelamento delle patate nell'immediato dopoguerra, quando cominciò a diffondersi cultura del «fast food».
Big Idaho Potato Hotel dormire in un tubero
Tornando, però, al nostro soggiorno dentro il tubero: una volta terminata la campagna promozionale, il team del Big Idaho® Potato Truck Tour, ha consegnato le chiavi di quell’immensa struttura a Kristie Wolfe, un ex membro del team, la quale aveva già realizzato diversi alloggi particolari. Wolfe supervisionò l'enorme patata che era stata posizionata su un terreno agricolo di 400 acri e realizzò un profondo lavoro di recupero al suo interno, trasformando la gigantesca scultura in un rifugio con vista mozzafiato sulle montagne Owyhee e con all’esterno, un piccolo relax termale.
Sul sito di Aribnb, “the big potato” viene pubblicizzata in questo modo: «Se ami la sensazione che provi quando mangi le patate dell'Idaho, adorerai stare in una patata gigante trasformata in un confortevole rifugio». Le testimonianze di chi ha soggiornato nel tubero, sono tutte molto positive e raccontano anche di un coniglio che gironzola per la proprietà e di una mucca che si chiama Dolly piena di personalità e talmente affettuosa da diventare velocemente l’animale domestico degli ospiti.
Le strane case di Christie Wolfe
Quando Frank Muir, presidente della Idaho Potato Commission, vide cosa era diventata la gigante mascotte, disse: «Se si vuole sapere che cosa si prova a stare dentro a una patata anziché il contrario, ecco una grande opportunità per sperimentarlo». A vederla, effettivamente, la finta patata gigante è praticamente identica a una vera patata, seppure con proporzioni da Guinnes, con addirittura la "buccia" realizzata accuratamente raggrinzita.
Al suo interno, c’è un comodo letto con un'incantevole trapunta, una libreria attaccata al muro che contiene diverse piante d'appartamento e poi alcune sedie rivestite di velluto rosa. Le pareti sono bianco-lucide e non completamente dritte. Il bagno pare che meriti un momento di omaggio: un capolavoro di forme e sostenibilità. Kristie Wolfe ha costruito la sua prima piccola casa nel 2011 come esperimento sociale di vita semplice. Ciò che doveva durare un anno, finì per diventare un trasloco definitivo. Da lì, ha creato altre esperienze uniche, come la sua casa sull'albero alle Hawaii, una casa-tana degli hobbit sotterranea a Washington per finire, almeno per ora, con la casa dentro a una patata gigante.